La lotta al Coronavirus rischia di subire un rallentamento dopo lo stop ai vaccini AstraZeneca.
Ieri l’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, ha deciso “In via del tutto precauzionale e temporanea, in attesa dei pronunciamenti dell’Ema” di vietare la somministrazione del vaccino di AstraZeneca contro il Covid-19 in tutta Italia. Si tratta di una decisione, come spiega l’Aifa, che è stata presa in linea con simili provvedimenti adottati da altri Paese europei. L’agenzia comunque assicura che ulteriori approfondimenti sono attualmente in corso. In coordinamento con Ema e gli altri Paesi europei, l’Aifa fa sapere che «valuterà congiuntamente tutti gli eventi che sono stati segnalati a seguito della vaccinazione”.
Inoltre, l’agenzia del farmaco “renderà nota tempestivamente ogni ulteriore informazione che dovesse rendersi disponibile, incluse le ulteriori modalità di completamento del ciclo vaccinale per coloro che hanno già ricevuto la prima dose”.
Si tratta di una decisione eccezionale, ma temporanea, come dicevamo, quella presa dall'Aifa, in attesa che la corrispettiva agenzia europea, Ema, rilasci proprio oggi un parere sulla sicurezza del vaccino, dopo i casi di cronaca di queste ore che hanno destato allarme tra la popolazione.
Va detto che, secondo i dati ufficiali, si sono stati 15 casi di trombosi su ... 17 milioni di persone. In Italia ci sono 166 episodi di trombosi al giorno, tanto per fare un paragone, indipendentemente dai vaccini.
La decisone in Italia arriva dopo che è finito sotto sequestro un altro lotto del siero anglo-svedese, l'ABV5811, quello inoculato al professore morto in Friuli e originario di Biella. Si tratta del secondo lotto bloccato a livello nazionale dopo l'ABV2856, ritirato dopo i casi avversi registrati in Sicilia. Intanto dall'Ema, l'ente dei farmaci europeo, arriva la conferma dell'efficacia dei vaccini Pfizer, Moderna e Johnson&Johnson contro le varianti. E questa è un’ottima notizia, dopo le informazioni fuorvianti sui vaccini non efficaci contro le varianti.
In questi giorni le notizie sul vaccino AstraZeneca, e gli accertamenti, precauzionali, che si stanno svolgendo, hanno infuocato il fronte dei noVax, come era inevitabile. Ma qui c’è in gioco l’uscita da una pandemia che va avanti da un anno, e la cui soluzione non può che essere accelerare con la campagna vaccinale.
Anche in Sicilia si attende cosa deciderà l’Ema.
“A questo punto, noi per primi, attendiamo risposte dalle autorità sanitarie europee e nazionali” ha detto ieri il presidente della Regione Nello Musumeci. “Tutti i nostri hub vaccinali, approntati per garantire migliaia di somministrazioni giornaliere, sono pronti alla riconversione delle dosi AstraZeneca bloccate, doverosamente, con altri vaccini. I siciliani hanno diritto a veder tutelata la loro salute! Nessuna polemica, ma al Governo nazionale chiedo di aiutare chi è sul territorio a spiegare ai cittadini come comportarsi. Non si può mettere in discussione la campagna vaccinale. Tutti vogliamo tornare a vivere!”. Si legge nel post del governatore siciliano.
Qualche dettaglio in più su cosa succederà in Sicilia l’ha fornito l’assessore alla Salute Ruggero Razza, che ieri ha tenuto una conferenza stampa per fare il punto sulla campagna vaccinale alla luce dello stop al vaccino AstraZeneca.
“Non possiamo permetterci la psicosi del vaccino. Ma serve chiarezza, i cittadini vogliono chiarezza”. Ha detto l’assessore Razza.
In Sicilia fino ad oggi sono oltre 115 mila i cittadini che hanno ricevuto un vaccino Astrazeneca e, ha detto Razza, “deve essere chiaro, a loro soprattutto, che le evidenze scientifiche indicano con chiarezza che il vaccino è un vaccino sicuro ed è stato fino ad oggi somministrato in milioni di dosi in tutto il mondo". Insomma, non ci sono rischi per la salute per quanti hanno avuto la prima dose di AstraZeneca, ha detto Razza. Per l’assessore siciliano l’Agenzia del farmaco ha fatto bene a sospendere i vaccini AstraZeneca “perchè di giorno in giorno stava crescendo un sentimento di allontanamento alla vaccinazione che iniziava a preoccupare".
Intanto continua la campagna vaccinale, “dobbiamo però attendere le risposte dell’Ema. “Quello che sta accadendo in queste giornate è il segnale che il fenomeno della farmacovigilanza funziona in maniera tempestiva immediata e nell’interesse dei cittadini".Oggi al via le prenotazioni per soggetti estremamente fragili in Sicilia e nei prossimi giorni saranno consegnate meno dosi di vaccino AstraZeneca. "Si è verificato un calo di 40 mila unità di AstraZeneca - ha detto -, ne attendevamo 50 mila nelle prossime settimane. Pfizer nella prima settimana di aprile doveva consegnare circa 50 mila dosi ma ne arriveranno 100 mila, questo colmerà il gap per lo stop momentaneo ad AstraZeneca. La campagna deve poter superare questo momento difficile". Ha concluso Razza. Oggi intanto verrà aperto il portale della Regione per prenotare i vaccini per i soggetti estremamente vulnerabili.