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17/03/2021 06:00:00

Covid, lieve aumento dei contagi a Trapani. Risalgono i ricoveri in Sicilia

 Aumentano i contagiati in provincia di Trapani. Sono 534 gli attuali positivi al Coronavirus. Questa mattina, intanto, alle 10.30, verrà inaugurato il Centro vaccinale di Trapani allestito al "Centro Polifunzionale per l’integrazione degli immigrati" in via Salemi (Contrada Cipponeri).

Saranno presenti il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci e l'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza. Si tratta dell'ottavo Hub vaccinale siciliano, messo in piedi grazie all’accordo stipulato tra Asp e Comune di Trapani, proprietario dell'immobile. La struttura, i cui locali sono stati adeguati dalla Protezione civile regionale, prevede al suo interno 20 postazioni che possono operare contemporaneamente.

I dati trapanesi - Sono 256 i decessi totali dall’inizio della pandemia. Per quel che riguarda i ricoveri negli ospedali, sono 13 le persone attualmente ricoverate e di questi, 2 in terapia intensiva e 11 nei reparti ordinari. I guariti dall'inizio della pandemia ad oggi sono 10.211. Il dato parziale dei tamponi molecolari effettuati è di 246 mentre i tamponi rapidi per la ricerca dell’antigene sono 489. Tra le città c’è quasi un testa a testa tra Trapani con 114 e Marsala con 112, poi Castelvetrano 81. 

Questi i positivi distribuiti nelle diverse città della provincia: Alcamo 68, Buseto Palizzolo 0; Calatafimi-Segesta 1; Campobello di Mazara 39; Castellammare del Golfo 8, Castelvetrano 81; Custonaci 3; Erice 34; Favignana 0; Gibellina 0; Marsala 112; Mazara 32; Paceco 13; Pantelleria 0; Partanna 2; Petrosino 2; Poggioreale 0; Salaparuta 0; Salemi 1, San Vito Lo Capo 2; Santa Ninfa 2; Trapani 114; Valderice 20; Vita 0.

I dati in Sicilia -  Resta stabile l'andamento dell'epidemia da Coronavirus in Sicilia: sono stati registrati 598 casi su 24.551 tamponi (tra molecolari e test rapidi) con un tasso di positività a 2,4% esattamente come lunedì. Rispetto a martedì scorso si registra l'1% di casi in più ma con più tamponi effettuati (aumento del 7%).

Le vittime del virus sono 13, mentre in ospedale sono in aumento i ricoveri: 725 i pazienti che occupano i reparti Covid (7 in più), 113 quelli in terapia intensiva (+6) con 11 ingressi. Nelle ultime 24 ore si registrano anche 565 guariti. 

La distribuzione nelle province vede Palermo con 225 casi, Catania 136, Agrigento 63,Messina 18, Caltanissetta 36, Siracusa 32, Ragusa 23, Trapani 28, Enna 36. Ad oggi sono 161.928 i siciliani contagiati dal virus, 4.371 le vittime e 142.781 i guariti. Gli attuali positivi sono 14.776 (+20), di cui 13.938 in isolamento domiciliare.

Prenotazioni vaccini per le persone vulnerabili - In Sicilia sono già operativi i sistemi di prenotazione del vaccino anti-Covid per le persone "estremamente vulnerabili. Gli interessati – ai quali verrà somministrato il vaccino Pfizer/Biontech – sono tutte le persone che hanno un rischio particolarmente elevato di sviluppare forme gravi o letali di Covid-19. Quali sono le patologie interessate? Qui sotto c'è la tabella da consultare. Le procedure di prenotazione sono le solite: si può andare su prenotazioni.vaccinicovid.gov.it sul portale regionale (www.siciliacoronavirus.it). E' possibile utilizzare il numero verde dedicato (800.00.99.66), attivo da lunedì al venerdì dalle 9 alle 18 (esclusi sabato e festivi). Inoltre, la registrazione è effettuabile anche attraverso i 687 sportelli Postamat e tramite il canale costituito dai portalettere di Poste Italiane che possono inserire in agenda gli appuntamenti richiesti dai cittadini appartenenti alla categoria interessata. Nella campagna riservata alle persone estremamente vulnerabili saranno particolarmente impegnati i medici di medicina generale, alla luce del Protocollo siglato di recente dalla Regione Siciliana con i sindacati di categoria.

