Di giorno in giorno sembra avvicinarsi sempre di più la zona rossa per tutta la Sicilia. Ieri gli oltre i 1500 casi di Covid 19, con un tasso di positività in leggero aumento, ha certificato una situazione che va avanti ormai da parecchi giorni e che sta portando, di nuovo, gli ospedali a riempirsi, soprattutto nel Palermitano. Casi che aumentano anche a Marsala, zona rossa da domenica, dove ieri si sono registrati momenti non proprio sereni dopo le dichiarazioni un po’ troppo allarmistiche del sindaco Massimo Grillo a proposito dei contagi a scuola.
Intanto aumentano le persone ricoverate in provincia di Trapani.
Il caso Sirtori a Marsala
Ha fatto un po’ di confusione, e generato allarme, ieri il sindaco di Marsala Massimo Grillo con la storia dei 100 contagi alla scuola Sirtori. In un video messaggio, ieri mattina, il sindaco ha detto, sostanzialmente, che la colpa della zona rossa in città era delle scuole, e che in particolare al Sirtori c’erano 100 contagi. Un’informazione che, se vera, sarebbe stata molto preoccupante. Già da subito però si era intuito che il primo cittadino aveva fatto confusione, ma nonostante tutti aveva puntato il dito contro le scuole e l’Asp. A stretto giro proprio la dirigente dell’istituto comprensivo Sirtori ha smentito quanto detto da Grillo. La scuola non è attualmente un focolaio nè ci sono contagi su larga scala; nella pratica delle cose il signor Sindaco mi ha chiesto ieri il numero dei contagiati contraddistinti per alunni, famiglie e personale scolastico dall'8 Marzo".
In pratica non è vero che ci sono 100 contagi alla Sirtori, come dice il Sindaco. Ma 100 è il numero complessivo di casi che si sono verificati nell'ultimo mese (dove ci sono state anche le vacanze pasquali) e che comprendono anche familiari e bambini di altre scuole.
I casi dal 12 marzo ad oggi dei bambini sono 41, il resto sono familiari e personale scolastico.
La preside poi fa notare le responsabilità del Comune. I contagi, infatti, si sono diffusi tra tre plessi, perché, purtroppo il Comune non ha dato i locali e ci sono i doppi turni.
Ancora sul punto è intervenuta l’Asp di Trapani. Anche qui una secca smentita al sindaco: “dal 12 Marzo al 3 aprile ci sono stati 14 casi” ha comunicato l’azienda sanitaria della provincia di Trapani. Insomma un pasticcio di comunicazione, l’ennesimo, del sindaco di Marsala, in un momento in cui non bisognerebbe creare tensioni
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I dati in provincia di Trapani
In provincia di Trapani, secondo i dati forniti dall'Asp, cresce il numero dei contagiati dal Covid 19.
Gli attuali positivi sono 896. C'è una nuova vittima e aumentano i ricoverato.
Il totale delle vittime sale a 297.
In terapia intensiva ci sono 5 persone. Nei reparti Covid ci sono, ricoverate, 49 persone (+9).
Aumentano i positivi a Marsala, di 74 unità.
Queste le città: Alcamo 168; Buseto Palizzolo 3; Calatafimi-Segesta 4; Campobello di Mazara 9; Castellammare del Golfo 17; Castelvetrano 51; Custonaci 7; Erice 30; Favignana 1; Gibellina 1; Marsala 420 (+74 rispetto a martedì, erano 346); Mazara del Vallo 6; Paceco 32; Pantelleria 4; Partanna 1; Petrosino 14; Poggioreale 1; Salaparuta 0; Salemi 8, San Vito Lo Capo 1; Santa Ninfa 0; Trapani 109; Valderice 10; Vita 0.
Tamponi molecolari: 358. Tamponi per ricerca antigene: 251.
La situazione in Sicilia
Numeri gravi quelli dell'avanzata del coronavirus in Sicilia. E’ sempre più difficile la situazione in Sicilia sul fronte dei contagi da Covid.
Ieri sull’isola si sono registrati 1.542 nuovi casi su 29.503 tamponi processati (tra molecolari e test rapidi). Il tasso di positività è pari al 5,2%, in leggera crescita rispetto a martedì e superiore di oltre un punto rispetto a mercoledì scorso, quando però i dati erano stati fortemente condizionati dalle festività pasquali.
Alto il numero delle vittime, sono 33 quelli registrate nel bollettino di ieri. I guariti invece sono stati 2.048.
