Dal 31 gennaio la Sicilia potrebbe cambiare colore, passando dalla zona rossa a quella arancione. La Sicilia è stata confermata in zona rossa solo 4 giorni fa, ma i dati sembrano incoraggianti.
Ieri c'è stata polemica sulla gestione della pandemia da parte dell'amministrazione regionale: il M5S ha parlato di una vera e propria «Caporetto» nella gestione del coronavirus. La polemica è scoppiata dopo la diffusione dei dati regionali dell'isola, che al momento si classifica «al 12simo posto per decessi, settima per tamponi molecolari», a fronte di un tasso di positività che è passato dal 12% al 5%. Così l'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza.
Sono molte altre le regioni che potrebbero cambiare colore, considerando il monitoraggio in corso e l'andamento della curva epidemiologica dei contagi da Covid. Nel frattempo si attende il parere dei tecnici dell’Istituto superiore di sanità che effettueranno, venerdì 29 gennaio, un'analisi sulla base dei dati tra il 18 e il 24 gennaio.
In caso di passaggio in zona arancione, ecco cosa sarà consentito fare, a meno che Musumeci (ma non sembra) non decida di inasprire le regole nazionali. Ad esempio la Sicilia è l'unica regione nella quale, in zona rossa, è anche vietato fare visita a parenti e amici. Comunque, vediamo le regole per gli "arancioni".
Spostamenti
È consentito circolare nel territorio comunale dalle 5:00 alle 22:00: dopo le 22:00 è previsto il coprifuoco, fatta eccezione per chi avrà delle comprovate motivazioni legate a lavoro, necessità o salute. Si può inoltre far visita a parenti o amici, ma per un massimo di una sola volta al giorno, e sempre nello stesso comune per un massimo di due persone più figli minori di 14 anni e persone disabili o non autosufficienti. Sono consentiti - nei comuni fino a 5.000 abitanti - gli spostamenti entro 30 chilometri, ma con il divieto di entrare nel capoluogo di Provincia.
Bar, ristoranti e centri commerciali
È sempre vietata la consumazione sul posto, o in prossimità di bar e ristoranti. È permesso, invece, il servizio d'asporto di cibo e bevande: dalle 5:00 alle 18:00 per tutti i locali fra cui anche i bar, mentre dalle 18:00 alle 22:00 è consentito solo ai ristoranti e ai locali con cucine. Infine, dalle 18:00 alle 5:00 è vietato mangiare o bere in strada o nei parchi. I centri commerciali resteranno chiusi nel weekend e nei giorni prefestivi. Saranno invece sempre aperte le farmacie e le parafarmacie, negozi di alimentari, tabaccherie, edicole, librerie e vivai.
Scuola e trasporto pubblico
In zona arancione l'attività in presenza è al 100% per gli asili e per le scuole elementari e medie. Per quanto riguarda, invece, le scuole superiori, l'attività in presenza si alterna con la didattica a distanza, da un minimo del 50% fino a un massimo del 75%. Le università potranno invece gestire la didattica in maniera autonoma, in base all'andamento della curva dei contagi da coronavirus. Infine, i mezzi di trasporto come gli autobus potrenno essere riempiti, ma solo al 50%. Ad esclusione però dei servizi di trasporto scolastico.
Le altre attività
Restano chiusi i musei, le mostre e i teatri. Chiusi anche palestre, centri sportivi e piscine, come anche le sale scommese, bingo, sale da gioco e slot machine. Anche se si trovano in bar e tabaccherie.
Qui le Faq dal sito del Governo.