Proprio per i soggetti affetti da obesità con Bmi maggiore di 35 sarà possibile effettuare il vaccino contattando il proprio medico di medicina generale o inviando una mail alla propria Asp territorialmente competente: Agrigento (alfonso.cavaleri@aspag.it); Caltanissetta (vaccinazioniaspcaltanissetta@asp.cl.it); Catania (vaccino.covid@aspct.it); Enna (comunicazioni.vaccinicovid@asp.enna.it); Messina (prenotazioni.anomalie@asp.messina.it); Palermo (help.vaccinifiera@asppalermo.org); Ragusa (team.helpcittadino.vaccini@asp.rg.it); Siracusa (vaccinazionecovid@asp.sr.it); Trapani (vaccinicovid@asptrapani.it).

I sintomi che devono allarmare una volta fatto il vaccino AstraZeneca -  Nell'attesa di capire cosa succederà con il vaccino AstraZeneca, cerchiamo di capire meglio quali sono i sintomi o i segnali che devono farci sospettare che qualcosa, dopo l'iniezione, non è andata nel verso giusto. Ci viene incontro una lettera inviata dalle autorità sanitarie in Danimarca ai vaccinati. Le autorità indicano come segnali preoccupanti la presenza di macchie rosse sulla pelle e sanguinamenti che faticano ad interrompersi. “Se notate segni di sanguinamento sulla pelle o nelle mucose dovreste rivolgervi a un medico. Potrebbe verificarsi ad esempio un sanguinamento causato da un semplice sfregamento. Non bisogna preoccuparsi se accade nel punto di iniezione, dove è normale”. Altri segni cui prestare attenzione, secondo l’Agenzia danese, sono “le macchie rosse sulla pelle”. Secondo alcuni studiosi ci potrebbero essere delle correlazioni tra i malori post vaccino e la carenza di piastrine di alcuni soggetti, ma non cè nulla di ufficiale. Anche in Germania le autorità hanno diffuso una nota, mettendo in guardia i neo-vaccinati da sintomi che durano per più di quattro giorni dopo l’iniezione, “mal di testa persistente e grave e sanguinamento puntiforme” (a puntini ravvicinati) sotto la pelle. E' perfettamente normale avere mal di testa, febbre, dolore a ossa e muscoli, brividi e rossore nel punto dell’iniezione fino a un paio di giorni dopo la vaccinazione: tutti segni della reazione del sistema immunitario.

Questi invece sintomi più tipici della trombosi: mal di testa o mal di stomaco che non passa, difficoltà di respirazione, paralisi da un lato del corpo o una gamba che diventa fredda. Questi segnali si riferiscono a casi di trombosi che possono colpire varie zone del corpo: testa, polmoni o apparato digerente.

Sciacca e Regalbuto da domani sono in "zona rossa" - Il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha istituito due nuove zone rosse in Sicilia. Si tratta di Sciacca, in provincia di Agrigento, e di Regalbuto, in provincia di Enna. L’ordinanza entrerà in vigore dopodomani, 18 marzo, e sarà valida fino al 30 marzo compreso. Il provvedimento, che prevede anche la chiusura delle scuole, è stato richiesto dai sindaci delle due città e si è reso necessario a causa di un repentino aumento dei contagi registrati negli ultimi giorni e certificato dalle rispettive Asp.

I dati italiani - Tornano sopra i 20mila (20.396) i positivi al test del coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute, che portano il totale a 3.258.770. Lunedì i casi individuati erano stati 15.267. Sono invece 502 le vittime in un giorno (lunedì erano 354) per un totale dall'inizio dell'emergenza di 103.001.

