Il presidente del Consiglio comunale di Erice, Luigi Nacci, lascia il Psi, ed è polemica.
Ad innescarla, il segretario regionale del Partito, Nino Oddo. “Un fatto politicamente grave. Lui era entrato in Consiglio in forza di un preciso progetto politico ed era stato candidato sindaco nel 2007”. “Noi socialisti – conclude Oddo – abbiamo il dovere di chiedere scusa ai cittadini ericini che lo votarono”.
Continua Oddo amareggiato: "Nacci non era un consigliere comunale qualsiasi che cambia soltanto casacca per convenienza, evento disdicevole ma purtroppo molto diffuso nella vita politica di questa seconda Repubblica. Ma lui è stato il candidato sindaco di una coalizione che si è contrapposta ad un sistema di potere vigente ad Erice dal 2007. Per carità sarà stato illuminato sulla via di Fico, dimenticando di essere considerato “una persona minorata” come disse Tranchida in una famosa intervista, ma dignità vorrebbe che si dimettesse restituendo alla coalizione che lo ha eletto il seggio che ricopre proprio in quanto leader in consiglio di quella coalizione".
Intanto interviene il coordinamento del Psi di Trapani-Erice sulla nascita del nuovo comune di Misiliscemi, ribadendo la necessita di “accorpare Casa Santa a Trapani per restituire unitarietà ad un'unica grande città oggi amputata anagraficamente e di rilanciare Erice Vetta in una ipotesi riaggregativa con Valderice e Buseto che veda valorizzata l’identità storica dell’Agro-ericino”.
Per Dino Manzo, Salvatore Bevilacqua, Yvonne Vento e Salvatore Galluffo “l’ormai secolare vicenda dei confini fra i comuni di Trapani e Erice ha ripreso centralità nel dibattito politico all’indomani della nascita del comune di Misiliscemi che oggettivamente depaupera ulteriormente il ruolo e il peso del comune capoluogo”. In quest'otticoa il Psi ribadisce “la propria tradizionale linea politica che vide nel 2017 lanciare dall’onorevole Nino Oddo e il senatore Antonino D’Alì la proposta della “Grande Città”, come prospettiva strategica per lo sviluppo dei comuni dell’hinterland trapanese”.
Per i componenti del coordinamento “il consenso che si respira attorno all’esigenza di un riassetto territoriale di questa parte della provincia conferma la giustezza dell’analisi politica allora messa in campo alle elezioni amministrative e che vede oggi come ieri le medesime resistenze di una parte significativa del ceto politico locale”. Infine, l'annuncio: “Il Psi lavorerà da subito con le forze disponibili al fine di mettere in campo, già alle amministrative previste nella primavera del prossimo anno, alleanze che antepongano agli ormai obsoleti steccati ideologici una comune visione del futuro di questo territorio”. Frattanto, dopo l'uscita del Psi del presidente del Consiglio comunale di Erice, Luigi Nacci, è polemica. Ad innescarla, il segretario regionale del Partito, Nino Oddo. “Un fatto politicamente grave. Lui era entrato in Consiglio in forza di un preciso progetto politico ed era stato candidato sindaco nel 2007”. “Noi socialisti – conclude Oddo – abbiamo il dovere di chiedere scusa ai cittadini ericini che lo votarono”.