È stata varata val largo di Mazara del Vallo la boa ondametrica appartenente alla Rete Ondametrica Nazionale (Ron) curata dall'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra). Si tratta di uno dei primi risultati del progetto i-waveNET, finanziato nell'ambito del programma di Cooperazione Interreg V-A Italia-Malta, finalizzato alla sviluppo di un'azione di sistema per mitigare gli effetti del cambiamento climatico (allagamenti da mareggiate, erosione costiera) nelle aree marino-costiere comprese tra la Sicilia e Malta.
Il progetto coinvolge un partenariato costituito dagli atenei di Palermo e Catania, Ispra, Cnr, Ingv, Università di Malta, Transport Malta e OGS di Trieste.
"Per mezzo di i-waveNET - spiega il prof. Giuseppe Ciraolo dell'Università di Palermo, partner capofila del progetto - le coste siciliane si doteranno di un sistema integrato di monitoraggio del moto ondoso e delle correnti marine. Sarà implementata una rete di monitoraggio innovativa basata sull'integrazione di diverse tecnologie di misura, come antenne radar HF, sensori micro-sismici, sensori di livello del mare, stazioni meteo costiere e boe ondametriche".
"Il ripristino della boa ondametrica di Mazara del Vallo, su un fondale di 86 metri e a 8 miglia dalla costa -aggiunge dal canto suo il prof. Giuseppe Ciraolo, responsabile scientifico del progetto i-waveNET - costituisce un elemento importantissimo per il monitoraggio dello stato del mare. Occorre sottolineare che la rete RON, in esercizio sin dal 1987, è stata dismessa a dicembre del 2014 a causa di problemi di manutenzione delle boe collocate a mare, e il partner Ispra è ora impegnato nella sua ricostituzione". "Prodotto finale e operativo del progetto - continua Ciraolo - sarà un sistema di supporto alle decisioni (DSS) che consentirà, attraverso l'incrocio di informazioni di varia natura e di modelli, di fornire informazioni necessari alla gestione delle emergenze connesse al cambiamento climatico e legate ai rischi provenienti dal mare". (ANSA).