Gli studenti con disabilità in questo periodo di lezioni a distanza e scuole chiuse sono tra quelli che stanno certamente subendo più danni dall’emergenza Coronavirus.
Ma per molti di loro, il disagio è doppio, e in provincia di Trapani il loro diritto allo studio non viene garantito.
Per molti studenti disabili delle scuole superiori della provincia di Trapani la scuola, nel 2021, infatti, non è ancora cominciata. Questo perchè manca per loro una figura essenziale: l’assistente all’autonomia e alla comunicazione (Asacom). Il tutto perchè non sarebbe stato rinnovato il contratto, scaduto a dicembre, tra il Libero Consorzio Comunale di Trapani e la cooperativa che a livello provinciale gestisce il reclutamento degli Asoc per le scuole superiori. Sullo sfondo ci sono anche ritardi enormi nel pagamento degli stipendi agli Asacom, alcuni di loro non percepiscono nulla da maggio, ma nonostante questo hanno continuato ad assistere i ragazzi.
Una situazione incredibile, in cui i cavilli burocratici finiscono per penalizzare una fascia della popolazione già svantaggiata.
Come abbiamo raccontato qualche giorno fa su Tp24 nelle scuole superiori della provincia di Trapani mancano gli assistenti all’autonomia e alla comunicazione. Una figura di supporto essenziale per gli studenti audiofonolesi, ma anche autistici, e altre disabilità cognitive e motorie.
Sono 274 gli alunni delle scuole superiori con disabilità della provincia di Trapani che necessitano dell’Assistente all’autonomia e alla comunicazione, figura diversa dall'insegnante di sostegno. Figura che in questo periodo di Dad è ancora più importante.
“Tutto ciò è assurdo. E’ inaccettabile che per problematiche che riguardano i rapporti interni tra ex Provincia e cooperativa a farne le spese siano gli alunni disabili”, commenta l’avvocato Tiziana Barone, garante del disabile del Comune di Trapani. “Siamo in un periodo storico in cui già gli alunni sono costretti a fare didattica a distanza. E’ la seconda volta che succede nel corso dell’anno”. Proprio oggi ci sarà una riunione in Prefettura con rappresentanti del sindacato, Libero Consorzio, e la cooperativa che gestisce il servizio, per cercare di trovare una soluzione. “Anche se oggi si trovasse una soluzione, che non accada mai più che intoppi burocratici del genere finiscano per ricadere sugli alunni disabili”, aggiunge Barone.
“E’ un disagio notevole quello che stanno vivendo i ragazzi - ci racconta una Asacom - per loro la nostra figura è fondamentale. Ci sono ragazzi che senza il loro assistente non possono fare nulla, e non vogliono andare a scuola. Per alcuni è una figura che li accompagna dalle scuole d’infanzia alle superiori, un punto fermo della loro vita che in questo periodo particolare viene a mancare. E’ un dramma”.