Resta difficile la situazione degli ospedali, che vedono ancora aumentare il numero di pazienti ricoverati: sono 1.230 quelli in regime ordinario (16 in più) e 185 quelli in terapia intensiva (+9 nelle ultime 24 ore). Nell’ultimo giorno gli ingressi in rianimazione sono stati 15.
Questa la suddivisione dei nuovi casi per provincia: Palermo 566, Catania 343, Agrigento 128, Messina 127, Siracusa 105, Trapani 104, Caltanissetta 79, Ragusa 58 ed Enna 32.
La Sicilia rimane terza per numero di nuovi casi dietro a Lombardia e Campania.
“Isole minori Covid Free”
Anche la Uil Trapani a sostegno della proposta di rendere la popolazione delle isole minori siciliane immune al Covid 19 tramite una campagna di vaccinazione a tappeto della popolazione delle isole. La proposta, partita dalle amministrazioni municipali dei comuni interessati, è stata accolta e rilanciata anche dal leader della Uil Sicilia Claudio Barone.
“Non si tratta di una fuga in avanti – afferma il segretario generale della Uil Trapani Eugenio Tumbarello -. Le isole minori, come le Egadi e Pantelleria, infatti, vivono una condizione diversa rispetto a chi abita nel resto della Sicilia o della penisola. La campagna vaccinale a tappeto, su un numero tutto sommato esiguo di persone, che nel nostro caso potrebbe aggirarsi intorno alle 5 o 6 mila unità, è dunque auspicabile perché si andrebbe a garantire, innanzitutto, la salute degli abitanti delle isole, che per la loro posizione geografica sfavorevole hanno spesso bisogno di spostarsi per ricevere eventuali cure mediche. Dall’altro lato permetterebbe di affrontare l’imminente stagione turistica nel migliore dei modi. Il rilancio di questo settore, e del suo indotto, è fondamentale per consentire a tanti operatori di affrontare la crisi economica generata dall’epidemia da coronavirus, dando un’occasione di rilancio a un comparto così importante dal punto di vista economico ed occupazionale per questa nostra Terra”.
I dati in Italia
Sono 16.168 i positivi al test del coronavirus in Italia in 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Martedì erano stati 13.447.
Sono invece 469 le vittime in un giorno (martedì 476). In totale i casi da inizio epidemia sono 3.809.193, i morti 115.557. Gli attualmente positivi sono 514.660 (-4.560 rispetto a martedì), mentre i guariti e dimessi dall'inizio della pandemia sono 3.178.976 (+20.251). In isolamento domiciliare ci sono 484.801 persone (-3.941 rispetto a martedì).
Sono 334.766 tamponi molecolari e antigenici effettuati. Martedì i test erano stati 304.990. Il tasso di positività è del 4,8%, in aumento di 0,4 punti rispetto al giorno prima quando era stato del 4,4%.
Sono 3.490 i pazienti ricoverati nelle rianimazioni per Covid in Italia, in calo di 36 unità rispetto a martedì nel saldo giornaliero tra entrate e uscite, mentre gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute, sono stati 216 (ieri 242). Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 26.369 persone, in calo di 583.
Le regioni vogliono riaprire
Le Regioni sono pronte a riaprire progressivamente le attività, nei prossimi due mesi. Al tavolo della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome l'aggiornamento delle linee guida per la riapertura delle attività economiche, produttive e ricreative. Venerdì si va verso una nuova riunione della cabina di regia del governo, presieduta dal premier Mario Draghi, sulla situazione epidemiologica in Italia.
Già nelle scorse ore era emersa la probabilità che il premier convocasse la riunione dopo l'ultimo aggiornamento dei dati del contagio del Paese. Riunione che si terrà venerdì e nella quale, presumibilmente, il governo farà un primo punto sulle riaperture. Nel pomeriggio, invece, Draghi ha incontrato il coordinatore nazionale e il portavoce del Ct Franco Locatelli e Silvio Brusaferro.
Intanto si discute della possibilità di aprire le scuole per le vacanze per assicurare attività ludico-ricreative e culturali agli alunni.
Tenere le scuole aperte dopo la fine dell'anno scolastico, al servizio del territorio e su base volontaria "si può fare, ci sono stati stanziamenti appositi. Si tratta di valutare le possibilità di un'offerta formativa specifica per il territorio di riferimento di ogni singola scuola. Qui viene fuori la differenziazione delle nostre aree geografiche. Mi aspetto territori dove questa iniziativa sarà accolta molto positivamente e altri in cui ci sarà maggior freddezza da parte delle famiglie. Ma è possibile e lavoreremo per questo". Lo ha detto a Timeline, su Sky TG24, il Presidente dell'Associazione Nazionale Presidi, Antonello Giannelli.