L’imprenditoria femminile e giovanile è sempre più al centro del piano di sviluppo economico del Paese. Infatti, sempre più donne e giovani decidono di mettersi in proprio e realizzare il proprio progetto di business. Considerando questo contesto la Manovra di Bilancio 2021 ha previsto diversi interventi tra i quali: contributi a fondo perduto, finanziamenti a tasso zero e finanziamenti agevolati per avviare e sostenere le attività di impresa. Lo stato, attraverso Invitalia SpA, mette a disposizione di giovani e donne che intendono avviare un’attività imprenditoriale un ventaglio di agevolazioni. Di seguito illustreremo quali sono le principali misure destinate all’imprenditoria giovanile e femminile.
1. NUOVE IMPRESE A TASSO ZERO
"Nuove imprese a tasso zero" ha l’obiettivo di sostenere la creazione di micro e piccole imprese composte in prevalenza da giovani tra i 18 e i 35 anni oppure da donne di tutte le età.
L’agevolazione consiste in un finanziamento agevolato a tasso zero della durata massima di 10 anni, integrabile con un contributo a fondo perduto complessivamente pari al 90% delle spese ammissibili, fermo restando che il contributo a fondo perduto può essere concessi nel limite del 20% delle spese ammissibili (per le imprese costituite da non più di 36 mesi) e del 15% delle spese ammissibili (per le imprese costituite da più di 36 mesi fino a 60 mesi).
Cosa finanzia
Sono finanziabili le iniziative per:
- produzione di beni nei settori industria, artigianato e trasformazione dei prodotti agricoli
- fornitura di servizi alle imprese e alle persone
- commercio di beni e servizi
- turismo
- progetti nella filiera turistico-culturale e relativi all’innovazione sociale.
Le spese ammissibili riguardano: acquisti di terreni, opere murarie, impianti, macchinari, attrezzature, brevetti, licenze, marchi, servizi ICT, formazione, consulenze e programmi informatici.
Per le imprese ammesse al finanziamento è previsto un rimborso agevolato della durata massima di 10 anni con pagamento di due rate semestrali posticipate. Le imprese beneficiarie possono realizzare i programmi di spesa ammessi alle agevolazioni sulla base di fatture di acquisto non quietanziate, consentendo tempi di realizzazione più rapidi, un impegno finanziario meno oneroso e un pagamento più veloce dei fornitori.
2. IL NUOVO SELFIEMPLOYMENT
Il Nuovo SELFIEmployment finanzia con prestiti a tasso zero fino a 50.000 euro l'avvio di piccole iniziative imprenditoriali, promosse da giovani NEET, donne inattive e disoccupati di lungo periodo.
L’intervento finanzia al 100% progetti di investimento con un importo compreso tra 5.000 e 50.000 euro.
È possibile richiedere tre diverse tipologie di finanziamenti:
- microcredito, da 5.000 a 25.000 euro
- microcredito esteso, da 25.001 a 35.000 euro
- piccoli prestiti, da 35.001 a 50.000 euro
Si tratta di finanziamenti agevolati senza interessi, senza garanzie, rimborsabili in 7 anni con rate mensili che partono dopo dodici mesi dall’erogazione del prestito.
Cosa finanzia
Possono essere finanziate le iniziative in tutti i settori della produzione di beni, fornitura di servizi e commercio, anche in forma di franchising, come ad esempio:
- turismo (alloggio, ristorazione, servizi) e servizi culturali e ricreativi
- servizi alla persona
- servizi per l’ambiente
- servizi ICT (servizi multimediali, informazione e comunicazione)
- risparmio energetico ed energie rinnovabili
- servizi alle imprese
- manifatturiere e artigiane
- commercio al dettaglio e all'ingrosso
- trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli,
Sono esclusi i settori della pesca e dell’acquacultura, della produzione primaria in agricoltura.
Spese ammissibili
Possono essere finanziate le seguenti spese:
- strumenti, attrezzature e macchinari
- hardware e software
- opere murarie (entro il limite del 10% del totale delle spese in investimento ammesse)
- spese di gestione quali: locazione di beni immobili e canoni di leasing; utenze; servizi informatici, di comunicazione e di promozione; premi assicurativi; materie prime, materiale di consumo, - semilavorati e prodotti finiti; salari e stipendi.
3. RESTO AL SUD
Resto al Sud è l'incentivo che sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria). È rivolto a chi ha un’età compresa tra i 18 e i 56 anni.
Cosa finanzia
Sono finanziabili:
- attività produttive nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura
- fornitura di servizi alle imprese e alle persone
- turismo
- attività libero professionali (sia in forma individuale che societaria)
Sono escluse le attività agricole e il commercio.
Resto al Sud copre fino al 100% delle spese, con un finanziamento massimo di 50.000 euro per ogni richiedente, che può arrivare fino a 200.000 euro nel caso di società composte da quattro soci. Per le sole imprese esercitate in forma individuale, con un solo soggetto proponente, il finanziamento massimo è pari a 60.000 euro.
A supporto del fabbisogno di circolante, è previsto un ulteriore contributo a fondo perduto:
- 15.000 euro per le ditte individuali e le attività professionali svolte in forma individuale
- fino a un massimo di 40.000 euro per le società
Il contributo viene erogato al completamento del programma di spesa, contestualmente al saldo dei contributi concessi.
Spese ammissibili
Possono essere finanziate le seguenti spese:
- ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili (massimo 30% del programma di spesa)
- macchinari, impianti e attrezzature nuovi
- programmi informatici e servizi per le tecnologie, l’informazione e la telecomunicazione
- spese di gestione (materie prime, materiali di consumo, utenze, canoni di locazione, canoni di leasing, garanzie assicurative) – massimo 20% del programma di spesa
Non sono ammissibili le spese di progettazione e promozionali, le spese per le consulenze e per il personale dipendente.
Le agevolazioni coprono il 100% delle spese ammissibili e sono così composte:
- 50% di contributo a fondo perduto
- 50% di finanziamento bancario garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI. Gli interessi sono interamente a carico di Invitalia.
Per assistenza su come progettare e sviluppare un progetto imprenditoriale e come superare i tipici ostacoli che accompagnano la definizione del piano d’impresa o per richiedere una consulenza gratuita è possibile rivolgersi allo Studio Culicchia mandando una mail a finanziamenti@studioculicchia.it o compilando il form di contatto sul sito internet.
Lo Studio Culicchia supporta le aziende nel reperire le risorse finanziarie che permettono di realizzare nuovi progetti o investimenti, favorendone quindi lo sviluppo.