“Il Governo si è mosso tardi. Non lo ringrazio. Non voglio ascoltare Di Maio”. Cristina Amabilino, una delle donne coraggio, moglie di uno dei 18 pescatori di Mazara, non vuole “rovinare” il momento di felicità per la liberazione del marito.
E così, lei che è stata tra le portavoci dei familiari dei pescatori sequestrati in Libia, ha disertato l'incontro in videoconferenza tra i familiari e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. “L'ho invitato diverse volte, ma non ha mai partecipato. Non lo voglio ascoltare, il governo si è mosso tardi”, dice la signora Cristina la vigilia del ritorno a casa di suo marito con gli altri 17 pescatori. E' previsto per domani mattina, infatti, l'arrivo al porto di Mazara dei due pescherecci Medinea e Antartide, sequestrati dalle milizie del generale Haftar il primo settembre scorso e liberati soltanto dopo quello che per molti è stato un “inchino” del governo italiano al governo di Bengasi.