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29/01/2021 06:00:00

Coronavirus: a Marsala nuove misure restrittive, la Sicilia attende la zona arancione

E' ancora in crescita il numero dei positivi in provincia di Trapani. Sono 3192 gli attuali contagiati, 84 in più rispetto a mercoledì, e purtroppo si registrano tre vittime, che portano il totale a 177 dall’inizio dell’epidemia. Diminuiscono i ricoverati, sia in terapia intensiva che nei reparti ordinari. E questi numeri, altalenati e nuovamente in crescita negli ultimi giorni hanno portato a nuove misure restrittive a Marsala, che potrebbe così avere una zona arancione più dura rispetto al resto dell'Isola.

Migliorano ancora i dati in Sicilia, si confermano stabili i nuovi contagi che si attestano sotto quota mille (994), calano i ricoverati e c'è anche un boom di nuovi guariti, 1811. Dati che già da oggi, analizzati dal CTS, potrebbero consentire da domenica di entrare in zona arancione.

I dati trapanesi - Tra le città con più contagi Marsala torna in vetta alla triste classifica del maggior numero di persone positive, sono 661, Trapani rimane a 654 positivi, poi Mazara del Vallo con 476. I guariti totali sono 6364 dall'inizio della pandemia. Diminuiscono ancora i ricoveri. In terapia intensiva ci sono 9 persone, 2 in meno rispetto a mercoledì, mentre nei reparti in regime ordinario sono ricoverate 106 pazienti, 6 in meno. Sono stati effettuati 629 tamponi molecolari e 146 test per la ricerca dell'antigene.

Questi i positivi distribuiti nelle diverse città della provincia: Alcamo 261, Buseto Palizzolo 15; Calatafimi-Segesta 17; Campobello di Mazara 70; Castellammare del Golfo 109; Castelvetrano 303; Custonaci 20; Erice 246; Favignana 29; Gibellina 77; Marsala 661; Mazara 476; Paceco 74; Pantelleria 7; Partanna 19; Petrosino 55; Poggioreale 0; Salaparuta 3; Salemi 16, San Vito Lo Capo 6; Santa Ninfa 10; Trapani 654; Valderice 56; Vita 8.

Marsala, negozi e supermercati chiusi la domenica - Mentre la Sicilia si appresta ad entrare nella zona arancione il sindaco di Marsala affronta a modo suo il coronavirus e preoccupato per la nuova impennata di casi in città ha annunciato la chiusura, sempre la domenica, di supermercati e negozi. Provvedimento che appare tardivo, lì dove è stato attuato, come a Trapani, è stato utile solo a creare assembramenti nei supermercati il sabato...

 “Questo nuovo rialzo del numero dei contagiati nel nostro territorio ci preoccupa – afferma il Sindaco Massimo Grillo. Dall’entrata in vigore della nostra ordinanza, nelle ore serali la città e soprattutto le zone del centro sono state presidiate impedendo gli assembramenti sulla pubblica via e davanti agli esercizi pubblici. Migliaia le persone identificate e gli
esercizi pubblici e commerciali controllati. Tuttavia occorrono ulteriori misure restrittive in fase di adozione, consistenti nella chiusura domenicale delle medie e grandi strutture commerciali nonché degli esercizi di vicinato. In attesa di potere essere vaccinati e quindi di ritornare alla normalità che ci contraddistingueva prima della Pandemia, riteniamo di porre in essere tutti gli accorgimenti necessari per limitare il diffondersi del coronavirus nella nostra città
". E questo fine settimana a Marsala l'Asp ha
programmato uno screening con tampone antigenico rapido in favore degli studenti delle scuole secondarie di primo grado (medie) e di secondo grado (superiori), del personale docente ed Ata che si svolgerà sabato e domenica dalle ore 9,00 alle ore 18,00, presso l’Autoparco comunale in contrada Ponte fiumarella, 99.

