C'è molta disinformazione, la solita isteria, e girano notizie false sulla vicenda dei due siciliani che sono morti dopo aver fatto il vaccino AstraZeneca. Conviene chiarirlo subito: il nesso è temporale, ma non causale. Ovvero, non c'è nessun motivo evidente, nessuna prova certa per pensare che il vaccino sia stata causa dei due decessi. Ed inoltre non è vero che la vaccinazione è stata sospesa, ma si tratta solamente di un lotto di produzione. La vaccinazione va avanti, e AstraZeneca, come gli altri vaccini, è un prodotto sicuro, che ha superato tutti i test e avuto l'approvazione delle autorità indipendenti.
In Sicilia in pochi giorni sono morte due persone appartenenti alle forze dell’Ordine che avevano ricevuto il vaccino di AstraZeneca. A Stefano Paternò, 43 enne di Corleone in servizio ad Augusta come Sottoufficiale della Marina Militare (del quale abbiamo parlato ieri) si aggiunge Davide Villa, poliziotto dell’Anticrimine di Catania.
Non è ancora certo che vi sia correlazione tra i vaccini e le morti dei due militari, per questo ci sarebbero delle indagini in corso da parte della Procura. La paura è che il lotto somministrato ai due (che pare fosse lo stesso) potesse essere difettoso.
Il decesso dell’agente Villa – al contrario di quanto avvenuto a Stefano Paternò, deceduto l’indomani – sarebbe avvenuto 12 giorni dopo la somministrazione del vaccino, ma sembra che l’uomo avesse iniziato a stare male già dal giorno successivo all’inoculazione della dose, peggiorando poi di giorno in giorno fino al decesso. La causa della morte sarebbe stata trovata in una trombosi venosa profonda, poi tramutatasi in emorragia celebrale. La trombosi è tra le reazioni avverse specificate nel bugiardino dei vaccini.
A seguito della segnalazione di alcuni eventi avversi gravi, in concomitanza temporale con la somministrazione di dosi appartenenti al lotto ABV2856 del vaccino AstraZeneca anti COVID-19, AIFA ha deciso in via precauzionale di emettere un divieto di utilizzo di tale lotto su tutto il territorio nazionale e si riserva di prendere ulteriori provvedimenti, ove necessario, anche in stretto coordinamento con l’EMA, agenzia del farmaco europea.
Finora non è stato stabilito alcun nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino e tali eventi, Aifa sta effettuando verifiche, acquisendo documentazioni cliniche in stretta collaborazione con i NAS e le autorità competenti. I campioni di tale lotto verranno analizzati dall’Istituto Superiore di Sanità. AIFA comunicherà tempestivamente qualunque nuova informazione dovesse rendersi disponibile.
Intanto l'Ema ha approvato il vaccino monodose Johnson & Johnson.