11,30 - Adesso a Trapani la campagna vaccinale è ad una svolta. Inaugurato, questa mattina, il centro vaccinale allestito al Centro polifunzionale per l'integrazione dei migranti di contrada Cipponeri, alle porte del capoluogo. Venti postazioni consentiranno di inoculare 2000 vaccini al giorno.
“Oggi – ha detto il commissario straordinario dell'Asp di Trapani, Zappalà – mettiamo un tassello importante perchè questa struttura darà un notevole impulso alla campagna di vaccinazione”. Sono già 43 mila le persone vaccinate.
Per il prefetto Ricciardi “finalmente un raggio di luce in un periodo buio”. Poi il rappresentante del Governo si è soffermato “sulla perfetta sinergia tra Governo nazionale e Governo regionale. Ora dobbiamo rimboccarci le maniche”.
Alla cerimonia di inaugurazione hanno preso parte il presidente della Regione Musumeci e l'assessore Razza.
“In Sicilia – ha ribadito il governatore – undici Comuni finiti in zona rossa sono il segnale evidente che non bisogna abbassare la guardia. Le forze dell'ordine fanno tutto quello che è nelle loro possibilità, ma il miglior controllo è il senso di responsabilità dei cittadini. In questa struttura – ha aggiunto – potranno essere vaccinati, con cadenza quotidiana, migliaia di cittadini. E se arriveranno i vaccini, contiamo di immunizzare entro settembre tutta la comunità della nostra isola. Attendiamo ora che venga autorizzato l'utilizzo di Astra Zeneca, se arriverà il nullaosta allora potremo ripartire alla grande”. Poi un annuncio: “Proporremo a Roma di somministrare Astra Zeneca a chi ne farà richiesta, una volta accertato che il farmaco è innocuo”.
Dopo la cerimonia di inaugurazione, il presidente Musumeci ha eseguito un sopralluogo all'ex ospedale Rocco La Russa, per l'avvio di un nuovo progetto: realizzare lì un centro direzionale degli uffici regionali.
Nessuna parola, invece, da Musumeci e Razza su un'altra importante opera per il territorio nella lotta al Coronavirus, il padiglione Covid di Marsala.
7,00 - Troveranno un clima gelido, oggi, a Trapani, il presidente della Regione Nello Musumeci e l’assessore alla Salute Ruggero Razza. Saranno in città per inaugurare l’ottavo hub vaccinale siciliano. Ad attenderli il sindaco Giacomo Tranchida, che certamente non stenderà il tappeto rosso per la “passerella” del governo regionale. “Più vaccini, meno passerelle”, ha detto, appunto, il sindaco trapanese. Ed è stato scontro a distanza con l’assessore Mimmo Turano.
Razza, tra l’altro, arriva in provincia di Trapani quattro mesi e mezzo dopo un’altra passerella, quella per il Padiglione Covid di Marsala, quando inaugurò lavori mai cominciati, e sui quali ci sono molti punti ancora da chiarire, come ha sottolineato più volte Tp24.
Il centro vaccinale di Trapani viene allestito al "Centro Polifunzionale per l’integrazione degli immigrati" in via Salemi (Contrada Cipponeri), e sarà punto di riferimento per tutta la provincia.
Si tratta dell'ottavo Hub vaccinale siciliano (dopo Agrigento, Ragusa, Palermo, Catania, Siracusa, Messina e Caltanissetta), messo in piedi grazie all’accordo stipulato tra Asp e Comune di Trapani, proprietario dell'immobile. La struttura, i cui locali sono stati adeguati dalla Protezione civile regionale, prevede al suo interno 20 postazioni che possono operare contemporaneamente.
“Per la verità aspettavamo e con ansia i vaccini, in modo tale da accelerare ed estendere a tutta la popolazione sicuri anticorpi contro la malattia del secolo. Di secolare sapore - ha detto ieri Tranchida - registriamo invece passerelle politiche sulla salute, augurandoci almeno che non siano causa di ulteriori focolai".
A stretto giro è arrivata la risposta di Mimmo Turano, l’assessore alcamese del governo regionale: «A volte sono le polemiche gratuite a trasformarsi in passerelle e, onestamente, in questo momento delicato dovremmo farne tutti a meno, a cominciare da chi riveste ruoli istituzionali». Parole, quelle del sindaco Tranchida, “fuori luogo e ingiuste” secondo Turano che si schiera in difesa di Musumeci e definisce la polemica “davvero sterile, se non dannosa e strumentale. Non se ne sentiva il bisogno, ciò che serve invece è un maggiore sforzo di unità tra le istituzioni che è il presupposto per un impegno efficace”.
Tranchida non la lascia cadere, e in serata controreplica: "In maniera improvvida, ed onestamente inaspettata, l'Assessore alle Attività produttive Turano si erge a scudiero del Presidente della Regione, in programmata passerella pro-salute ma senza vaccini al centro comunale polifunzionale di via Salemi, messo gratuitamente a disposizione della comunità provinciale dalla mia Amministrazione per favorire la vaccinazione diffusa... ma non delle passerelle politiche regionali. Non a caso improvvida e nella qualità, atteso che dovrebbe esser chiamato, il citato Assessore Turano, anche a difesa degli interessi degli operatori della filiera turistico ricettiva trapanese, prima ancora che delle mendaci promesse del suo (!) demagogo Presidente circa la liberalizzazione del trasporto turistico su gomma. Campa cavallo Assessore Turano, che gli operatori - speriamo ormai in stagione post pandemia - possan godere dell’appeal della destinazione turistica trapanese senza problemi di lacciuoli monopolistici presso lo scalo aeroportuale di Palermo onde agevolmente poter raggiungere ed economicamente oltre che agevolmente le destinazioni turistiche d’eccellenza trapanese".
E a proposito di passerella tutti a Marsala ricordano quella per il padiglione Covid nei pressi dell’ospedale. Il 3 dicembre Razza, Turano, il sindaco di Marsala Massimo Grillo, il commissario dell’Asp Zappalà, annunciavano l’avvio dei lavori in pompa magna. Poi tutto si è fermato, come ha scoperto Tp24, con l’Asp e il sindaco di Marsala che davanti all’evidenza hanno negato di aver mai avviato i lavori, e ammesso che non c’era ancora un progetto esecutivo. Non proprio una bella figura per tutti quelli che avevano partecipato a quella passerella.
Quella di oggi per Musumeci è l’ottava tappa del tour per i centri vaccinali, mentre a Palermo protestano i ristoratori, tra le categorie più danneggiate dal Covid e che aspettano atti concreti dalla politica regionale. Come quelli che dovrebbero essere contenuti nella Finanziaria in discussione all’Ars, che però non prevede ristori per le imprese.