Un esposto alla Procura di Trapani perchè “la misura è colma”. La dialettica politica è ormai sconfinata nelle offese e negli insulti. Gratuiti, immotivati, inaccettabili.
La consigliera comunale Anna Garuccio, bersaglio preferito del sindaco Giacomo Tranchida, chiede l'intervento della magistratura perchè “ciò che accaduto durante e dopo la seduta consiliare per l'approvazione delle consulte cittadine costituisce un atto gravissimo. Per l'ennesima volta – sottolinea Garuccio – assistiamo ad un uso improprio e scorretto del sito ufficiale del Comune, dove la minoranza consiliare viene attaccata con appellativi offensivi”. Il riferimento di Anna Garuccio è a questo passaggio riportato nel sito dell'Ente: “La maggioranza consiliare, dopo una defatigante seduta presieduta dal vice presidente Rocco Greco, a fronte delle stucchevoli opposizioni e degli equilibrismi da collaudati funamboli anche dei Consiglieri 5 Stelle (solo a parole a Trapani fautori della partecipazione dal basso dei cittadini nella res pubblica), approva l’istituzione delle Consulte dei Quartieri”.
Già durante la seduta straordinaria sul caso Atm – anche qui l'ex componente del Cda Massimo Zaccarini ha chiesto l'intervento della magistratura - il sindaco aveva definito Garuccio "funambola" e "falsa".
“Scrutando nel sito – prosegue Anna Garuccio - ho trovato che il 24 aprile, a firma del sindaco, e degli assessori Andreana Patti e Giuseppe Pellegrino veniva reso pubblico che si rimanda al mittente l’arroganza e la supponenza della Consigliera Garuccio che ha voluto, come tenta maldestramente di fare spesso vantando titoli, dare lezioni di storia quale depositaria della verità”.
Io – puntualizzo - non ricordo in quella seduta nè in altre di avere accusato qualcuno di arroganza e supponenza nè ho mai vantato la cultura acquisita con sacrificio, semmai in passato ho invano sempre messo a disposizione anche della amministrazione le mie competenze”.
Per Garuccio “ormai il sindaco ha ampiamente superato quel limite tra il diritto di critica politica asettica, che ricordiamo è ampiamente tutelato dal nostro ordinamento, sconfinando invece in altre forme che necessariamente devono essere messe al vaglio della Procura. Altresì è necessario accertare se per questo uso improprio del sito istituzionale ricorra anche una responsabilità in capo ai funzionari e dirigenti comunali responsabili della gestione del sito stesso”.
Bisogna, insomma, - conclude la consigliera - che la Procura accerti e valuti se nei fatti, atti e comportamenti siano penalmente rilevabili, così come è necessario che si accerti se dai comunicati stampa pubblicati sul sito istituzionale emergano eventuali comportamenti diffamatori”.
Garuccio, infine, denuncia un fatto grave avvenuto durante la seduta consiliare dello scorso 28 gennaio: “Durante la fase di discussione di un emendamento a firma dei 17 consiglieri di maggioranza, lo stesso viene sub emendamento in corso d'opera, ovvero durante la seduta in aula con un sub emendamento inviato dalla consigliera Marzia Patti all'ufficio di Presidenza e firmato dagli stessi 17 consiglieri, anche da parte degli assenti. La seduta è proseguita con gli accertamenti da parte del Segretario Generale del Comune che ha accertato l'assenza del Consigliere Toscano per tutta la seduta. In merito ad altri due consiglieri invece ritengo sarebbe utile verificare”.