Nel trapanese ieri si sono registrati 129 nuovi positivi. Le feste natalizie hanno portato su l'indice di contagio in Sicilia, e questo andamento, dopo le feste, potrebbe far dichiarare l'Isola zona arancione, pregiudicando così i sacrifici fatti da chi rispetta le regole anti-covid.
Calano i casi in Sicilia ma con meno tamponi rispetto a giovedì. I nuovi contagi segnalati nelle ultime 24 ore sono stati 1122, con 7497 tamponi, per un tasso di positività del 15%, più basso rispetto a giovedì ma nettamente superiore alla media nazionale. Sono Ventotto le vittime conteggiate ieri. Aumentano di nove unità i ricoveri (4 in regime ordinario e 5 in intensiva), con 615 guariti. La distribuzione nelle province vede Catania 319, Palermo 223, Messina 171, Ragusa 54, Trapani 129, Siracusa 107, Caltanissetta 55, Agrigento 63, Enna 1.
Festa di Capodanno e conseguente focolaio con 58 positivi - Sono 58 i positivi accertati nel focolaio di Capodanno a Nicosia, dove hanno partecipato 150 invitati, arrivati anche da Capizzi, il paese vicino sui Nebrodi. Il focolaio si sarebbe poi esteso ad altre persone. Sono 25 le persone in attesa dei risultati del test e si sta cercando di tracciare la rete dei contatti. “La situazione – ha detto il sindaco Leonardo Principato Trosso – è molto critica. Non possiamo permetterci di sottovalutare l’emergenza sanitaria che sta modificando le nostre abitudini di vita”.
Preoccupa l'impennata di contagi a Palermo - Il dato più elevato sia in termini assoluti che in percentuale. E’ quello dei positivi ai tamponi rapidi registrato mercoledì 30 dicembre al Drive In della Fiera del Mediterraneo di Palermo. Dall’inizio dell’attività (il 30 ottobre scorso), mai c’era stata una percentuale superiore all’11%, dato sforato all’antivigilia di Capodanno con 294 positivi, pari al 14,66% dei 2.005 tamponi antigenici effettuati dagli operatori sanitari. Il dato del 30 dicembre ha trovato, parziale, riscontro anche ieri con 198 positivi su 1.791 tamponi (11,06%) portando così a 492 le persone che - come previsto dal protocollo sanitario per la verifica definitiva - si sono dovute sottoporre al tampone molecolare alla Fiera del Mediterraneo negli ultimi due giorni dell’anno.
I dati in Italia - Sono 22.211 i nuovi casi di coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore. Le vittime sono invece 462. Continua a salire il tasso di positività al Covid in Italia, che si attesta al 14,1% rispetto al 12,6% di giovedì. Sono stati 157.524 i tamponi effettuati nelle ultime 24 ore. Le persone attualmente positive al coronavirus in Italia salgono per il secondo giorno consecutivo. Ad oggi sono 574.767, 4.871 in più rispetto a giovedì. Anche il 31 dicembre si era registrato un aumento, ma di 5.501. I pazienti ricoverati in terapia intensiva per coronavirus in Italia scendono di due unità, nonostante i 145 nuovi ingressi registrati oggi. Gli attualmente ricoverati in terapia intensiva sono 2.553, contro i 2.555 di giovedì. Nei reparti ci sono invece 22.822 persone, 329 in meno di giovedì. I guariti o dimessi sono aumentati di 16.877 raggiungendo quota 1.479.988. Le vittime da inizio pandemia sono, invece, 74.621.
Il 7 gennaio tornano le fasce, il governo attende il report Iss - Una lenta decrescita della curva del contagio, ma con l'Rt in aumento e - nel primo bollettino del 2021 - il tasso di positività al 14,1%, ancora in crescita. Con questi dati una parte del Paese, allo scadere del decreto di Natale, il 6 gennaio, potrebbe finire nuovamente in zona rossa o arancione: a rischiare per ora sono soprattutto Veneto, Liguria e Calabria, che secondo l'ultimo report Iss hanno superato il valore 1 di Rt e che potrebbero essere collocate nella lista dei territori sottoposti a maggiori restrizioni.
Attualmente è previsto che, dopo il decreto, le Regioni tornino alla fascia di colore assegnata prima del lockdown natalizio, cioè tutte gialle (tranne l'Abruzzo arancione), ma l'andamento del contagio non rende scontato che sia così. Sarà il governo a decidere, la prossima settimana, a seguito delle verifiche effettuate dagli esperti sul nuovo report dell'Istituto Superiore di Sanità. La data della riunione della cabina di regia per il Monitoraggio Regionale non è ancora stata resa nota.
Il report del 30 dicembre indica varie criticità: in particolare, Friuli Venezia Giulia, Valle d'Aosta, Piemonte, Provincia autonoma di Trento ed Emilia Romagna hanno una probabilità superiore del 50% di superare la soglia critica di occupazione dei posti letto in area medica in 30 giorni, mentre per Lombardia, Trento e Veneto lo stesso discorso vale per le terapie intensive. A questi dati si aggiunge il caso della Sardegna, che ha una classificazione del rischio 'non valutabile' e quindi 'alto', a causa dell'incompletezza dei dati forniti.
'Rivedere parametri',documento Regioni al vaglio Iss - Arriva da un documento delle Regioni la richiesta, ora al vaglio dell'Iss, di apportare alcuni cambiamenti che potrebbero influire sui 21 indicatori per stabilire l'assegnazione delle zone (gialla, arancione, rossa) nell'ambito del monitoraggio della Cabina di regia. Tra questi, secondo quanto si è appreso, un diverso metodo di calcolo dei tamponi antigenici e molecolari effettuati, che potrebbe poi influire sul tasso di positività. Ad essere rivalutata potrebbe essere anche la definizione dei 'casi' e strategie di esecuzione dei test.