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15/02/2021 12:06:00

Scrive Peppe Bologna, sul "dramma" dei confini Trapani - Erice 

 Erice, Trapani e...

Per l'ennesima volta leggo dello stucchevole e superato ''dramma '' dei confini, bla, bla, bla ...

Oggi, nel terzo millenio, disquisire sui confini Trapani -  Erice è anacronistico, banale, specie se riproposto dopo il voluto nascere del comune misilese ...

Quando lanciai e parlai della GC (Grande Città= Erice, Paceco, Trapani e Valderice) qualche poverino ed ignorante scimmiottò parlando di città grande: l'ho vista. Una Trapani abbandonata a se stessa, ridotta ad un molto piccolo comune, ricca di buche, di microcriminalità, privo di proposte e di prospettive.

Per riaffrontare il tema serve senso dello Stato, saper governare ed una colta capacità di far sintesi ed andare al passo coi tempi.

Serve anche la capacità a non esser idioti (difficile!) e quindi valutare lo studio fatto sulla Grande Città.

Due, anzi, tre le strade, possibili ed alternative , da percorrere.

La prima: continuare a masturbarsi sul tema e fare puerile passerella con qualche foto o intervista sui media.
La seconda: premesso che il comune di Erice è il protagonista (per visibilità e ricchezza), va valutata l'ipotesi di accorpare ad Erice quella parte di Trapani che da piazza Martiri d'Ungheria va verso Erice.
La terza. La Grande Città coi suoi 120 mila cittadini, con una gestione razionale e coordinata dei servizi tutti , con un sol consiglio comunale, un solo sindaco di qualità, cultura, formazione, espressione di una comunità, coesa, vera e non di borgate.

Delle ipotesi suggerite, non se ne farà nulla perchè manca ... la classe politica: tanti ignoranti e tantissime pecore. Marsala capoluogo, oggi, è legittimamente alle porte.

Ed allora ascoltiamoci Lucio Dalla ed il suo Disperato Erotico Stomp perchè non c è peggio che parlare coi nani che si senton giganti.

 

Peppe Bologna