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16/03/2021 06:00:00

Coronavirus, in Sicilia aumentano le zone rosse territoriali

In Sicilia aumentano le zone rosse territoriali, mentre a Marsala si registrano nuovi contagi alla "Pestalozzi" di piazza Caprera. Sono 523 i nuovi contagi registrati in Sicilia su 21.455 tamponi effettuati. In terapia intensiva ci sono 107 pazienti mentre in totale i ricoverati con sintomi sono 718. In isolamento domiciliare 13.931 persone. Dall'inizio della pandemia sono stati effettuati 2.797.107 tamponi.

 

Casi Covid alla scuola "Pestalozzi" di Marsala - Nel trapanese, secondo i dati del ministero della Salute si registrano 6 nuovi positivi. Nell'attesa dei dati dell'Asp ieri il coronavirus è tornato a rialzare la testa a Marsala. E' un effetto probabile della variante inglese, ormai dominante, che ha una maggiore diffusione, e colpisce anche i giovanissimi. Al plesso "Pestalozzi", di Piazza Caprera, che fa parte dell'Istituto Comprensivo "Sirtori" sono diversi i casi registrati. Fino a ieri mattina erano tre i casi di positività, ma altri ne sono emersi con i tamponi effettuati tra insegnanti, collaboratori, alunni e famiglie. Le informazioni, come avviene in questi casi, sono molto confuse, e c'è chi parla addirittura di focolaio. All'inizio in quarantena era solo alcune classi, adesso invece, la restrizione si è allargata. Pare che alla base del contagio potrebbe esserci stata un'imprudente festicciola di compleanno organizzata dai genitori, e da lì poi sono state contagiate maestre e bidelle. Già domenica sera, in via prudenziale, era stata stabilita la chiusura dei plessi Pestalozzi e Livatino per ieri, per un ulteriore intervento di sanificazione generale delle strutture. La giornata di domenica doveva essere recuperata sabato prossimo. Adesso, invece, arriva la proroga della chiusura della scuola, almeno fino al 17 Marzo, in attesa dell'intervento dell'Asp. Va chiarito ad ogni modo, o e questo è certo, che si tratta di una situazione - dal punto di vista della popolazione scolastica - isolata e circoscritta a quel solo plesso.

I DATI SETTIMANALI. In Sicilia i nuovi casi di Covid sono aumentati del 28,1 per cento ma l'incidenza dei contagiati rispetto alla popolazione resta la più bassa d'Italia. I nuovi dati relativi alla settimana 7-14 marzo segnano un peggioramento rispetto a quella precedente: si è passati da 3.830 a 4.419 nuovi casi (+589, +21,8 per cento). Un incremento preoccupante ma ancora sotto i livelli di guardia: secondo il nuovo decreto Draghi per finire automaticamente in zona rossa si devono superare 250 nuovi casi su 100 mila abitanti a settimana, l'Isola invece è a 93 casi su 100 mila (la settimana prima erano stati 88 su 100 mila). L'indice di trasmissione (Rt) ha però sforato il limite di 1 anche nell'intervallo inferiore. Con questi dati, che saranno presi in considerazione venerdì dalla cabina di regia dell'Istituto superiore di sanità, l'Isola sarebbe finita in zona arancione dalla prossima settimana.

 DUE NUOVE ZONE ROSSE. Il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha istituito due nuove zone rosse in Sicilia: sono i comuni di Caltanissetta e Palma di Montechiaro, in provincia di Agrigento. L'ordinanza entrerà in vigore domani, 16 marzo, e sarà valida per i successivi 14 giorni, fino al 30 marzo. Il provvedimento, che prevede anche la chiusura delle scuole, è stato richiesto dai sindaci delle due città e si è reso necessario a causa di un repentino aumento dei contagi registrati negli ultimi giorni e certificato dalle rispettive Asp, dice la Regione. Venerdì scorso erano diventate zona rossa, per 15 giorni, i comuni di Altavilla Milicia e San Mauro Castelverde, nel Palermitano; Montedoro, in provincia di Caltanissetta; Portopalo di Capo Passero, nel Siracusano; Raffadali in provincia di Agrigento. Ed era stata disposta la chiusura delle scuole in 24 comuni fino al 20 marzo.

