Coronavirus, aumentano i guariti nel trapanese (3759). Nell'isola diminuiscono i ricoverati
Scendono ancora i nuovi positivi nel trapanese, sono 1707. E c'è purtroppo un nuovo decesso per Covid in provincia, il totale dall'inizio dell'epidemia è di 111 persone morte. Aumentano ancora i guariti, sono 3759. Aumentano nuovamente i casi di nuovi positivi in Sicilia, sono 894 mentre tornano a scendere i ricoverati.
I dati nel trapanese - Tra le città c'è Marsala che registra una netta diminuzione dei positivi, passa infatti da 291 di ieri a 258 e anche Trapani che passa dai 481 di ieri ai 454. Mazara del Vallo invece è in controtendenza rispetto alle prime due, qui si registra un aumento dei casi che passano dai 319 di ieri ai 333 di oggi.
Ecco come sono distribuiti nelle diverse città: Alcamo 149, Buseto Palizzolo 4, Calatafimi Segesta 8, Campobello di Mazara 25, Castellammare del Golfo 15, Castelvetrano 130, Custonaci 21, Erice 84, Favignana 8, Gibellina 21, Paceco 33, Pantelleria 6, Partanna 46, Poggioreale 0, Salaparuta 1, Salemi 27, Santa Ninfa 2, Valderice 44, Vita 2, San Vito Lo Capo 18, Petrosino 18. In terapia intensiva sono ricoverate 11 persone, 106 le persone del territorio ricoverate nei reparti ordinari. Il dato parziale dei tamponi di è di 451, quello dei test per la ricerca antigene è di 280.
I dati in Sicilia - Risalgono i nuovi casi di Coronavirus in Sicilia. Sono 894 quelli registrati ieri. Torna dunque a crescere la curva dei contagi anche se con oltre 2000 tamponi in più effettuati. Il tasso di positività è al 10,2%. Nell'Isola si sono registrate ventidue vittime. Dopo due giorni in aumento scendono invece ricoveri. Con i nuovi casi sono a 33.492 gli attuali positivi, con un decremento di 411 casi rispetto a lunedì. Di questi sono ricoverati 1.235 siciliani, 32 in più rispetto al dato complessivo di lunedì; 1.059 dei quali in regime ordinario, 27 in meno rispetto al giorno precedente; 176 in terapia intensiva 5 in meno alle 24 ore precedenti. I guariti sono 1283. Sul fronte della distribuzione fra le province dell’isola Catania 285, Palermo 150, Messina 199, Ragusa 21, Trapani 42, Siracusa 72, Agrigento 36, Caltanissetta 48, Enna 41.
Prima fase dei vaccini in Sicilia coinvolge 685 persone - Saranno 685 in Sicilia le persone coinvolte nella fase iniziale della campagna vaccinale anti-covid che prenderà il via domenica 27 dicembre, così come in tutta Europa, con il vaccino day programmato all’ospedale Civico di Palermo. Saranno inoltre coinvolte le rappresentanze di tutte le aziende sanitarie siciliane: dal 28 al il 30 dicembre prossimi, infatti, le delegazioni provenienti dalle altre province dell’Isola giungeranno nel capoluogo siciliano dove sono già in allestimento i centri di somministrazione. L’organizzazione è stata definita dai vertici dell’assessorato regionale alla Salute nel corso di una riunione appena conclusa. Proprio stamani, a margine della conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa ‘Sicilia per l’Italia’, l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza ha sottolineato che "la fase 1 della campagna vaccinale è stata approvata dal Parlamento nazionale. Come è noto toccherà agli operatori della sanità, chi è negli ospedali, chi lavora più a contatto con i pazienti positivi e coloro i quali sono impegnati nell'emergenza".
"Dal 27 dicembre vaccinazioni all'Ospedale Civico di Palermo" - “Con il governo nazionale si è lavorato molto in queste giornate perchè la vaccinazione potesse partire entro la fine dell’anno. Quella del 27 dicembre è una giornata simbolica non solo per l’Italia, ma per tutta l’Europa. Saranno alcune centinaia le prime dosi che arriveranno. Novemila in tutta Italia, poco più 500 per la nostra regione e quindi ci sarà la possibilità di dare l’avvio a un anno che sarà quello delle vaccinazioni che è molto atteso dai cittadini che hanno un desiderio di ritorno alla normalità”. Lo ha detto, rispondendo ai cronisti a margine della presentazione dell’iniziativa "Sicilia per l’Italia” a palazzo Orleans di Palermo, l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, commentando l’avvio del piano nazionale di vaccinazione contro il coronavirus.
