Siamo l'unica regione rossa d'Italia.
Dati shock per il coronavirus in Sicilia. A differenza delle altre Regioni d'Italia, l'Isola non sembra riuscire a venire fuori dall'emergenza "post Natale", e il presidente della Regione Musumeci ieri ha incontrato tutti i Prefetti delle provincie siciliane per chiedere loro di rafforzare i controlli sui divieti imposti dalla zona rossa. Ed è per questo che già ieri pomeriggio i capoluoghi e le città più grandi della Sicilia hanno visto in azione forze dell'ordine, volontari e militari per controlli, posti di blocco e azioni anti - assembramenti.
La Sicilia ha l'indice di contagio più alto in Italia. Mentre tutte le Regioni, anche la Lombardia, sono sotto il livello di guardia, che è 1, la Sicilia è a 1,7. Così come è la Regione dove cresce più velocemente l'occupazione dei posti in terapia intensiva. Cerca di essere ottimista l'assessore Razza: "Già da venerdì prossimo, quando ci saranno i prossimi dati, contiamo di vedere l'efficacia delle misure prese nei giorni scorsi". Tra queste, lo ricordiamo, il divetio di visita a parenti e amici, e la possibilità per i Sindaci di chiudere la domenica anche i supermercati. Mentre le scuole sono aperte in presenza solo per elementari e prima media.
Da oggi previsti maggiori controlli nel territorio, soprattutto per bar e pasticcerie, dove alcuni ancora fanno i furbetti, nonostante il divieto di vendita e consumazione sul posto.
Solo ieri ben 115 persone multate a Palermo su 2.168 controlli, perché trovate in giro per la città senza mascherine né un valido motivo che ne giustificasse l’uscita. Sanzionate anche tre attività commerciali: 405 i negozi controllati. A Catania, una donna ha preso l’autobus per spostarsi e andare verso casa nonostante la positività al coronavirus.