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14/04/2021 09:18:00

A Maggio via alle riaperture. Cosa succede con il vaccino J&J

 Il tema delle riaperture, da Maggio, è una delle principali notizie sul coronavirus oggi in Italia, insieme allo stop al vaccino di J&J, che, però, va detto, nasce da una manciata di casi di morti sospette per trombosi su sei milioni di persone vaccinate negli Stati Uniti. Insomma, morire di Covid rimane sempre molto più rischioso e probabile che vaccinarsi. E non ci sono alternative ai vaccini. Ne stanno arrivando tra l'altro di nuovi: almeno una ventina. Ecco le principali notizie del giorno.

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"Il vaccino Johnson&Johnson è altamente sicuro con rapporto rischio beneficio chiaramente favorevole, come dimostrato dagli studi, ma ci sono similitudini con AstraZeneca. Sono quindi possibili le limitazione e sarà probabilmente la direzione verso la quale ci muoveremo" ha detto il direttore generale dell'Aifa al Tg1. Nicola Magrini ha sottolineato che gli eventi in Usa non modificano il rapporto beneficio rischio del farmaco. "La pausa di grande cautela è forse eccessiva in causa pandemica"

Credo che gia' questa settimana definiremo il crono-programma per le riaperture. Perche' dobbiamo procedere. Con cautela, per evitare di commettere errori e dover richiudere, ma man mano che il tasso di contagi diminuisce e le vaccinazioni coprono i piu' fragili dobbiamo riaprire. A breve il Comitato tecnico scientifico inserira' proprio il dato sulle vaccinazioni tra i criteri di valutazione per il passaggio delle regioni da un colore all'altro". Cosi' la ministra per gli Affari regionali Mariastella Gelmini su 'La Repubblica', dove boccia le Isole Covid free perche', dice,"lo sara' l'intera Penisola", affermando che "ci sono tutte le condizioni per liberare il Paese da questa morsa". Secondo Gelmini lo stop al vaccino di Johnson & Johnson "non e' determinante nel breve e medio periodo. Diciamo che e' un problema soprattutto per gli Stati Uniti. Noi ci affideremo anche in questo caso alle valutazioni di Ema e Aifa. Ci atterremo alle indicazioni, ma il piano vaccinale va sicuramente avanti". Le Regioni - osserva Gelmini - "stanno seguendo le indicazioni del governo. C'e' una collaborazione proficua tra le amministrazioni e il commissario. Dieci giorni fa avevamo il problema della copertura del fabbisogno per gli over 80. Adesso e' un problema sostanzialmente risolto. Deve essere chiaro che nessuno si salva da solo. Lo sa anche il governatore De Luca, che si e' impegnato ad adeguarsi alle priorita' fissate dal governo. La competizione tra loro e' legittima, ma i cittadini italiani sono tutti uguali".

Speranza: "Riaperture graduali, lecita ipotesi di maggio"
"Dovremo programmare una gradualità di uscita dalle misure più restrittive. Abbiamo bisogno di essere essere prudenti, perché fare un passo più lungo può riportarci indietro. Ma la volontà del governo va nella direzione di verificare settimana per settimana i dati del contagio, e di costruire una modalità che ci consenta di far ripartire una serie di attività, ma senza correre rischi. Ripartire in sicurezza". Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenuto a "Porta a Porta". Quanto alla possibilità di riaprire nel mese di aprile, il ministro ha detto che "questo ce lo diranno i dati. Il decreto vigente dura fino al 30 aprile, credo sia sicuramente lecito aspettarsele per maggio".

Covid, immunologo Forni: «In arrivo seconda generazione vaccini, almeno 20»
A breve potrebbe arrivare una seconda generazione di vaccini. «L'idea è quella di somministrare direttamente la proteina 'spike', è una strategia a metà strada fra quelle “vecchie”» la somministrazione del virus intero però inattivato, «e quelle nuove, genetiche che puntano invece a far produrre questa proteina dall'organismo umano». Lo spiega l'immunoloogo Guido Forni, membro dell'Accademia dei Lincei, in un'intervista al Corriere. Allo studio ci sono circa una ventina di questi nuovi vaccini che «sono innanzitutto più facili da produrre. E probabilmente anche a minor costo», precisa Forni.

La protesta dell’industria musicale
Dopo la decisione di consentire la presenza del pubblico (seppure parziale) in occasione degli incontri di calcio dei prossimi campionati Europei, l’industria musicale italiana protesta: «Sugli Europei siamo alla farsa, il mondo culturale non può essere trattato così» è la dura presa di posizione del settore. “È evidente che siamo di fronte ad una farsa. Si dibatte su protocolli stringenti sui quali dovrebbe esprimersi il CTS, per consentire quest'estate eventi musicali con mille o poco più persone all'aperto, e nello stesso momento si approva un piano per l'accesso di oltre 16 mila persone all'Olimpico in occasione degli europei di calcio?” Così il Ceo della Fimi (Federazione dell'Industria Musicale Italiana) commenta con l'Adnkronos il via libera del governo al pubblico per le partite degli Europei di Calcio per almeno il 25% della capienza dello stadio come richiesto dal'Uefa.

Fda: vaccini Pfizer e Moderna proteggono per almeno 9 mesi
I vaccini Pfizer e Moderna riuscirebbero a proteggere contro il Covid-19 per almeno nove mesi: è quanto ha detto il direttore delle ricerche delle analisi biologiche della Food and drug administration (Fda), Peter Marks. Durante un meeting della American medical association, Marks ha precisato che anche se i dati più recenti hanno provato che la protezione di questi vaccini basati sulla nuova tecnologia mRNA dura almeno sei mesi “noi crediamo che la durata sia di nove e continueremo a studiare questa ipotesi. Ogni mese che passa accumuliamo più dati e certezze”. Marks ha fatto sapere che l'Fda sta in particolare monitorando se l'immunità si abbassi nel tempo, in particolare in categorie più a rischio come anziani o le persone immunocompromesse.