“Sappiamo che dobbiamo lavorare molto per spiegare come sia importante la vaccinazione - ha aggiunto Razza - e come il contribuito di ognuno, anche dal mondo della comunicazione per far comprendere quanto sia importante l’adesione alla campagna vaccinale, sia in questo momento davvero indispensabile”. Su chi saranno i primi a ricevere il vaccino anti covid19, l’esponente del governo regionale siciliano ha osservato: “La fase 1 è stata approvata dal Parlamento nazionale, quindi toccherà agli operatori della sanità, chi è negli ospedali, chi lavora più a contatto con i pazienti positivi e coloro i quali sono impegnati nell’emergenza. L’arrivo del vaccino, prossimo il 27 dicembre all’ospedale Civico di Palermo è un modo per rendere omaggio a una città nella quale l’emergenza coronavirus ha visto tantissimi operatori impegnati, e un pronto soccorso che è stato come sempre non solo all’altezza del ruolo, ma anche molto esposto”.
Relativamente alle preoccupazioni legate alla diffusione della variante inglese del virus, Razza ha sottolineato: “E’ uno sforzo organizzativo che si aggiunge agli sforzi fatti negli ultimi giorni. Giungono messaggi molto positivi dalla esecuzione dell’ordinanza sui tamponi che ha voluto il presidente della Regione e ha dimostrato quanto sia stato importante anche alla luce della vicenda britannica. La Sicilia è stata l’unica regione in poche ore ad avere un quadro completo di tutti i cittadini rientrati dal Regno Unito nelle ultime settimane. Il 70% di loro aveva già fatto il tampone molecolare prima di arrivare in Sicilia. Tutti gli altri sono stati sottoposti a controllo”.
"Viene natale", il brano e progetto musicale e solidale della Regione Siciliana - Da ieri martedì 22 dicembre, è in radio e disponibile su tutte le piattaforme streaming e in digital download "Viene Natale" (Se stiamo lontani staremo vicini), il brano inedito cantato e suonato da artisti, band, cori e orchestra di tutta la Sicilia, brano per il progetto solidale Sicilia per l’Italia. Disponibili anche audio e video ufficiale. Sicilia per l’Italia è un progetto solidale creato dalla Regione Sicilia e dalla fondazione Giglio di Cefalù con lo scopo di sostenere le famiglie degli operatori sanitari italiani.
Gli artisti siciliani - “Viene Natale (Se stiamo lontani staremo vicini” è la canzone nata in occasione proprio questo progetto, ed è interpretata da Carmen Consoli, Roy Paci, Nino Frassica, Rosario Fiorello, Mario Biondi, Mario Venuti, Suor Cristina, Giovanni Caccamo, Deborah Iurato, Loredana Errore, Mario Incudine, Kaballà, Ivan Segreto, Lello Analfino, Giuseppe Anastasi, Roberta Finocchiaro, Silvia Salemi, Miele, Carlo Muratori, Daria Biancardi, Lidia Schillaci, Coro interscolastico Vincenzo Bellini di Catania, Daniela Giambra, Picciotto, Massimo Youth Orchestra, Patrizia Laquidara, Rosario di Bella, Shakalab, Tony Canto, Vincenzo Spampinato, Caterina Anastasi e Manola Micalizzi.
“Viene Natale (Se stiamo lontani staremo vicini)” è un progetto di promozione della salute e sensibilizzazione verso i corretti comportamenti da seguire in occasione delle festività natalizie per contrastare il coronavirus ed un’opera di solidarietà per trasmettere un messaggio di resilienza e speranza verso il futuro. Una melodia e un testo che arriva dritto al cuore con la consapevolezza che questo Natale sarà diverso e che il regalo più bello che possiamo farci è restare lontani per tornare presto ad essere vicini. Una nota che parte dalla Sicilia, supera i confini dell’isola per sostenere chi ha bisogno e abbracciare tutti in un momento così difficile.
