Non è stata una semplice occasione di orientamento verso gli studi universitari. E’ stato molto di più la video-conferenza sul tema “Artefici della rivoluzione digitale” svoltasi al Liceo scientifico “P. Ruggieri” di Marsala in collegamento e in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa.
L’appuntamento, al quale hanno assistito circa 130 studenti del “Ruggieri”, sempre in modalità di video-conferenza, è stata una interessante occasione per esplorare il mondo dell’ingegneria al femminile, un mondo che nell’immaginario collettivo vede come preminente la figura maschile.
Eppure “l’ingegneria non è solo per uomini” ha detto il professor Giuseppe Anastasi, già direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, intervenuto dopo i saluti e il prologo della dirigente del Liceo marsalese, la professoressa Fiorella Florio, che ha posto l’accento sugli “stereotipi” relativi alle donne e i “pregiudizi sociali” verso particolari settori del mondo scientifico.
Per questo ancora poche donne in ingegneria. Anche se, come ha successivamente sottolineato con un pizzico di malcelato orgoglio Lucia Arcarisi, ricercatrice e scienziata dell’Università di Pisa, originaria di Caltanissetta, nel suo corso di laurea triennale in Ingegneria all’Università di Palermo le ragazze erano in netta minoranza, ma si sono laureate quasi tutte, a differenza dei maschietti, molti dei quali non ce l’ha fatta. Tra coloro che si sono laureate con lei anche la marsalese Simonetta Genna, adesso tecnico del montaggio alla RAI (sede di Firenze). “Simonetta Genna è stata una mia alunna” ha ricordato la Ds Fiorella Florio, che prima di essere dirigente del “Ruggieri” è stata docente di matematica e fisica nella stessa scuola. Poi è stato Giuseppe Anastasi ad intervenire, ricordando gli allievi e i docenti celebri dell’Università di Pisa, da Galileo Galilei ad Antonio Pacinotti (l’inventore della dinamo e del motore elettrico), dal poeta Giosuè Carducci ai fisici Enrico Fermi e Carlo Rubbia (poi premio Nobel), ma anche due ex presidenti della repubblica, Gronchi e Ciampi, nonché Ugo Tiberio, il padre del radar italiano, Luciano Lenzini, il padre di internet italiano, e infine ha citato anche la marsalese Anna Grassellino, anche lei ex alunna del liceo “Ruggieri”, dal Deputy Chief Technology Officer del Fermilab, che nell'agosto 2020 il DOE (Department of Energy) statunitense ha incaricato di progettare il computer quantico più potente mai esistito, per la cui realizzazione la Grassellino si avvarrà di sue scoperte inedite e di quelle per cui era già stata premiata nel 2017 dal presidente Usa Barack Obama. Giuseppe Anastasi, figura di spiccoi nel campo dell’ingegneria informatica, ha anche ricordato che è stato alunno del Liceo scientifico di Marsala, dove si è diplomato “nell’estate dei Mondiali di calcio del 1982”. Quindi, dopo avere parlato delle quattro rivoluzioni industriali, l’ultima quella informatica, si è soffermato sull’offerta didattica dell’Università pisana e sui motivi per i quali studiare nel settore delle tecnologie digitali. “Il Paese ne ha bisogno – ha detto – la domanda è superiore all’offerta di lavoro. Molti giovani studenti trovano lavoro già prima di laurearsi”. Poi, ha dato la parola ad altri docenti e ricercatori: Sabrina Greco, presidente del corso di studio in Ingegneria delle Telecomunicazioni, che ha relazionato sui radar (“che non sono – ha detto - solo quelli per scopi militari e traffico aereo, ma che abbiamo anche sulle automobili per evitare collisioni o parcheggiare”) Lucia Pallottino, docente di Robotica e vice direttrice del centro di ricerca “E. Piaggio”, Lucia Arcarisi, che ha parlato dei risultati delle ricerche cui ha contribuito in maniera determinante per mettere a punto, anzi inventare, un reggiseno per l’autopalpazione del seno alla ricerca di eventuali noduli, scoprendoli in tempo, di un calzino per chi è affetto dal morbo di Parkinson e di un lenzuolo per chi ha gravi difficoltà respiratorie notturne. La scienza e la tecnologia al servizio della medicina e della salute umana. Quindi, è stato il turno Francesca Righetti, Sara Condino ed Elisabetta Dimaggio. La Righetti, in particolare, ha parlato di realtà virtuale, tema assai attuale, e realtà aumentata, e la Condino di nanotecnologie per produrre energia elettrica dal calore. Alla fine di questa full immersion, i 130 studenti del “Ruggieri” ne sono usciti sicuramente con le idee più chiare sul loro futuro di studio e di vita.