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13/03/2021 06:00:00

Coronavirus: dati stabili in Sicilia. Il governo, per prudenza, sceglie la zona arancione

La Sicilia anche se i dati del contagio sono stabili e si registra ancora un confortante allentamento della pressione sugli ospedali, da lunedì 15 marzo e fino al 6 aprile sarà in zona arancione e dunque per Pasqua e Pasquetta, come il resto d'Italia, sarà in zona rossa. Lo ha deciso ieri il Consiglio dei Ministri, varando un decreto legge, anche se già da qualche giorno era quasi certa la decisione di una nostra stretta anche in vista delle festività pasquali. 

 Musumeci: amareggiati, ma decisione prudenziale - «Il governo nazionale ha deciso che anche la Sicilia da lunedì entrerà in zona arancione. Provoca tanta amarezza questa decisione adottata con un decreto legge, a cui non possiamo assolutamente opporci, nonostante i dati della Sicilia siano confortanti: abbiamo infatti parametri in linea con una condizione di non emergenza, ci sono meno ricoveri in terapia intensiva, anche se negli ultimi giorni sono aumentati i contagi. È un provvedimento adottato per prudenza, e però ci fa tanta rabbia. Se accanto a questo provvedimento il governo si preoccupasse di affrettare la concessione delle misure di sostegno agli operatori economici, almeno limiteremmo i danni. Utilizziamo questi giorni per far procedere velocemente la campagna vaccinale, perché tutti hanno diritto a tornare il prima possibile alla normalità».

Sicilia in zona Arancione, Musumeci: "amareggiati, ma decisione prudenziale" from Tp24 on Vimeo.

 Dopo il primo Natale in zona rossa, la seconda Pasqua blindata per l'Italia. Lo ha deciso il governo di Mario Draghi di fronte all'impennata dei contagi e al rischio di saturazione degli ospedali, varando un decreto legge - non un dpcm - le cui misure dureranno da lunedì, 15 marzo, al 6 aprile.

Poche deroghe alle restrizioni - tra cui una visita al giorno ai parenti - che metteranno di nuovo alla prova le attività economiche; tanto che Regioni e Comuni, pur non discutendo il decreto, chiedono ristori immediati per evitare pesanti conseguenze sociali.

Con le ordinanze del ministro della Salute intanto passano in area rossa Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Veneto e la Provincia autonoma di Trento, che si aggiungono a Campania e Molise. Tutte le altre Regioni saranno arancioni per gli effetti del decreto, che annulla il giallo per tutta la sua durata. Resta in bilico la Basilica sulla quale è in corso una verifica dei dati da parte del ministero, mentre la Sardegna resta in area bianca. Il nuovo esecutivo ha varato la stretta in una giornata in cui i positivi sfiorano i 27 mila e le vittime sono ancora un numero impressionante, 380, con gli infettati dal coronavirus registrati che tornano a superare il mezzo milione di persone. Due mesi di varianti hanno portato la curva a impennarsi e la stretta si propone di mitigare l'epidemia e favorire la campagna vaccinale di massa. 'Zona rossa Italia' quindi il 3, 4 e 5 aprile - comprese Pasqua e Pasquetta -, mentre fino al 2 e di nuovo il 6 tutte le (poche) regioni gialle passeranno automaticamente in arancione.

PASQUA IN ROSSO - Nei giorni di Pasqua e Pasquetta e il sabato precedente - 3, 4 e 5 aprile - l'Italia sarà tutta in zona rossa ad eccezione di eventuali regioni in zona bianca (al momento solo la Sardegna lo è). In quei tre giorni sarà comunque possibile effettuare una visita al giorno all'interno della regione, massimo in due adulti con minori di 14 anni o disabili o non autosufficienti conviventi, tra le ore 5 e le 22.

DA GIALLO AD ARANCIONE - Nei restanti giorni, dal 15 marzo al 2 aprile e il 6 aprile, tutte le regioni in giallo passeranno all'arancione e sarà possibile una visita al giorno con le stesse limitazioni di Pasqua, ma solo all'interno del territorio comunale. In queste giornate lo spostamento non sarà invece permesso nelle zone rosse. Sarà come sempre possibile spostarsi per motivi di lavoro, salute o necessità.

