Non tutta la sanità in provincia di Trapani e in Sicilia è da buttare.
E la lettera che pubblichiamo oggi testimonia l'abnegazione e l'umanità di quei medici che ancora mettono in primo piano il paziente. E' la storia di una ragazza, con disabilità psichiche, positiva al Covid, che ha subito un intervento per asportare un corpo estraneo ingerito involontariamente. Il tutto però dopo aver dovuto aspettare diversi giorni, e solo grazie all'intervento di alcuni medici, quando altre strutture, invece, non sono riuscite a garantire la risoluzione del problema. Ecco la lettera con cui la madre della paziente racconta quanto successo e ringrazia i medici che hanno salvato la figlia.
Sono la sig.ra N.S. congiunta della signorina B.E., di appena 19 anni, affetta da malattia psichiatrica, per rappresentare quanto successo alla nostra parente, durante le appena trascorse festività natalizie a comprova che non proprio tutta la sanità in Sicilia e nella nostra Provincia è da criticare.
La nostra cara, risulta positiva al Covid 19, sebbene asintomatica, negli ultimi giorni dello scorso mese di dicembre, veniva ricoverata per accertamenti presso il reparto di malattie infettive dell'Ospedale Abele Ajello di Mazara del Vallo. Durante il ricovero, l'ultimo giorno dell'anno ormai passato, per circostanze fortuite, dovute alla malattia di cui è affetta, ingeriva un corpo estraneo che finiva all'interno dello stomaco. Il 31/12 il primario del reparto di malattie infettive dell'ospedale di Mazara del Vallo, dott. Pietro Colletti, stante che il gastroenterologo in servizio non poteva operare la nostra amata parente, per ragioni a noi non chiare, prontamente richiedeva all'Ospedale di Trapani la disponibilità per eseguire l'intervento in urgenza per asportare il corpo estraneo.
Tuttavia, l'Ospedale di Trapani, sebbene più volte sollecitato (dal 31 dicembre fino al 6 gennaio) dal dott. Colletti, non riscontrava la richiesta, mettendo a repentaglio la salute della nostra congiunta. A questo punto il dott. Colletti, la sera del 6 gennaio, dopo ben 6 giorni di molteplici richieste rimaste vane, e nell'impossibilità di trasferirla in altra struttura a Palermo, priva di posti letto, se non a partire dal giorno 8 o 9 gennaio, temendo per l'incolumità della sua paziente visto che il corpo estraneo poteva perforare l'intestino, chiedeva in emergenza alla Direzione Asp, se vi fosse la disponibilità di un gastroenterologo in grado di operare la nostra amata. La direzione Asp, dopo poco essere stata contattata, comunicava che avrebbe chiesto al dott. Francesco Bavetta se fosse disponibile ad effettuare l'intervento in urgenza la mattina successiva, essendo tale medico impegnato nel fare il turno di notte in Ospedale a Marsala. Come un miracolo, la mattina del 7 gennaio, il dott. Bavetta, appena terminato il turno notturno a Marsala, giunto in ospedale a Mazara del Vallo, con l'aiuto del dott. Colletti e dei suoi preziosi collaboratori, medici e infermieri, provvedevano ad effettuare l'intervento richiesto e nel giro di poche ore la nostra amata era finalmente fuori pericolo.
Con questa mia lettera voglio esprimere il mio vivo ringraziamento per il dott. Pietro Colletti, per le sue elevate doti di professionalità, competenza e caparbietà, che non si è arreso mai davanti a tutti gli ostacoli ed ai silenzi degli altri medici e degli altri ospedali (Mazara e Trapani) interpellati in questa vicenda e che non hanno mai dato riscontro (forse perchè impegnati nelle feste natalizie e disinteressati delle sorti dei poveri malati...).
Voglio ringraziare di vero cuore l'Asp di Trapani che si è mostrata subito disponibile a mettere a disposizione personale preparato e competente ed, in particolare, un grande ringraziamento va al dott. Francesco Bavetta, che non ho potuto neanche conoscere e ringraziare personalmente, per l'elevata professionalità e e competenze dimostrate nel risolvere il problema, e per la sua abnegazione, avendo operato con notevole abilità medica la nostra congiunta, dopo avere finito il turno di notte presso altro ospedale.
Ringrazio tutto il personale, dagli anestesisti agli infermieri dell'Ospedale di Mazara del Vallo, tanto criticato, per essere un piccolo ospedale di periferia, ma che invece ha dimostrato di essere dotato di uomini prima e medici dopo, dotati di grande umanità, senso del dovere e professionalità, che hanno assistito l'amata parente, quasi come una di famiglia.
La nostra congiunta è stata dimessa ed è ritornata presso la struttura che amorevolmente l'ha seguita in questi anni circondata dall'affetto dei suoi cari.
Grazie di vero cuore.
Qui una nota di precisazione dell'Asp.