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21/03/2021 06:00:00

Coronavirus, in Sicilia + 20% dei casi in una settimana. Vaccini nei centri commerciali e aree industriali

Anche se in leggero calo i contagi, rispetto allo scorso sabato si registra in Sicilia si registra un +20% di casi, a confema che la curva epidemica nell'Isola è ancora in crescita, seppur contenuta. Sono 782 i nuovi casi di Coronavirus registrati in Sicilia su 27.688 tamponi processati (tra molecolari e test rapidi): il tasso di positività torna a calare e si attesta al 2,8%. 

Gli altri dati in Sicilia - Le vittime del virus nelle ultime 24 ore sono state 10.823 invece i guariti. Lieve aumento dei ricoveri in ospedale: sono cinque in più i pazienti nei reparti ordinari (731 in tutto), un ricovero in più invece in terapia intensiva (122). La distribuzione nelle province vede Palermo con 222 casi, Catania 158, Messina 49, Siracusa 65, Trapani 46, Ragusa 27, Caltanissetta 72, Agrigento 120, Enna 23.


Ad oggi sono 165.140 i siciliani colpiti dal virus: 4.422 i morti e 144.985 i guariti da inizio pandemia. Gli attuali positivi sono 15.733, di cui 14.880 in isolamento domiciliare obbligatorio. Nell'ultima settimana la Sicilia ha avuto una crescita dei contagi pari al 12,9%.


Anche oggi hub vaccinali aperti senza prenotazione -
 E' possibile vaccinarsi senza prenotazione dalle ore 18 alle ore 22 presso la propria ASP di riferimento per le persone non fragili tra i 70 e i 79 anni, il personale scolastico e le forza dell'ordine. Di seguito gli indirizzi presso cui saranno effettuate le vaccinazioni:
- Agrigento, Via L. Sciascia, Palacongressi Villagio Mosè
- Caltanissetta, Via G. Mulè 1, CEFPAS
- Catania, Via Forcile, Ex Mercato Ortofrutticolo
- Enna, Contrada Ferrante, P.O. Umberto I
- Messina, Viale della Libertà 151, Cittadella Fieristica
- Palermo, Via Sadat 13, Fiera del Mediterraneo Pad. 20
- Ragusa, P.zza Caduti di Nassiriya, Ospedale Civile
- Siracusa, Via Nino Bixio 1A, Urban Center
- Trapani, Via Salemi - Contrada Cipponeri, Hub Trapani.

 

Razza, vaccinazioni nei centri commerciali e nelle aree industriali. Lo ha detto a Focus Covid l'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza. Obiettivo della Regione è ampliare gli spazi per le somministrazioni.  "Obiettivo è arrivare a 50 mila vaccinazioni al giorno - ha detto Razza - se le forniture di vaccini saranno assicurate". "La Sicilia ha somministrato più di 16 mila dosi, è tra le prime regioni in Italia ma è un numero che va ancora incrementato - spiega l'assessore -. Dispiace per le lunghe attese della gente in coda ma era inevitabile vista la grande affluenza, senza contare che si stanno vaccinando soggetti anziani e fragili per cui il confronto con il medico al momento della vaccinazione è indispensabile. "Per quanto riguarda l'assistenza domiciliare per i vaccini - prosegue -, stiamo cercando di incrementare le risorse umane a nostra disposizione. Chiedo ai cittadini di avere comprensione, stiamo gestendo un'emergenza sanitaria importante". Presto scenderanno in campo anche i medici di base: "Stiamo distribuendo i primi 28 mila vaccini, è chiaro che più dosi avremo e più potremo distribuirne". Più sedi per le vaccinazione nell'Isola: "Lavoriamo per ampliare e aprire hub in tutte le aree industriali siciliane, la prima a Siracusa. Non escludiamo il coinvolgimento dei centri commerciali, alcuni hanno già dato la loro disponibilità. I medici di base agiranno anche nei centri di vaccinazione e stiamo definendo il protocollo per le farmacie. L'importante è avere le dosi, ne attendiamo 600 mila per aprile".

I dati in Italia -  In lieve calo il numero di casi nelle ultime 24 ore in Italia: sono 23.832, contro i 25.735 di venerdì (e gli oltre 26mila di sabato scorso). I tamponi processati sono 354.480, 10mila in meno rispetto a ieri, ma il tasso di positività scende leggermente dal 7% al 6,7%. Aumentano invece i decessi, 401 (ieri 386), per un totale di 104.642 vittime da inizio epidemia.

Così come prosegue la crescita dei ricoveri: le terapie intensive sono 23 in più (ieri +31) con 243 ingressi giornalieri, in totale 3.387, mentre i ricoveri ordinari aumentano di 203 unità (ieri +164), 27.061 in tutto. È quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute. I casi totali salgono a 3.356.331. I guariti sono 14.598 (ieri 16.292), per un totale di 2.686.236. Mentre il numero delle persone attualmente positive sale di altre 8.914 unità (ieri +9.029), 565.453 in tutto. Di questi, 535.005 pazienti sono in isolamento domiciliare.

