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13/02/2021 06:00:00

Coronavirus, la Sicilia da lunedì è in zona gialla. Ancora giù i contagi nel trapanese

La Sicilia è in zona gialla da lunedì 15 febbraio. Nulla da fare per quell'anticipo chiesto da Musumeci in favore dei ristoratori che speravano di poter aprire per il giorno di San Valentino. 

Musumeci, a Governo Draghi chiederemo sostegno alle imprese - "Ho firmato l’ordinanza (potete leggere qui) che recepisce le disposizioni nazionali e, dopo tanti sacrifici, individua un livello regionale di rischio “basso”. In vista della decisione ho scritto al ministro della Salute per chiedere di anticipare la misura della “zona gialla” alla domenica, per restituire un po’ di respiro in più ai ristoratori che in queste settimane sono rimasti chiusi. Il ministro mi ha informato di non poter accedere alla nostra richiesta e la legge, purtroppo, consente solo ordinanze regionali che prevedano maggiori chiusure e non il contrario. Da lunedì, tuttavia, si parte e avvieremo subito un confronto con il nuovo governo, anzitutto per dare certezze dei ristori agli operatori economici e per definire i nuovi protocolli sulle aperture delle attività ancora non consentite. Vogliamo riprendere a vivere, ma dobbiamo farlo con prudenza e senza tornare indietro». 

 I dati del trapanese - Diminuiscono ancora i contagi da Coronavirus in provincia di Trapani. Ieri si è tornati sotto il muro dei duemila positivi. Sono 1959 gli attuali contagiati nel trapanese. Non ci sono stati decessi e il dato fortunatamente rimane fermo a 212 vittime dall'inizio della pandemia. Continuano a diminuire i ricoverati. In totale sono 85 i pazienti e di questi 8 in terapia intensiva e 77 nei reparti ordinari. In totale le persone guarite sono 8373. Il dato parziale dei tamponi molecolari effettuati è di 314 mentre i tamponi rapidi per la ricerca dell’antigene sono 870.

Questi i positivi distribuiti nelle diverse città della provincia: Alcamo 208, Buseto Palizzolo 2; Calatafimi-Segesta 8; Campobello di Mazara 123; Castellammare del Golfo 54, Castelvetrano 274; Custonaci 46; Erice 168; Favignana 8; Gibellina 33; Marsala 226; Mazara 274; Paceco 30; Pantelleria 2; Partanna 7 Petrosino 18; Poggioreale 2; Salaparuta 9; Salemi 16, San Vito Lo Capo 15; Santa Ninfa 5; Trapani 392; Valderice 21; Vita 18.

I dati Siciliani - Calo notevole dei nuovi casi di coronavirus in Sicilia: sono 491 i contagi registrati ieri, mentre sono 21 i decessi (anche questi in discesa rispetto ai 26 di giovedì). Il rapporto tra i tamponi e i positivi continua a essere uno dei più bassi in Italia ed è del 2,1% (23.091 i test effettuati). Continua anche il trend delle guarigioni, sono 1.818. Diminuiscono i ricoveri in regime ordinario (-16) mentre tornano ad aumentare dopo giorni di calo quelli in terapia intensiva (+4). In Sicilia, su 651.388 alunni i positivi da contagio Covid sono 1.706 pari a un tasso dello 0,26%. La percentuale più alta si registra nella scuola secondaria di primo grado, dove su 140.077 alunni, i positivi sono 445, pari allo 0,32%; segue la primaria con 579 positivi su 203.749 (0,28%), poi la secondaria di secondo grado 565 positivi su 211.171 (0,27%). Infine, la scuola dell'infanzia dove su 96.391 gli alunni contagiati sono 117. Va evidenziato che rispetto alla scorsa settimana l'incidenza degli studenti positivi ha subito un leggero calo, passando dallo 0,27 allo 0,26%, il 19 novembre scorso era dello 0,46%.

 

COSA CAMBIA IN ZONA GIALLA

Il passaggio alla zona gialla consentirà alla Sicilia una maggiore libertà soprattutto negli spostamenti e consentirà a bar e ristoranti di riaprire anche se fino alle 18.

SPOSTAMENTI

Resta il coprifuoco dalle 22 alle 5. Ma rispetto alla zona arancione si potrà uscire dal proprio comune e spostarsi liberamente all'interno della regione. Confermate le deroghe per esigenze di lavoro, necessità o motivi di salute.

VISITE A PARENTI E AMICI

Anche in zona gialla è possibile far visita a parenti e amici, o comunque raggiungere un'altra abitazione privata una sola volta al giorno negli orari consentiti per gli spostamenti (dunque tra le 5 e le 22) ma per un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell'abitazione di destinazione e ad eccezione di minori di 14 anni e le persone disabili o non autosufficienti.