Presentato Hub di Agrigento, Razza: «Sistema regionale di Protezione civile modello per tutta Italia» - Da ieri mattina è in funzione il centro vaccinale realizzato al Palacongressi del Villaggio Mosè, ad Agrigento. La struttura, che avrà funzione di hub provinciale - affiancando gli altri punti di vaccinazione di Palermo, Catania, Siracusa, Messina, Caltanissetta e Ragusa - è stata allestita dalla Protezione civile regionale nell'ambito dell'emergenza Coronavirus. Al taglio del nastro sono intervenuti l'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, l'assessore alle Autonomie Locali, Marco Zambuto, il direttore del Dipartimento regionale della Protezione civile, Salvatore Cocina, i parlamentari regionali Giusy Savarino, Margherita La Rocca Ruvolo, Roberto Di Mauro. Presenti anche il il cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento, che ha recitato preghiera di Papa Francesco per la fine della pandemia, il sindaco Francesco Micciché e il prefetto Maria Rita Cocciufa. «Oggi - ha detto l'assessore Razza - voglio ringraziare in particolar modo il sistema di protezione civile regionale per il lavoro enorme che sta facendo, i cui frutti sono sotto gli occhi di tutti. Sotto la guida del direttore Cocina siamo riusciti a far tornare al centro i volontari, la cui professionalità e la cui abnegazione sono preziosissime. La valorizzazione di questo sistema è stata una delle azioni prioritarie richieste dal presidente Musumeci. Siamo stati la prima Regione italiana a pensare di affrontare la pandemia come un'emergenza di protezione civile e il modello di intervento che abbiamo adottato oggi è diventato un modello per tutta la nazione, un grande elemento di innovazione che contraddistingue l'azione del Governo Musumeci. La campagna di vaccinazione - ha aggiunto Razza - non si può fermare. Dobbiamo guardare con fiducia alla scienza perché oltre al vaccino non c'è altro che possa restituirci alla normalità».

 L'area adibita alla vaccinazione allestita all'interno del Palacongressi occupa una superficie complessiva di circa mille metri quadri, include inoltre 45 postazioni per la somministrazione dei vaccini, una zona di accoglienza e registrazione, la sala di attesa e osservazione post vaccino, 16 servizi igienici compresi quelli per le persone diversamente abili e lo spogliatoio per il personale medico. A regime, avendo la disponibilità dei vaccini, la struttura potrà effettuare sino a 4.000 somministrazioni al giorno. I volontari della protezione civile di Agrigento assisteranno gli utenti. L'area esterna è dotata di ampi parcheggi. La struttura è stata resa disponibile dal Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi, grazie ad un protocollo d’intesa sottoscritto alcuni giorni addietro. 7

“zona rossa” anche per Caltavuturo e Scicli. Biancavilla resta “arancione” ma scuole chiuse - Anche Caltavuturo, in provincia di Palermo, e Scicli, in provincia di Ragusa, si aggiungono alle “zone rosse” siciliane. Dopo l’ordinanza riguardante Caltanissetta e Palma di Montechiaro, il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha appena firmato analogo provvedimento che riguarda i due centri e, anche in questo caso, le misure restrittive entreranno in vigore domani, 16 marzo, e saranno valide per i successivi 14 giorni, fino al 30 marzo. Resta in “arancione”, invece, Biancavilla, in provincia di Catania dove però, in applicazione dell’articolo 43 del Dpcm 2 marzo 2021, a seguito della relazione del Commissario dell’Asp di Catania, il presidente della Regione ha appena disposto la chiusura delle Istituzioni scolastiche, nei giorni che vanno dal 17 al 20 marzo.

Caltanissetta e Palma di Montechiaro da domani in "zona rossa" - Il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha istituito due nuove zone rosse in Sicilia. Si tratta di Caltanissetta e Palma di Montechiaro, centro quest’ultimo in provincia di Agrigento. L’ordinanza entrerà in vigore domani, 16 marzo, e sarà valida per i successivi 14 giorni, fino al 30 marzo. Il provvedimento, che prevede anche la chiusura delle scuole, è stato richiesto dai sindaci delle due città e si è reso necessario a causa di un repentino aumento dei contagi registrati negli ultimi giorni e certificato dalle rispettive Asp.

I dati in Italia - Sono 15.267 i positivi al test del coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Domenica erano stati 21.315. Le vittime sono state 354, erano state 264 il giorno prima. I tamponi sono 179.015, quasi 95 mila meno di domenica. Sono stati effettuati 179.015 tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Domenica i test erano stati 273.966. Un netto calo abituale la domenica. Il tasso di positività (rapporto positivi/test) odierno è dell'8,5%%, sabato era stato del 7,8%, quindi lunedì in aumento dello 0,7%. Sono 243 gli ingressi in terapia intensiva per il Covid-19 nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Il saldo giornaliero tra ingressi e uscite è di 75 pazienti in più, portando il totale a 3.157. Nei reparti ordinari (pneumatologia e malattie infettive) sono invece aumentati i pazienti di 820 unità rispetto a ieri, portando il totale a 25.338.
 

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Native | 2024-07-16 09:00:00
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