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25/03/2021 06:00:00

Covid-19, stabili i nuovi contagi e diminuiscono i ricoveri in Sicilia. Scuole chiuse in 22 comuni

Diminuiscono i contagiati attuali in provincia di Trapani, sono 556, mentre si registrano sei nuove vittime del Covid-19, in totale ora sono 272 dall'inizio della pandemia. Rimane stabile il numero dei nuovi contagi in Sicilia (765), diminuiscono i ricoveri, sono in totale 931 le persone in ospedale. Intanto Acate sarà una nuova zona rossa da domani, mentre in 22 comuni siciliani saranno chiuse le scuole a partire dal 29 marzo.

I dati nel trapanese - Aumentano di due unità le persone ricoverate rispetto a martedì. Sono 19, di cui una in terapia intensiva. I guariti dall'inizio della pandemia sono 10.374. Il dato parziale dei tamponi molecolari effettuati è di 210 mentre i tamponi rapidi per la ricerca dell’antigene sono 116. Tra le città con più contagi Marsala 183 (martedì erano 181), segue Trapani con 109, Castelvetrano 68.

Questi i positivi distribuiti nelle diverse città della provincia: Alcamo 60, Buseto Palizzolo 0; Calatafimi-Segesta 2; Campobello di Mazara 19; Castellammare del Golfo 8, Castelvetrano 68; Custonaci 2; Erice 33; Favignana 0; Gibellina 0; Marsala 183; Mazara 22; Paceco 18; Pantelleria 0; Partanna 1; Petrosino 1; Poggioreale 0; Salaparuta 0; Salemi 2, San Vito Lo Capo 4; Santa Ninfa 3; Trapani 109; Valderice 20; Vita 0.

Due docenti del trapanese vaccinati e con il covid... - Sono diverse le segnalazioni ricevute dalla redazione di Tp24 su una coppia di docenti di una scuola della periferia di Trapani. Entrambi hanno fatto il vaccino qualche giorno fa, ed entrambi, adesso sono risultati positivi al coronavirus, insieme alla figlia. Sulla vicenda circola, come sempre, anche molta disinformazione, ed allora è bene chiarire alcune cose: vaccinarsi non significa essere esente dal Covid per sempre, ma sviluppare gli anticorpi non tanto per impedire il contagio (di fatto chi è vaccinato può veicolare la malattia) ma per evitare i sintomi gravi. E infatti i due prof stanno complessivamente bene, e grazie al vaccino, magari, hanno manifestato una forma lieve di Covid- 19.

Ancora lunghe attese e disagi al centro vaccinale di Trapani - Oltre duecento persone in attesa di fare il vaccino all'Hub trapanese di via Salemi. I disagi per i cittadini che sono prenotati per la vaccinazione da effettuare questo pomeriggio non sono pochi, come si può vedere dalle foto che ci inviano alcuni cittadini. Ci sono file lunghissime e bisogna attendere anche due/tre ore prima che arrivi il proprio turno. Insomma, dopo alcuni giorni la macchina organizzativa per fare i vaccini nel trapanese continua ad essere ingolfata, e chi ne paga le conseguenze sono i cittadini, se sono giovani può anche passare, ma fare aspettare delle persone anziane tutto questo tempo all'aperto non è proprio l'ideale.

I dati in Sicilia - Sono 765 i nuovi positivi al Covid19 in Sicilia su 25.977 tamponi processati, con una incidenza di positivi di poco superiore al 2.9%, in diminuzione rispetto a martedì. La Sicilia resta nona per numero di contagi giornalieri. Le vittime sono state 22 nelle ultime 24 ore e portano il totale a 4.493. Il numero degli attuali positivi è di 16.387 con 102 casi in meno rispetto a martedì; i guariti sono 845. Negli ospedali i ricoverati sono 931, 4 in meno rispetto al giorno prima, quelli nelle terapie intensive sono 119, due in meno. I dati provinciali - La distribuzione nelle province vede Palermo 259, Catania 116, Messina 78, Siracusa 65, Trapani 26, Ragusa 14, Caltanissetta 71, Agrigento 107. Enna 29.