BAR E RISTORANTI APERTI

Riaprono bar e ristoranti, a cui in zona arancione è stato consentito solo il servizio a domicilio e l'asporto. Con la zona gialla si potrà anche consumare cibi e bevande all'interno dei locali ma dalle 5 alle 18. Dopo le 18 è consentito l'asporto fino alle 22, ma non possono farlo gli esercizi che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina o commercio al dettaglio di bevande.

CENTRI COMMERCIALI

Nei festivi e prefestivi chiusi i centri commerciali, anche se possono svolgere l'attività al loro interno farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole

SPORT E BENESSERE

Restano chiuse palestre, piscine, ma anche centri benessere e termali. E' permesso, invece, recarsi nei centri e nei circoli sportivi per svolgere esclusivamente all'aperto l'attività sportiva di base.

MUSEI

In zona gialla possono riaprire i musei e le mostre (ad eccezione dei giorni festivi). Gli ingressi però devono essere contingentati.

I dati italiani - Sono 13.908 i test positivi al coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 15.146. Le vittime sono 316.  Le persone attualmente ricoverate in terapia intensiva in Italia a causa del Covid-19 sono 2.095, in calo di 31 unità rispetto a ieri, nel saldo quotidiano tra ingressi e uscite, secondo i dati del ministero della Salute. I ricoveri nelle 24 ore in rianimazione sono stati 153. I ricoverati con sintomi sono invece 18.736 (-206 rispetto a ieri). Sono stati 305.619 i test (tamponi molecolari e antigenici rapidi) effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 292.533 (13 mila in meno). Il tasso di positività è del 4,5% (ieri 5,1%, lo 0,6 in più di oggi). 

Il monitoraggio - Sale a 0,95 l'Rt nazionale dallo 0,84 della scorsa settimana. Il dato emerge dal monitoraggio Iss-Ministero Salute. Si confermano per la seconda settimana segnali di "contro-tendenza nell'evoluzione epidemiologica, con progressivo rallentamento nella diminuzione dei nuovi casi fino ad una stabilizzazione, che potrebbero preludere ad un nuovo rapido aumento diffuso nel numero di casi nelle prossime settimane, qualora non venissero rigorosamente mantenute misure di mitigazione sia a livello nazionale che regionale". "In Italia la curva ci indica una situazione stabile ma il numero di regioni che segnala un aumento nell'incidenza dei casi comincia a crescere". Lo ha affermato il presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa sull'analisi dei dati del Monitoraggio settimanale della Cabina di Regia. "La popolazione più giovane sta contraendo l'infezione ed è un fenomeno che stiamo analizzando. C'è una crescita inoltre dei casi asintomatici e paucisintomatici". Lo ha affermato il presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa sull'analisi dei dati del Monitoraggio settimanale della Cabina di Regia. In questa situazione Brusaferro rileva che "Il decremento dei decessi sta avvenendo molto lentamente'". "Siamo in una fase molto delicata dell'epidemia, con circolazione diffusa delle varianti che sono più trasmissibili. Ci sono dunque segnali di controtendenza ed è necessaria grande precauzione. Ci potrebbe essere una crescita di nuovi casi se non si rafforzano le misure. Ci sono 2 regioni a rischio alto e un Rt che risale a 0,95" ha detto Brusaferro.

"Abbiamo dei segnali che ci dicono che dobbiamo prestare grande attenzione a questa fase di transizione dell'epidemia, ma quello che più ci preoccupa è la presenza di varianti virali. Quella sudafricana e brasiliana possono ridurre parzialmente l'efficacia dei vaccini, quindi dobbiamo sbrigarci nelle vaccinazioni". Lo ha affermato il direttore della Prevenzione del ministero della salute Gianni Rezza alla conferenza stampa sull'analisi dei dati del Monitoraggio settimanale della Cabina di Regia. "La variante inglese, per quanto ne sappiamo, non diminuisce l'efficacia dei vaccini attualmente disponibili e la corsa alla vaccinazione è molto importante, ma si trasmette più velocemente e quindi è bene non allentare le misure di prevenzione e controllo. Dobbiamo rallentare infatti la velocità di circolazione del virus". Lo ha affermato il direttore della Prevenzione del ministero della salute Gianni Rezza alla conferenza stampa sull'analisi dei dati del Monitoraggio settimanale della Cabina di Regia. "Per il vaccino AstraZeneca, dopo le raccomandazione dell'Oms che hanno indicato la possibilità di vaccinare gli over-65, "adesso è prevista una riunione ministero-regioni-Aifa che dovrebbe cercare di trovare una soluzione" ha affermato Gianni Rezza alla conferenza stampa. "Anche a causa della diffusione delle nuove varianti la cui prevalenza e' del 18% e' bene mantenere comportamenti prudenti e il divieto di mobilita' da una regione all'altra" dice Gianni Rezza. 



Native | 2024-07-16 09:00:00
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