 Asp Trapani, screening per gli alunni delle classi secondarie di primo e di secondo grado di tutta la Provincia di Trapani - Sabato 30 e domenica 31 gennaio 2021 verranno sottoposti a tampone antigenico rapido gli alunni delle scuole secondarie di primo grado (medie) e secondarie di secondo grado (superiori) di tutta la provincia di Trapani, il personale docente e ATA. L’attività di screening, che è svolta dalle squadre aziendali di medici Usca, è in modalità 'drive in' dalle 9 alle 18 nei check point indicati di seguito:
Distretto Sanitario di Trapani - Trapani: Autoparco Comunale Villa Libica - Erice: Piazzale Pertini -(solo sabato 30 gennaio); Valderice: Via Leggio,64 – sede Protezione Civile (solo domenica 31 gennaio) -
Distretto Sanitario di Marsala - Marsala: Autoparco Comunale – C.da Ponte Fiumarella,99
Distretto Sanitario di Mazara del Vallo - Mazara del Vallo: Autoparco – C.da Affacciata; Salemi: Via San Matteo – Sede Protezione Civile Comunale ( solo sabato 30 gennaio);
Distretto Sanitario di Castelvetrano - Castelvetrano: Via Autonomia Siciliana – Sede Croce Rossa - Partanna: Piazza Galileo Galilei (Piazza Mercato, solo sabato 30 gennaio); Campobello di Mazara: Piazza Eremita (Istituto Collodi, solo domenica 31 gennaio);
Distretto Sanitario di Alcamo - Alcamo: Contrada Sasi
Castellammare del Golfo: Piazzale Cimitero (solo domenica 31 gennaio).

Mazara, screening gratuiti per docenti e personale delle scuole medie e superiori - Sabato 30 e domenica 31 gennaio 2021, dalle ore 9 alle ore 18 presso l'Autoparco comunale di Mazara del Vallo di contrada Affacciata, verranno realizzati in modalità "drive in" screening gratuiti per ricerca Sars Cov-2 a mezzo di tamponi antigenici rapidi in favore degli alunni dai 14 anni in su delle scuole medie e superiori nonché del personale docente ed Ata. Assessorato regionale alla Salute, Asp, con la collaborazione dei Comuni e delle associazioni di volontariato assicurano gli screening nell'Isola, in vista di una eventuale ripresa delle lezioni in presenza delle seconde e terze classi delle scuole medie inferiori nonché delle scuole superiori. Come avvenuto in occasione delle precedenti giornate di screening, gli interessati dovranno recarsi presso l'Autoparco comunale, in auto, muniti di documento d'identità ed una penna per la compilazione dei moduli (per i minorenni il modulo dovrà essere sottoscritto da uno dei genitori). Polizia Municipale e associazioni di volontariato saranno impegnati nella "due giorni" insieme al personale sanitario.

I dati in Sicilia - Sono stabili i nuovi contagi da Coronavirus in Sicilia: ieri si sono registrati 994 positivi su 22.761 tamponi tra molecolari e rapidi. Anche se il tasso di positività risale e si porta al 4,4% il confronto rispetto a 7 giorni conferma il calo della curva: giovedì scorso c'erano stati più casi con meno tamponi. La situazione nell'Isola dunque resta in miglioramento, e oggi potrebbe determinare l'ingresso già da domenica in zona arancione e quindi con allentamento delle attuali restruizioni. Il numero delle vittime però resta alto, ieri si sono  si contano altre 37 vittime. Dato confortante quello che riguarda gli ospedali. Giù la pressione sulle strutture sanitarie. Ieri si sono registrate 33 persone ricoverate in meno: -17 in terapia intensiva e -16 in regime ordinario. Buone notizie anche dai guariti, ieri si sono registrati 1.811 negativizzati. Sono in tutto 133.597 i siciliani che hanno contratto il virus da inizio pandemia, 3.371 le vittime totali sull'isola mentre i guariti ammontano a 84.050. Gli attuali positivi sono 46.176 di cui 44.556 in isolamento domiciliare, 1.405 ricoverati in regime ordinario e 215 in terapia intensiva. Questi i contagi di oggi suddivisi per provincia: Palermo 290, Catania 211, Messina 157, Trapani 98, Siracusa 95, Caltanissetta 54, Agrigento 49, Enna 26 e Ragusa 14. 