I dati in Italia - Sono 13.318 i nuovi casi di coronavirus individuati ieri in Italia per un totale dall'inizio dell'emergenza di 1.977.318. E' invece di 628 l'incremento delle vittime in un giorno, che porta il totale a 69.842. Ci sono 605.955 attualmente positivi, con un calo nelle ultime 24 ore di 7.627. L'incremento dei guariti e dei dimessi in un giorno è di 20.315 che porta il totale dall'inizio dell'emergenza a 1.301.573. Sono 166.205 i tamponi per il Covid effettuati nelle ultime 24 ore, in aumento di quasi 79mila rispetto agli 87.889 di domenica. Il rapporto tra tamponi effettuati e positivi individuati è all'8,01%, in netta diminuzione rispetto al 12,3% di lunedì. Sono 2.687 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per Covid in Italia, 44 meno di ieri nel saldo tra ingressi e uscite. Secondo il ministero della Salute gli ingressi giornalieri in rianimazione sono invece 201. Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 24.948 persone, con un calo rispetto a ieri di 197 pazienti.
La curva dei contagi in Italia si conferma sostanzialmente in stallo dall'inizio di dicembre, sebbene il tasso di positività nelle ultime 24 ore sia sceso dal 12% all'8%. Restano due elementi positivi: il trend in leggera discesa dei nuovi ingressi in terapia intensiva e quello in discesa più marcata dei decessi, che, nonostante le odierne 628 vittime dovute alle consuete oscillazioni settimanali, sembra essere sempre più destinato a calare in media sotto quota 500 al giorno entro Natale. Lo spiega il matematico Giovanni Sebastiani, dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo 'Mauro Picone' del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Iac), commentando l'andamento dei dati aggiornati a oggi.
La deroga sugli spostamenti dai comuni sotto 5mila abitanti - L'ultimo decreto di Natale, nell'inibire gli spostamenti fra Comuni, concede una deroga speciale per quelli sotto i 5.000 abitanti: la possibilità, cioè, di recarsi in un altro Comune nel raggio di 30 chilometri. Nella circolare che il capo di Gabinetto del Viminale, Bruno Frattasi, ha inviato ai prefetti per la corretta interpretazione delle misure previste dal decreto, si legge però una condizione: che gli spostamenti in zona arancione, pur rispettando il chilometraggio massimo, non siano verso comuni con la qualifica di capoluogo di provincia. In altre parole, chi vive in un Comune di massimo 5.000 abitanti, pur potendosi spostare in un altro nel raggio di 30 chilometri, non potrà avere come destinazione una città capoluogo. Nei giorni indicati con l'arancione durante le feste di Natale (28-29-30 dicembre e 4 gennaio) sarà possibile per chi risiede nei comuni sotto i cinquemila abitanti spostarsi tra le 5 e le 22 anche in un'altra regione, sempre però entro i 30 km dalla propria residenza e senza andare verso i capoluoghi di provincia.
Controlli su spostamenti e assembramenti - Vanno predisposti «servizi efficaci» che garantiscano la «corretta osservanza» dei divieti previsti dal decreto di Natale: in particolare vanno effettuati «controlli lungo le arterie di traffico e in ambito cittadino», per prevenire «possibili violazioni alle restrizioni alla mobilità» e «situazioni di assembramento o di mancato rispetto del distanziamento interpersonale».
Possibili gli spostamenti di volontari e per messe - Durante tutto il periodo di Natale, dunque anche nei giorni rossi, i volontari e chi vuole andare a messa o in un luogo di culto potrà spostarsi senza limitazioni. Sono sempre «consentiti, senza limiti di orario», si legge infatti nella circolare firmata, gli spostamenti di chi svolge «attività assistenziali, nell'ambito di un'associazione di volontariato, anche in convenzione con enti locali, a favore di persone in condizioni di bisogno o di svantaggio». Quanto alle messe, il documento sottolinea che, «considerato l'arco temporale di vigenza delle misure in esame, corrispondente al periodo natalizio....l'accesso ai luoghi di culto e la partecipazione alle funzioni religiose restano comunque consentite». Unico limite previsto, quello imposto dal coprifuoco.
Il ministro Roberto Speranza ha confermato che l'Aifa, Agenzia Italiana del Farmaco ha dato il via libera al vaccino della Pfizer Biontech dopo l'approvazione dell'Ema:
Il Natale è sempre un momento speciale in cui vogliamo sorprendere i nostri cari con regali unici e indimenticabili. Se quest'anno desideri distinguerti dal solito regalo e regalare qualcosa di veramente speciale, allora non perdere...
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