Il responso definitivo della vendemmia italiana 2020, elaborato da Assoenologi, Ismea e Unione Italiana Vini, rileva una produzione complessiva di vino e mosto di 46,6 milioni di ettolitri, con una flessione del 2% rispetto ai 47,5 milioni di ettolitri del 2019. Per il presidente di Assoenologi, Riccardo Cotarella: “La vendemmia 2020 ci ha regalato uve di altissima qualità grazie anche a un leggero decremento della quantità. D’altronde, come è noto, da sempre riteniamo che l'unico elemento che possa dar valore al vino italiano, oltre alla nostra immensa biodiversità, sia la qualità intrinseca dei nostri vini”.
"Le cantine italiane – ha dichiarato inoltre Raffaele Borriello, Direttore Generale dell’Ismea - stanno affrontando le difficoltà derivanti dalla pandemia con grande dinamismo e spirito di adattamento. Sono sempre di più le imprese che hanno operato un processo di diversificazione dei canali distributivi, riuscendo a collocare i prodotti anche nel momento di blocco totale del canale Horeca".
L'attuale emergenza sanitaria ha spinto anche, come rivela un’indagine Ismea, una forte accelerazione nella digitalizzazione del settore vinicolo, tramite un più diffuso ricorso all’e-commerce e a nuove modalità di vendita e interazione con il cliente finale, cosi come ha fatto Cantine Paolini e di cui abbiamo parlato in questo articolo.
E sempre da Cantine Paolini, giungono i dati ufficiali della vendemmia 2020:
Numero di soci 857
Superficie conferita Ha 3.500
Periodo vendemmia dal 3 agosto al 3 ottobre
Zona di produzione tutta la provincia di trapani, con particolare riferimento ai comuni di Marsala, Mazara, Salemi, Trapani e Paceco.
Sistema di allevamento Guyot e parte ad alberello classico marsalese
Produzione totale 245.000 Q.li con una resa media di 70 Q.li/ha
Uve Bianche Q.li 185.000 - Uve nere Q.li 60.000
Uve DOP MARSALA Q.li 26.000 di cui Bio Q.li 1.500
Uve DOP SICILIA Bianchi nelle diverse varietà Q.li 88.000
Uva IGP Terre Siciliane nelle diverse varietà Q.li 131.000
Uve Biologiche Q.li 29.000 (registrano un continuo aumento grazie alla sensibilità dei nostri agricoltori che sono sempre più attenti alla qualità dei prodotti, all'ambiente e al territorio)
Tra i vitigni DOP e IGP oltre alle classiche varietà autoctone Inzolia, Grillo, Nero D’avola sono state prodotte uve autoctone reliquie e vitigni internazionali introdotti per la prima volta in Sicilia.