“I 108 giorni di prigionia dei nostri marittimi e il fermo dei due motopesca sui quali erano imbarcati sono, fortunatamente, un ricordo legato ormai a qualche settimana addietro. Non vorremmo però, che scemato il clamore e spenti i riflettori sulla vicenda, si lasci passare sotto silenzio anche una delle problematiche che proprio tale fermo ha scatenato, quello della Vigilanza Pesca”.
Lo ha detto il Presidente del Consiglio Comunale di Mazara del Vallo, Vito Gancitano, ritornando sulla vicenda del fermo dei motopesca Antartide e Medinea dello scorso 1° Settembre e liberati dai libici solo 108 giorni dopo l’avvenuta cattura.
“Chiedo – ha proseguito il Presidente Gancitano – che il Ministro Guerini metta in atto tutte le procedure necessarie per far si che venga nuovamente ripristinato il sistema di vigilanza pesca in quelle aree del Mediterraneo più pericolose per chi esercita la pesca d’altura. Dobbiamo consentire ai nostri marittimi di poter tranquillamente pescare in acque internazionali senza avere timori per la propria incolumità e senza il rischio di essere privati della libertà personale. Confido – ha continuato - nell’istituzione di un tavolo dove le parti, comprese le organizzazioni sindacali, possano discutere e cercare di trovare soluzioni alla problematica in essere. L’istituzione del sistema di Vigilanza Pesca è diventata una necessaria esigenza per tutte le marinerie d’Italia, insieme al collega Giuseppe Guaiana di Trapani, abbiamo già affrontato tale argomento e siamo pronti a fare fronte comune per avanzare tale richiesta nelle sedi appropriate. In fine – ha concluso Vito Gancitano – sono certo che il neo Assessore siciliano alla Pesca, Tony Scilla, da profondo conoscitore delle problematiche che riguardano il comparto a lui più caro, riuscirà a farsi carico di tale incombenza e farà sentire la voce dei marittimi nelle sedi istituzionali preposte”.