 

E' slittato l'invio dei vaccini AstraZeneca in Italia: l'arrivo di 134mila unità è stato annullato per motivi logistici a causa della sospensione precauzionale. Verrà recuperato il 24 marzo. "Il vaccino e' la vera soluzione, ci fidiamo delle autorita' regolatorie, la sospensione di AstraZeneca e' un segno di attenzione che dovrebbe aumentare il livello di fiducia.

In queste ore con la ripresa delle vaccinazioni l'adesione e' stata significativa, segno che le persone capiscono che il vaccino e' la vera arma". Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza durante "Stasera Italia Weekend" su Rete 4. "A me non piacciono le classifiche - ha detto sulle diverse situazioni regionali - credo nella collaborazione Stato-Regioni, e ora abbiamo le intese con medici e farmacie che danno una nuova spinta".

Si sono vaccinati al drive through della Difesa alla Cecchignola, a Roma, il Commissario straordinario per l'emergenza Covid, Francesco Figliuolo, e il Capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio. A entrambi, che hanno atteso in fila assieme ad altri cittadini e militari seguendo i regolari protocolli per la somministrazione, è stata inoculata la dose di Astrazeneca in una delle tende allestite nella struttura.

Le dosi del vaccino Johnson & Johnson arriveranno in Italia nella seconda metà di aprile e in quel periodo l'obiettivo fissato è la somministrazione di 500mila dosi al giorno, ha riferito Figliuolo, parlando con la stampa dopo la sua vaccinazione.

"In alcune regioni l'annullamento delle prenotazioni dei vaccini con AstraZeneca è stato del 20%, in altre del 10% e in altre ancora non c'è stato - ha aggiunto -. Quindi il differenziale e praticamente zero". Il generale ha anche spiegato in merito alla campagna vaccinale che adesso "ci sarà un'accelerazione".

Non mi sono ancora prenotato ma farò Astrazeneca, ha affermato Mario Draghi in conferenza stampa. Disdette ferme al 5-10%, qualche timore ma soprattutto la consapevolezza diffusa che solo vaccinandosi si potrà finalmente tornare a vivere. Gli italiani hanno accolto favorevolmente il nuovo via libera dell'Ema e dell'Aifa ad Astrazeneca e si sono presentati negli hub e nei luoghi dove dopo 4 giorni di stop è ripresa la somministrazione del farmaco dell'azienda anglo svedese. Dal drive trought allestito dalla Difesa al parco Trenno di Milano alla Nuvola di Fuksas a Roma, le prenotazioni sono state dunque rispettate e solo una piccola parte, stando a quanto comunicato dai diversi centri vaccinali, ha rinunciato a presentarsi. Evidentemente più degli allarmi hanno pesato le valutazioni degli esperti, con l'Aifa che ha ribadito come "i benefici del vaccino AstraZeneca superano ampiamente i rischi".

I quattro giorni di stop hanno fatto saltare circa 200mila somministrazioni in tutta Italia; una cifra che secondo il governo dovrebbe essere recuperata in un paio di settimane, ampliando gli orari per le vaccinazioni. Sono le regioni - alcune delle quali riprenderanno nelle prossime ore o addirittura lunedì - a decidere se inserire chi era prenotato tra il 16 e il 18 marzo tra coloro che sono in lista nelle successive due settimane o se scalare in avanti di quattro giorni tutte le prenotazioni. Quel che è certo è che chi viene riconvocato e non si presenta all'appuntamento, scalerà in fondo alla fila e sarà vaccinato per ultimo. Lo ha ribadito il presidente del Consiglio superiore di Sanità Franco Locatelli.

Sciolto il nodo di Astrazeneca, ora il governo punta a far decollare davvero la campagna e a centrare l'obiettivo fissato per aprile, 500mila dosi al giorno, più del doppio di quanto veniva somministrato prima dello stop. "La campagna può ora entrare nel vivo - conferma il direttore della prevenzione del ministero della Salute Giovanni Rezza - anche perché ad aprile un quarto vaccino si renderà disponibile". Il vaccino è il monodose Johnson & Johnson, che nel secondo trimestre dovrebbe consegnare all'Italia 7, 3 milioni di dosi e che potrebbe essere distribuito nelle farmacie, come ha anticipato l'assessore Alessio D'Amato per il Lazio. Nelle prossime ore, inoltre, partiranno nella cittadella militare della Cecchignola, a Roma, le vaccinazioni dei fragili per andare a regime da martedì.

 

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Native | 2024-07-16 09:00:00
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