«Qualche ora ancora e scopriremo se l’indice Rt, come appare dalla riduzione dei contagi in Sicilia, ci permetterà di condividere col governo centrale il possibile declassamento del rischio della regione».
Così l'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, riferendo all’Assemblea siciliana sulla situazione pandemica in Sicilia, attualmente in zona rossa. Con il calo dei nuovi positivi degli ultimi giorni l'isola si avvia ad uscire dal massimo livello di rischio e spera nella zona arancione.
La decisione di anticipare la zona rossa in Sicilia «non è stata politica - dice l'assessore -. Quando Musumeci ha chiesto di anticipare di una settimana la zona rossa lo ha fatto sulla base di una valutazione prognostica perché si poteva immaginare che l’indice Rt avrebbe superato 1.25 e questo avrebbe reso obbligatoria la zona rossa per tre settimana. Una valutazione azzeccata, perché l’indice Rt poi superò 1.27».
Nelle ultime settimane, ha ricordato Razza l’incidenza per 10 mila abitanti «ci trova al quinto posto, quella per deceduti sempre per 10 mila abitanti al 12esimo posto, e i tamponi molecolari realizzati, sempre su 10 mila, al 7mo posto».
La Sicilia «è tra le regioni italiane che hanno il maggior rispetto dei parametri di ospedalizzazione, che vedono una soglia del 30% per le terapie intensive e del 40% per la degenza ordinaria. L'Isola in questo momento si trova al di sotto di entrambi i parametri», ha spiegato l’assessore.
In vista della riapertura delle scuole superiori la Regione siciliana sta mettendo in campo un progetto 'Scuole sicure'. «Stiamo verificando l’attuazione di un programma 'Scuole sicure" con il Cts e assessorato alla istruzione per la ripartenza delle scuole», ha detto Razza.
"Una relazione desolante che non dà una sola risposta concreta ai tanti problemi nella gestione Covid in Sicilia". Lo dice il capogruppo PD Giuseppe Lupo a proposito dell'intervento in aula dell'assessore alla Salute Ruggero Razza nel corso del dibattito di oggi all'Ars.
"Nonostante le 6.000 persone assunte per l'emergenza sanitaria - aggiunge Lupo - non è cambiato nulla rispetto alle clamorose inefficienze del sistema del tracciamento, a conferma del fatto che l'assessorato ha ormai rinunciato ad aggredire i problemi di fondo necessari ad interrompere la catena del contagio. Dichiarazioni vaghe e generiche di Razza anche sulla somministrazione dei vaccini, in particolare per gli oltre 320 mila cittadini siciliani over 80. Nessun intervento concreto, infine, per la sicurezza scolastica ma solo slogan e annunci. Lo ribadiamo ancora una volta - conclude Lupo - senza un sensibile potenzialmente del sistema dei trasporti pubblici locali non sarà possibile pensare al 'sistema scuola' in sicurezza".