Più di 100 giorni, ormai, sono passati. E pertanto si può cominciare ad esprimere, serenamente, un primo giudizio sull'Amministrazione Comunale di Marsala, guidata dal nuovo Sindaco Massimo Grillo.
Tolta l'ipocrisia della propaganda, le tossine del fanatismo che ancora pervadono qualche fan del Sindaco nel suo "rosario magico", il giudizio, purtroppo, non è positivo. Anche al di là dei demeriti dello stesso Sindaco. Perchè l'idea che sta venendo fuori, giorno dopo giorno, è che, con l'alibi del "cavallo di razza", del "politico consumato", del "tanto peggio di Di Girolamo non si può fare", in realtà noi, Grillo, lo abbiamo un pochetto sopravvalutato. Certe decisioni prese, la gestione dell'emergenza Covid, alcuni pasticci, altre imbarazzanti marce indietro, dimostrano invece una scarsa confidenza con la macchina amministrativa, un impaccio nella comunicazione, un disorientamento globale. Il tutto è amplificato da un dato, che schiaccia il Sindaco: è stato eletto con un'altissima percentuale di voti, al primo turno. C'erano (e ci sono) in lui grandi aspettative. Purtroppo, per ora, non solo sono rimaste tali, ma, come abbiamo raccontato nel nostro fact - checking ci sono anche molte cose che non vanno, e che vengono raccontate in altro modo ...
Il vero disastro è sul fronte della comunicazione. Il precedente Sindaco, Di Girolamo, alieno rispetto al contesto, direttamente non comunicava. Nulla. E infatti è arrivato alla fine dei cinque anni come se fosse una sorta di straniero in città, un commissario, più che un Sindaco. Grillo aveva presente quella lezione, ma sta facendo peggio. Si è passati da un Sindaco che non comunicava, ad uno che comunica malissimo. Si atteggia a "caro leader", si contraddice, è superficiale, incarna un populismo ecumenico sempre teso ad accontentare tutti. "Comunicazione", che parola strana: l'architrave della nostra società. Tutti ne parlano, in tanti si spacciano per "esperti" pur di ottenere incarichi e consulenze. In pochi conoscono realmente la materia.
Il rapporto di certi politici con la comunicazione è come il paradosso della tartaruga di Zenone. Più loro sono convinti di avvicinarsi al "pubblico", più questo si allontana. E Grillo non fa eccezione. Con un'aggravante. C'è, nel Sindaco di Marsala, una straordinaria capacità: rende vecchio tutto ciò che tocca. Non so come spiegarlo, ma è una sorta di Re Mida che trasforma tutto ciò che tocca non in oro ma incenso, in roba da sagrestia.
Se c'è una marcia che caratterizza la nuova amministrazione è quella, con la R, la retromarcia. Tanti annunci, tanti ripensamenti. Ha iniziato con la nuova pista ciclabile, a lui invisa (come la casetta dell'acqua, chiusa come sfregio ai tanti utenti che la utilizzavano ...), si è continuati con la raccolta differenziata da sospendere in Via Istria, e le scuole che andavano chiuse per la pandemia, anzi no, anzi si, e la farsa del portavoce abusivo (da voler testardamente assumere al Comune ad ogni costo, costo per le casse pubbliche, si intende ...). Ripeto: se siamo così severi è perché avevamo alte e altre aspettative.
E quando scorrevamo quei cartelli, tenerissimi, con le cose "fatte" nei primi cento giorni, ci è salito su un doppio imbarazzo. Un po' per il Sindaco Grillo, che si vanta di cose che non sa e non conosce (la castroneria più incredibile: 80 milioni per gli agricoltori marsalesi, ma quando mai ... o la recente presa di posizione, molto populista dell' "allarme" per il parco eolico nel Mediterraneo), e un po' per l'opposizione. Se ci fosse, infatti, una mezza opposizione seria, in città, avrebbe di che divertirsi. Il Pd, invece, continua a fare la cosa che sa fare meglio: litigare. E tutte le anime belle della sinistra, invece, non sono pervenute. Ripiegano su temi di comodo, sui quali è impossibile litigare: le cittadinanze onorarie, i rigurgiti antifascisti, le questione di genere. Ma quando c'è da mettere le mani nella carne viva della città, l'opposizione scompare.
Vorrebbe essere Draghi, il nostro Sindaco. E' soltato Grisù, il piccolo drago dei cartoni della nostra infanzia che da grande voleva fare il pompiere. Sembra aver già stemperato ogni entusiasmo, ogni fuoco vivo che si era accesso intorno a lui. I giovani, ad esempio. Tanto sbandierati al punto da inventare addirittura una "Giunta young" per creare l'ennesimo recinto confortevole che dalle nostre parti è la soluzione di ogni questione sulle pari opportunità. I giovani sono spariti. Come sempre. Chi è rimasto ha la stessa valorizzazione di una kenzia ad un'inaugurazione. Serve solo a fare scena. Magari anche loro avevano altre aspettative ...
Giacomo Di Girolamo