Adesso hanno anche murato porte e finestre, per non fare entrare nessuno. Intorno all'edificio le primule fanno capolino tra i rifiuti e le tantisisme siringe.
E' l'ex scuola Lombardo-Radice, a Sappusi, la terza tappa di Marsala Città Perduta, l'inchiesta a puntate di Tp24 che ogni sabato cerca di fare un luce su un luogo di Marsala abbandonato, con la speranza di risvegliare le coscienze e che chi di dovere, a cominciare dall'Amministrazione Comunale, agisca per ridare dignità a questi luoghi, che rappresentano un grande spreco di denaro pubblico e anche (come nel caso di oggi, dei segni di violenza per un territorio).
Il nostro viaggio è cominciato dalle periferie, prima il cimitero di Cutusio, nell'estremo nord di Marsala, poi la piazza nuova di Strasatti, popolosa borgata a Sud della città. Adesso siamo nel centro, proprio nel cuore di Marsala. Nel quartiere di Sappusi, dove sorge un villaggio di case popolari che ha tutte le carte in regola per essere uno dei posti più belli al mondo.
Non stiamo scherzando. Le palazzine si affacciano infatti sulla meravigliosa laguna di Salinella, c'è tanto verde, il quartiere è poi nel centro "storico" di Marsala, perchè lì di fronte sorgeva l'antico porto della città, quello interrato secoli fa per prevenire le scorrerire degli invasori, e mai più ricostruito (e sul porto, quello moderno, torneremo in una delle prossime puntate).
Peccato che a Sappusi ci sia anche tanta povertà e l'assenza della politica. Un ruolo egregio lo svolgono diverse realtà del volontariato, che hanno fatto del centro sociale creato dal Comune un luogo di aggregazione e di intervento.
Per il resto, invece, il quartiere è abbandonato, come dimostrano le montagne di rifiuti qua e là. E il simbolo di questo abbandono è il grande edificio della scuola Lombardo Radice, abbandonato da quando fu costruito, dall'altra parte della strada, il nuovo edificio che oggi ospita la scuola. E' grande, potrebbe essere utile alla città, e invece è diventato, negli anni, preda di vandali, ladri, e, soprattutto, di tanti tossicodipendenti che là vanno a drogarsi. Dopo le segnalazioni di Tp24 (anche di questo luogo ci siamo occupati diverse volte nel tempo), la soluzione è stata ... murare porte e finestre. Morale: dentro non entra nessuno, fuori l'atmosfera è ancora più spettarale. A pochi passi da eternit, siringhe, rifiuti, giocano i bambini del quartiere. Cosa farne, non è chiaro. Il Comune voleva cedere l'edificio alla Provincia, per rimetterlo in sesto e ospitare delle scuole superiori adesso in affitto, ma l'idea è stata respinta.
Una nota positiva, alla fine, c'è. Di fronte alla scuola è in fase di ultimazione un cantiere da 400.000 euro con un finanziamento dal Ministero dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca. Una superficie di quasi duemila mq. sta per essere riqualificata con la realizzazione di un campo di calcio a 5 in erba sintetica, nonché di una pista e fossa per il salto in lungo. A questo si aggiunge uno spazio circolare di diametro di dieci metri, con sedili a gradoni, da utilizzare per manifestazioni all’aperto. Resta però lo scandalo, enorme, di questa scuola abbandonata, che è anche il simbolo di come nella nostra città sia presente e sottovalutato il fenomeno della tossicodipendenza.