Sono 369.379 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati. Lunedì i test erano stati 179.015. Il tasso di positività scende al 5,5%, in calo di ben 3 punti rispetto a lunedì quando era stato dell'8,5%.

Sono 3.256 (3.157) i pazienti ricoverati in terapia intensiva per Covid in Italia, 99 più di lunedì nel saldo tra entrate e uscite, mentre gli ingressi giornalieri in rianimazione, secondo i dati del ministero della Salute, sono stati 319 (ieri erano 243). Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 26.098 persone, con un incremento nelle ultime 24 ore di 760.

Secondo l'ultimo monitoraggio dell'Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) aggiornato al 15 marzo, l'occupazione dei posti letto di terapia intensiva si attesta ora al 35%, segnando un aumento del 4% rispetto al 9 marzo, in cui si era superata la soglia critica del 30%, arrivando al 31%. Vicina alla soglia critica del 40% l'occupazione dei letti dei reparti di area non critica di pneumologia, malattie infettive e medicina generale: a livello nazionale è del 39%, registrando una crescita del 4% rispetto al 9 marzo.

Secondo i dati pubblicati dall'Agenas, sono 13 (2 in più rispetto al 9 marzo) le regioni che superano la soglia del 30%: Abruzzo (40%), Emilia Romagna (49%), Friuli Venezia Giulia (40%), Lazio (31%), Lombardia (51%), Marche (57%), Molise (51%), Provincia autonoma di Bolzano (33%), Provincia autonoma di Trento (53%), Piemonte (44%), Puglia (33%), Toscana (40%) e Umbria (53%). Aumentano di 2, arrivando così a 9, le regioni sopra la soglia del 40% nei reparti di malattie infettive, pneumologia e medicina generale. Sono Abruzzo (46%), Emilia Romagna (53%), Friuli Venezia Giulia (42%), Lombardia (49%), Molise (46%), Piemonte (53%), Puglia (42%) e Toscana (48%). Le situazioni migliori si hanno invece in Sardegna, forte della sua zona bianca (13% in terapia intensiva e 11% nei reparti di area non critica), Sicilia (13% e 19%) e Val d'Aosta (15% e 7%).

In Emilia-Romagna ci sono 378 persone ricoverate per Covid-19 in terapia intensiva: si tratta del numero più alto in assoluto, che ha superato quella della prima ondata. Al picco precedente, registrato il 5 aprile, in terapia intensiva c'erano 374 pazienti.

In Italia contagi da coronavirus giù da metà AprileUna progressiva riduzione dei contagi di Covid-19 in Italia potrebbe avvenire in Italia nella seconda metà di aprile: lo indica il modello elaborato dalla matematica Maria Alessandra Ragusa, dell’Università di Catania e ricercatrice all’Università di Mosca,in via di pubblicazione sulla rivista Mathematics.

Il modello, rileva Ragusa, indica la «fortissima probabilità che per costante lento calo dei contagi, già a partire dalla seconda decade di aprile 2021 in Italia la diffusione del Covid-19 è destinata ad attenuarsi sino a sparire del tutto, a prescindere dalla esistenza di varianti». Lo studio descrive l’andamento del contagio analizzando i casi confermati in Italia, Germania, Regno Unito, Stati Uniti, Russia, Arabia Saudita ed Egitto.

In base alla diffusione del virus e alla media annuale delle temperature, i Paesi in esame sono stati classificati in tre categorie principali. Arabia Saudita ed Egitto sono nella prima categoria con una velocità di trasmissione inferiore. Italia, Germania e Regno Unito nella seconda con velocità di trasmissione medie e infine Stati Uniti e Russia nella terza con velocità di trasmissione alta. Le tecniche di modellazione matematica sono riuscite a prevedere il comportamento del virus in questi Paesi per i dati relarivi al periodo che va dal 16 novembre 2020 al primo aprile 2021.

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Native | 2024-07-16 09:00:00
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