La ristoratrice in ginocchio davanti alla polizia: "Non ho più soldi per sfamare i miei figli"
"Sono nove mesi che i miei due bar-ristoranti sono chiusi. Non ho soldi per sfamare i miei figli. Mi stavo per ammazzare, poi mi sono svegliata davanti al treno".
Con le mani giunte in preghiera e in ginocchio davanti alla polizia, una ristoratrice toscana ha raccontato tra le lacrime le difficoltà che sta vivendo da quando è iniziata la pandemia di Covid19.
Si chiama Chiara e la sua disperazione è quella che tanti altri ristoratori stanno provando. "È un'umiliazione che le persone non meritano, persone che hanno lavorato una vita", dice un altro manifestante.
Incassi ridotti al minimo o azzerati, affitti e bollette da pagare, una famiglia da sostenere. Per tutti la richiesta è una: "Aiutateci"