Qui uno schema di ciò che sarà possibile fare e cosa no quando la Sicilia entrerà in zona arancione:

I dati in Italia - La curva dei contagi da SarsCov2 in Italia non inverte il trend e, nonostante le fisiologiche oscillazioni giornaliere, si mantiene su numeri ancora troppo alti e sostanzialmente stabili. Sono infatti 14.372 i test positivi nelle ultime 24 ore (contro i 15.204 di mercoledì), mentre le vittime sono 492 rispetto alle 467 del giorno precedente. Un quadro che, secondo gli esperti, richiede misure più restrittive rispetto alle attuali ma che non sempre si rispecchia nella scelta dei colori per le regioni - in base al livello di rischio - basata "su diverse considerazioni che non sono solo quelle epidemiologiche". I numeri, dunque, evidenziano come persista una circolazione sostenuta del virus. Il tasso di positività è infatti del 5,2%% (ieri era del 5,17%) a fronte di 275.179 test per il coronavirus (molecolari e antigenici) effettuati sempre nelle ultime 24 ore (contro i 293.770 di ieri). I casi totali da inizio epidemia sono ora 2.515.507, i morti 87.381.

Calano leggermente i ricoveri in terapia intensiva, pur non scendendo sotto i 2.000: diminuiscono di 64 unità nel saldo tra entrate e uscite rispetto a ieri e in totale in rianimazione ci sono attualmente 2.288 persone. Nei reparti ordinari sono invece ricoverati 20.778 pazienti, in calo di 383 unità rispetto a ieri. Le regioni che fanno registrare il maggior numero di test positivi nelle ultime 24 ore sono la Lombardia (2.603), la Campania (1.313), l'Emilia Romagna (1.265). Il Veneto ha fatto invece registrare solo 572 casi.

"Al momento - spiega all'ANSA Giuseppe Arbia, professore di Statistica economica all'Università Cattolica Sacro Cuore di Roma e curatore del sito COVSTAT sull'andamento pandemico - la curva dei contagi non sta dunque ancora invertendo il trend, rimanendo sostanzialmente stabile su valori alti. Da circa 20 giorni, infatti, gli indicatori principali sono pressochè costanti ed il 6 gennaio avevamo gli stessi morti di oggi registrati sulla media settimanale".

AstraZeneca, l'Ue pronta a bloccare l'export - L'autorizzazione dell'Agenzia europea dei medicinali (Ema) al vaccino AstraZeneca arriverà il 29 gennaio nei tempi previsti, ma l'Ue ancora non riesce a trovare una soluzione ai ritardi nelle forniture annunciati dall'azienda giorni fa. E visto che il dialogo serrato con i vertici non ha portato a niente, l'Unione mette in campo l'artiglieria pesante: minaccia un blocco dell'export e avverte che userà l'articolo 122 del Trattato, che è la base legale per tutte le misure di emergenza e che in questo caso autorizzerebbe appunto "interventi urgenti" per assicurare produzione e distribuzione efficace dei vaccini agli europei. I leader Ue sono in fibrillazione. Angela Merkel ha convocato per il primo febbraio un vertice con le case farmaceutiche e i leader di Austria, Repubblica Ceca, Danimarca e Grecia hanno scritto preoccupati al presidente del Consiglio europeo Charles Michel. La pressione su AstraZeneca monta da giorni. Appena ha annunciato i ritardi delle consegne la Commissione le ha scatenato contro un 'meccanismo di trasparenza', di cui ha reso note le conseguenze: "Se vediamo che ci sono incongruenze, che le dosi di vaccino che dovrebbero restare in Ue vengono destinate all'export, ci sarà la possibilità di intervenire negando l'autorizzazione", hanno spiegato fonti Ue. Bruxelles ha poi fatto partire le ispezioni negli stabilimenti AstraZeneca in Belgio, quelli nei quali l'azienda lamenta i presunti ritardi nella produzione, per verificare se le affermazioni sono fondate. 



Native | 2024-07-16 09:00:00
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