NUOVO CRITERIO ZONA ROSSA - Per istituire la zona rossa in una regione con ordinanza del ministro della Salute non si considererà più solo l'Rt (indice di trasmissibilità) superiore a 1,25 nell'ultima rilevazione, ma anche l'incidenza settimanale superiore a 250 casi complessivi su 100 mila abitanti. Il cambio di fascia sarà automatico.

ZONE ROSSE LOCALI A DISCREZIONE REGIONI - Le Regioni arancioni potranno individuare aree da portare in zona rossa, quando l'incidenza supera la soglia dei 250 casi per 100 mila abitanti nella settimana oppure quando si riscontra una presenza di varianti tale da dover prevedere misure più restrittive.

CONGEDI PARENTALI E BONUS BABY SITTER - Nel decreto anche 290 milioni per i congedi parentali, a partire dal 1 gennaio e quindi anche retroattivi. Saranno retribuiti al 50% per chi abbia figli minori di 14 anni, mentre dai 14 ai 16 anni non saranno retribuiti. Alternativo al congedo un bonus baby sitter fino a 100 euro a settimana per i lavoratori autonomi, i sanitari e le forze dell'ordine.

SMART WORKING - Fino ai 16 anni dei figli viene ribadito il diritto allo smartworking per i genitori.

 4 nuove vittime nel trapanese, i dati - Purtroppo il covid-19 fa ancora quattro vittime in provincia di Trapani, sono 256 dall’inizio dell’epidemia. Gli attualmente positivi sono 522, giovedì erano 518. Continuano ad arrivare notizie confortanti dagli ospedali covid della provincia, sono 13 le persone attualmente ricoverate e di questi nessuno in terapia intensiva. I guariti dall'inizio della pandemia ad oggi sono 10.173. Il dato parziale dei tamponi molecolari effettuati è di 157 mentre i tamponi rapidi per la ricerca dell’antigene sono 517. Tra le città con più contagi: Trapani con 115, Marsala 98, Castelvetrano 86.

Questi i positivi distribuiti nelle diverse città della provincia: Alcamo 66, Buseto Palizzolo 0; Calatafimi-Segesta 1; Campobello di Mazara 47; Castellammare del Golfo 5, Castelvetrano 86; Custonaci 5; Erice 34; Favignana 0; Gibellina 0; Marsala 98; Mazara 28; Paceco 12; Pantelleria 0; Partanna 2; Petrosino 2; Poggioreale 0; Salaparuta 0; Salemi 1, San Vito Lo Capo 2; Santa Ninfa 3; Trapani 115; Valderice 15; Vita 0.

Marsala, nuove restrizioni a Marsala. Centro storico chiuso nel fine settimana - Il sindaco chiude il centro storico nelle ore serali del fine settimana. E' una delle restrizioni inserite nell'ordinanza firmata da Massimo Grillo. Il provvedimento, firmato dal sindaco, e predisposto dal dirigente della Polizia municipale Vincenzo Menfi, ordina restrizioni anticovid per un'ampia zona del centro storico di Marsala. Fino al prossimo 6 Aprile, nelle giornate di Sabato e Domenica, dalle ore 18 alle ore 22, l'accesso e il movimento pedonale – nelle seguenti vie e piazze - sono esclusivamente consentiti per raggiungere esercizi pubblici e commerciali legittimamente aperti, nonché le abitazioni private ivi ubicate: Largo Gen. Signorino (limitrofo Museo Baglio Anselmi); Via Roma; Via XI Maggio; Piazza della Repubblica; Largo San Girolamo; Via M. Rapisardi; Largo Dittatura Garibaldina; Via Fici; Via G. Garibaldi; Via C. Isgrò e Piazza Matteotti. Nelle suddette sedi, è altresì vietato lo stazionamento pedonale. Altra misura restrittiva, in vigore su tutto il territorio comunale, riguarda l’attività di asporto. Questa, attualmente consentita, dovrà svolgersi nel rispetto della seguente prescrizione: dopo le ore 18, è fatto divieto di stazionamento all’interno degli esercizi pubblici (bar, ristoranti, distributori automatici di alimenti e bevande) che cedono a qualsiasi titolo alimenti e bevande per asporto, nonché nel raggio di 50 metri rispetto agli stessi.

