Gli avvocati siciliani sono preoccupati e chiedono il vaccino contro il Covid-19 come gli insegnanti e le forze dell’ordine. A nome dei 24 mila legali dell’Isola, l’Unione degli Ordini Forensi della Sicilia ha scritto al presidente del Consiglio Mario Draghi, ai ministri della Sanità e della Giustizia, al presidente della Regione Musumeci e all’assessore alla Salute Razza.
Dopo l’ennesimo caso del collega palermitano Gianni Lupo, ricoverato all’ospedale Cervello in condizioni gravi, ma anche il caso dell’avvocato catanese, Fabio Ferlito, morto a novembre a 55 anni a causa del Covid, la preoccupazione cresce tra i legali siciliani.
“Da tempo la categoria chiede di essere inserita nel piano vaccinale alla stregua delle forze armate e del personale scolastico – si legge in una nota – non potendo la giustizia tollerare ulteriori ritardi e condizionamenti al corretto funzionamento né i cittadini ingiustificabili limitazioni ai propri diritti”.
A spiegare i motivi della richiesta il presidente dell’Unione Ordini Forensi Giuseppe Di Stefano: “Il nostro lavoro non si è mai fermato durante la pandemia. Gli avvocati hanno continuato ad offrire il loro contributo per garantire i diritti di tutti i cittadini. L’esempio del collega Lupo a cui va l’augurio di una veloce guarigione, dimostra l’impegno quotidiano degli avvocati e le conseguenze, però, sono che adesso è ricoverato in ospedale. Se essere avvocati vuol dire assicurare il proprio impegno anche al tempo del Covid, mi sembra giusto sollecitare le tutele, a partire dalle vaccinazioni per tutti gli operatori del comparto giustizia che ogni giorno vanno in aula per rispondere alle esigenze dei propri clienti”.
“La situazione è allarmante – continua Di Stefano –. Abbiamo istituito un fondo per un piccolo aiuto agli avvocati che hanno contratto il virus e sono arrivate richieste da tutta la Sicilia, da Palermo a Catania, da Termini Imerese a Sciacca e da Trapani. Ogni giorno si verificano nuovi contagi”.