Acate diventa "rossa", chiuse scuole in 22 Comuni - Il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha istituito una nuova “zona rossa” in Sicilia. Si tratta di Acate, in provincia di Ragusa. L’ordinanza entrerà in vigore dopodomani (26 marzo) e sarà valida fino al 6 aprile compreso. Il provvedimento, che prevede anche la chiusura delle scuole, è stato richiesto dal sindaco della città e si è reso necessario a causa di un repentino aumento dei contagi registrati negli ultimi giorni, certificato dall’Asp.

Il presidente Musumeci, inoltre, in applicazione dell’articolo 43 del Dpcm 2 marzo 2021, e a seguito della relazione settimanale del dipartimento regionale Asoe, ha disposto la chiusura delle Istituzioni scolastiche nei seguenti 22 Comuni: Augusta; Burgio; Calascibetta; Caltanissetta; Caltavuturo; Casteltermini; Cianciana; Centuripe; Ciminna; Comitini; Francavilla di Sicilia; Isola delle Femmine; Joppolo Giancaxio; Licodia Eubea; Melilli; Regalbuto; Reitano; San Mauro Castelverde; Santa Flavia; Santa Maria di Licodia; Santo Stefano Quisquina; Torretta. L’ordinanza prevede la chiusura degli Istituti dal 29 marzo fino al 31 marzo compreso, e tiene conto della sospensione delle attività didattiche per le vacanze di Pasqua nei termini stabiliti dal calendario scolastico regionale.

Ieri in Sicilia 21mila vaccinazioni - Ieri in Sicilia sono stati circa 21mila i vaccini somministrati in tutte le strutture predisposte per la somministrazione. Si tratta, comunque, di un dato parziale, fino alle 20.30 di sera, - in alcuni centri continuavano a vaccinare -  sono state inoculate 15mila dosi Pfizer, 807 Moderna e 5.100 AstraZeneca.

Lagalla: "La scuola in Sicilia è un luogo sicuro, dove il virus non si diffonde" - E questo grazie anche alle iniziative messe in campo dal governo Musumeci. Quello siciliano, quindi, è un modello da portare a esempio anche nel resto d’Italia”. “Siamo una delle pochissime regioni nelle quali, infatti, gli studenti stanno proseguendo la didattica in presenza e, come sottolineato dal ministro nei giorni scorsi, siamo la prima Regione per l’attività sanitaria dedicata alle scuole”. A dirlo è l’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla, illustrando i risultati dello screening sulla popolazione scolastica dell’Isola, organizzato d’intesa con l’assessore alla Salute Ruggero Razza. In poco più di due mesi, infatti, sono stati effettuati oltre 218mila tamponi su docenti e studenti (poco più di un terzo del totale). Il risultato dello screening di massa ha evidenziato 1.112 positivi (pari allo 0,50 per cento). Questo il quadro per provincia (dal 14 gennaio a 22 marzo): Agrigento, 7.204 tamponi (47 positivi); Caltanissetta, 11.296 (55); Catania, 48.669 (242); Enna, 13.743 (123); Messina, 15.548 (81); Palermo, 55.870 (160); Ragusa, 15:341 (58); Siracusa, 21221, (94); Trapani, 29.206 (252).

I dati in Italia - Sono 21.267 i positivi al test del coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Martedì erano stati 18.765. Sono invece 460 le vittime in un giorno (martedì erano state 551 ). Sono 363.767 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Il tasso di positività è del 5,8% (martedì era al 5,6%), in aumento dello 0,2%. I casi totali da inizio epidemia sono 3.440.862, i morti salgono invece a 106.339. Ci sono 561.308 attualmente positivi, in aumento di 654 rispetto a 24 ore prima. Dall'inizio della pandemia sono invece 2.773.215 i guariti e i dimessi, con un incremento nelle ultime 24 ore di 20.132. Sono 3.588 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per Covid in Italia, 42 più di martedì nel saldo giornaliero tra entrate e uscite, mentre gli ingressi giornalieri in rianimazione sono 300, secondo i dati del ministero della Salute ( martedì erano stati 317). Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 28.438 persone, con un incremento di appena 10 unità nelle ultime 24 ore.

