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10/02/2021 16:01:00

Altri casi di variante Covid scoperti in Sicilia. Zona gialla a rischio

 Altre varianti di coronavirus sono state scoperte in Sicilia. Insomma, il virus mutato gira nella nostra Isola. E i contagi scendono, ma non tantissimo, e ciò potrebbe compromettere il passaggio della Regione da livello arancione a livello giallo per San Valentino e Carnevale. Andiamo con ordine. 

E' chiaro che San Valentino e il Carnevale sono, quest'anno, due eventi "virtuali", ma con il passaggio alla zona gialla magari i ristoranti, che possono aprire a pranzo, potrebbero rifiatare un attimo, dato che sono la categoria più provata dalle restrizioni. 

Il fatto è che però ieri è tornato nuovamente a salire il numero dei nuovi casi di coronavirus in Sicilia.  Musumeci ieri ha precisato che per cambiare colore servirà un'ulteriore contrazione dei nuovi casi.

C'è poi lo spettro delle varianti Covid. Il presidente della Regione ha parlato di "tre possibili casi di variante inglese, nessuno dei tre però risulta al momento particolarmente grave".

«L’andamento dei dati delle ultime giornate fa pensare che la pandemia si va sempre più trasformando in endemia - sottolinea l’infettivologo Alessandro Bivona -. L’abbassamento delle misure di contenimento dà infatti subito i suoi deleteri frutti. Se pensiamo a quello che è stato nei secoli passati l’andamento delle malattie infettive vediamo come i patogeni tendono ad adeguarsi (mutano, ndr) diventando sempre più diffusivi e man mano meno patogeni. L’unico modo quindi per bloccare al più presto la diffusione del Coronavirus è e rimane la vaccinazione di massa attuata in tempi brevi».

In Sicilia, entro il mese di febbraio, dovrebbero arrivare circa 320mila dosi di vaccino: 220mila tra Pfizer e Moderna, 100mila di AstraZeneca. Queste le previsioni sull’approvvigionamento di dosi che serviranno ad avviare la campagna di vaccinazione degli over 80 e contemporaneamente quelle degli under 55 che svolgono un servizio essenziale: forze dell’ordine e personale scolastico.

Secondo quanto indicato da La Repubblica, la mutazione inglese del virus ha colpito uno straniero sbarcato a Punta Raisi da Londra e tre siracusani.

Il primo contatto con la variante inglese in Sicilia risale allo scorso 9 gennaio, quando a Palermo è arrivato da Londra un giovane passeggero di nazionalità straniera. Su di lui si sono concentrate le attenzioni del Centro regionale di qualità (Crqc) e dell’Istituto zooprofilattico: gli esperti lo avrebbero individuato come “paziente zero”. Oltre ai tre individuati in provincia di Siracusa, ci sarebbero altri 50 casi sospetti, da confermare.



Native | 2024-07-16 09:00:00
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