“Le dimissioni di un assessore alla salute che falsifica e fa "spalmare" i dati sul Covid non vanno chieste dall'opposizione: vanno pretese dal presidente della Regione. Stamattina. Come primo atto di decenza morale. Quanto a Musumeci, se davvero non sapeva, l'inettitudine di un Presidente incapace di controllare la gestione dell'emergenza è colpa grave e imperdonabile. Una colpa che non gli permetteremo di nascondere lanciando la palla in tribuna, come è uso fare da tre anni a questa parte". Lo ha dichiarato il Presidente della Commissione Antimafia regionale siciliana Claudio Fava in riferimento all'inchiesta sulla falsificazione dei dati Covid-19 condotta dalla Procura di Trapani.
Dall'inchiesta della procura di Trapani sui dati falsi sull'epidemia trasmessi dalla Regione siciliana all'Istituto Superiore di Sanità, emerge un quadro desolante che, se confermato, dovrebbe portare all'immediato commissariamento della sanità regionale Siciliana". Lo afferma il senatore del Movimento 5 Stelle, Vincenzo Santangelo."Le accuse di falso – dice - sono molto gravi perché indicano un sistema che gli inquirenti sospettano vada avanti addirittura dall'inizio della pandemia, volto a dissimulare una situazione pandemica nell' Isola diversa da quella reale. Se le accuse dovessero essere confermate, significherebbe che in questi mesi è stata messa a rischio la salute e l'incolumità di tutti i cittadini siciliani".
Dello stesso avviso la deputata del Movimento 5 Stelle, Vita Martinciglio che sul governatore della Regione Siciliana aggiunge: "Musumeci prova a smarcarsi dalla vicenda vantandosi di averle anticipate le zone rosse, e mai nascoste; peccato che tutti ricordiamo la sua furiosa reazione davanti alla decisione del Governo Conte 2 di dichiarare la Sicilia zona rossa. Alcuni mesi fa, inoltre, un'altra intercettazione provocò non poco imbarazzo al suo Governo: quella del dirigente che intimava alcuni dipendenti a sgonfiare i dati dei contagi. Insomma, è ovvio che Musumeci non possa liquidare la vicenda lavandosene semplicemente le mani. Come ha sempre fatto".