Il Premier Draghi bacchetta le Regioni sul piano vaccinale - "A un anno di distanza dobbiamo fare tutto il possibile per la soluzione della crisi. Sappiamo come farlo, abbiamo 4 vaccini sicuri e efficaci, ad aprile arriva anche Johnson&Johnson. L'obiettivo è vaccinare quante più persone possibile nel più breve tempo possibile", ha detto Draghi parlando di un "messaggio di fiducia".

"Siamo già all'opera per compensare il ritardo di questi mesi. L'accelerazione della campagna vaccinale è già visibile nei dati. Nelle prime tre settimane di marzo la media delle somministrazioni è stata pari a 170mila dosi al giorno, più del doppio della media dei due mesi precedenti. Il nostro obiettivo è portare il ritmo a mezzo milione al giorno". "Accelerare con la campagna vaccinale è essenziale per frenare il contagio, per tornare alla normalità e per evitare il sorgere di nuove varianti", sottolinea Draghi. E il premier argomenta: "se paragonate al resto d'Europa, le cose qui già ora vanno abbastanza bene. Per vaccini fatti, l'Italia è seconda dopo la Spagna, ma per i noti motivi l'Unione Europea si colloca dietro molti altri Paesi. Nel Regno Unito, giusto per fare un esempio, la campagna vaccinale procede più rapidamente, anche se bisogna dire che le persone che hanno ricevuto entrambe le dosi in numero sono paragonabili a quelle dell'Italia. Però vediamo cosa abbiamo da imparare da quell'esperienza e anche da quella di altri Paesi". "Ovviamente hanno iniziato due mesi prima, anche questo per i noti motivi. Ma lì si utilizza un gran numero di siti vaccinali e un gran numero di persone è abilitato a somministrare i vaccini. Nonché ovviamente il richiamo della seconda dose è stato spostato nel tempo rispetto a quanto avviene in Europa", conclude.

Le differenze tra le Regioni nella somministrazioni delle dosi "sono difficili da accettare. Le Regioni seguano le priorità del piano nazionale", ha detto ancora Draghi nelle comunicazioni al Senato in vista del Consiglio Ue. "Mentre alcune Regioni seguono le disposizioni del Ministero della Salute, altre trascurano i loro anziani in favore di gruppi che vantano priorità probabilmente in base a qualche loro forza contrattuale. Dobbiamo essere uniti nell'uscita dalla pandemia come lo siamo stati soffrendo, insieme, nei mesi precedenti", ha detto ancora Draghi.

"Si parla molto di autonomia strategica, in riferimento alla sicurezza e al mercato unico, ma la prima autonomia strategica è quella dei vaccini, oggi". "Mentre stiamo vaccinando è bene cominciare a pianificare le aperture", ha detto ancora Draghi. "Noi stiamo guardando attentamente i dati sui contagi, ma insomma se la situazione epidemiologica lo consentirà la scuola aprirà in primis, anche nelle zone rosse", aggiunge. "Cominceremo a riaprire le scuole primarie e la scuola dell'infanzia anche nelle zone rosse allo scadere delle attuali restrizioni, ovvero speriamo subito dopo Pasqua". "Il governo intende assicurare la massima trasparenza sui vaccini e e renderà pubblici i dati sul sito della presidenza del Consiglio".

 

Garavaglia: "Dobbiamo solo accelerare ancora il piano di vaccini" - Il passaporto vaccinale è fondamentale, è già cominciata qualche prenotazione dall'estero (anche dagli Usa) di chi è vaccinato e vuole venire in Italia. Si sta muovendo tutto il settore su questo. Il 31 di questo mese in Sardegna inaugurano il centro per i test, quindi si potrà partire in sicurezza. L'obiettivo è che su questo si vada tutti insieme in Europa e si decida insieme, così che nessuno abbia vantaggi competitivi". Lo dice il ministro Massimo Garavaglia intervenendo a Tg2 Post su Rai2. "Dobbiamo solo accelerare ancora il piano di vaccini, così non serviranno le isole Covid free a cui pensa la Grecia" spiega.

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Infomedica | 2024-11-09 11:19:00
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