 Dati Siciliani - Sono 679 i nuovi casi di covid registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore. Giovedì i nuovi casi erano stati 672. I morti sono stati 13 e così il numero delle vittime siciliane del virus è salito a quota 4.318. Praticamente identica a giovedì la situazione ospedaliera con 772 persone ricoverate, 101 in intensiva ( erano 100) e 671 in area medica. Le persone dichiarate guarite sono state 392 e dunque il numero degli attuali positivi torna a salire: oggi sono 13.796 (ieri erano 13.522) dei quali 13.024 in isolamento domiciliare. Sono stati processati 25.677 tamponi e dunque il tasso di positività è stabile al 2,64%. LE PROVINCE. E' sempre Palermo la provincia con la maggior parte dei nuovi casi. Ecco il dettaglio. Palermo: 46.832 contagi complessivi (299 nuovi contagi); Catania: 43.256 (150); Messina: 20.325 (44); Siracusa: 11.035 (31); Trapani: 10.860 (23); Ragusa: 8.772 (49); Caltanissetta: 7.322 (34); Agrigento: 6.640 (46); Enna: 4.502 (3). 

Vaccini, Musumeci: «Piano Draghi ci convince, fiducia nella campagna vaccinale» - «Il quadro unitario disegnato dal nuovo piano vaccini voluto dal presidente Draghi ci convince molto. E certamente darà un impulso anche l’autorizzazione imminente al quarto vaccino, quello monodose. La Sicilia si adegua congiuntamente e, pertanto, completate le prenotazioni già attive sui servizi essenziali, si procederà seguendo il criterio anagrafico e di fragilità. Restano ancora alcune questioni irrisolte, come l’utilizzo dei soli vaccini Pfizer e Moderna (allo stato) per le persone con fragilità, vaccini che sono diretti anche ai più anziani. Ma in Sicilia procediamo spediti e voglio mandare un messaggio di fiducia verso la scienza e di impulso alla campagna vaccinale». Lo ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, a margine dell’incontro Stato-Regioni, alla presenza dei ministri Gelmini e Speranza.

«Qui da noi abbiamo una forte collaborazione con la Protezione civile, che dipende dalla presidenza della Regione, con le Forze armate e con il Sistema sanitario. È un modello che sta funzionando e va consolidato. Stiamo lavorando, con impulso dei dipartimenti dell’Industria e della Salute, a varare una ulteriore presenza, oltre quella siracusana, con hub vaccinali in tutte le aree industriali delle nove province. Essere capillari e veloci è il nostro obiettivo più importante», ha concluso Musumeci.

I dati italiani - Sono 26.824 i positivi al test del coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore. Giovedì erano stati 25.673. Le vittime sono state 380, il giorno prima erano state 373. Sono stati effettuati 369.636 tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Giovedì i test erano stati 372.217. Il tasso di positività (rapporto positivi/test) odierno è del 7,2%%, giovedì era stato del 6,9%, quindi oggi in aumento dello 0,3%.

Sono 226 gli ingressi in terapia intensiva per il Covid-19 nelle ultime 24 ore in Italia.. Il saldo tra ingressi e uscite è di 55 pazienti in più. In totale in rianimazione ci sono ora 2.914 persone. Nei reparti ordinari (pneumatologia e malattie infettive) sono invece aumentati i pazienti di 409 unità rispetto a giovedì, portando il totale a 23.656.

"L'epidemia in Italia è in netta ricrescita mentre in altri Paesi europei è in decrescita. Da noi è la sesta settimana consecutiva in cui la curva sta crescendo. Solo in Umbria e Bolzano si vede una decrescita, ma qui sono in atto misure da settimane". Lo ha detto il presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa sull'analisi dei dati del monitoraggio regionale della Cabina di Regia. "I ragazzini da 10 anni in su hanno un'incidenza di casi che cresce, ma la crescita è in generale tra tutte le fasce di età , ma ci sono sempre più persone più giovani che contraggono l'infezione".

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Native | 2024-07-16 09:00:00
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