Nel governo ieri s’è discusso per l’intera giornata se chiudere tutto per le feste, sulla linea della Germania, oppure no. Il Pd e il ministro Speranza sono per la linea del rigore, il M5s e Conte per non aggiungere restrizioni. Il possibile compromesso potrebbe essere quello di istituire una zona rossa in tutta Italia nei giorni prefestivi e festivi dal 24 dicembre al 3 gennaio (ovvero 24, 25, 26, 27, 31 dicembre e 1, 2, 3 gennaio). Sarebbe questa l’ultima proposta di mediazione del presidente del Consiglio, rispetto all’idea del Pd e del ministro della Salute Roberto Speranza di un lockdown dal 21 dicembre al 6 gennaio, oppure dal 24 dicembre al 6 gennaio. Manca però ancora il via libera di Italia viva.
La renziana Teresa Bellanova non ha partecipato al consiglio dei ministri.
Il coronavirus in Italia
Attualmente positivi: 645.706
Deceduti: 66.537 (+680)
Dimessi/Guariti: 1.175.901 (+34.495)
Ricoverati: 29.823 (-522)
di cui in Terapia Intensiva: 2.926 (-77)
Tamponi: 24.683.230 (+199.489)
Totale casi: 1.888.144 (+17.572, +0,94%)
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Il tasso di positività è sceso all’8,7% dal 9,1% di ieri.
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La regione con più casi è sempre il Veneto (3.817), seguita da Lombardia (2.994), Sicilia (1.388), Emilia-Romagna (1.238) e Lazio (1.220).
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Negli ultimi sette giorni i contagi in Italia sono scesi di 17 punti percentuali rispetto alla settimana precedente. In controtendenza il Veneto, dove i casi sono aumentati del 13% (25.846 contro 22.817). «Servono restrizioni, se non le fa il governo le faremo noi», ha detto Luca Zaia.
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Fino al 6 gennaio a Milano saranno contingentate le presenze nella Galleria Vittorio Emanuele II che collega piazza Duomo a piazza della Scala. L’ha stabilito il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica.
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Tornano sopra la soglia di mille i detenuti positivi. Sono 1.023, secondo i dati aggiornati a martedì sera. Gli asintomatici sono 950, sintomatici sono 43, 30 i ricoverati in ospedale.
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Finora sono morti per Covid 260 medici. «Una cifra esorbitante se rapportata ad altri paesi», denuncia il sindacato medici italiani, «in Francia i decessi di sanitari sono stati 50, 22 in Germania, 36 in Inghilterra, in Spagna 70».
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La storia dei due carabinieri gemelli, entrambi uccisi dal Covid. Michelangelo e Nicola Sansipersico, il primo di stanza a Bari, il secondo a Voghera. «Quella dei gemelli Sansipersico, 56 anni, entrambi sposati ed entrambi con figli, è stata una vita condotta fianco a fianco, nell’Arma. Dal giuramento alla scuola per allievi carabinieri a Campobasso - era il 1982 - al corso sottufficiali tra Velletri e Firenze, l’anno successivo. E ancora accanto i fratelli lo sono stati nei primi servizi operativi alla Legione Lombardia. Due con gli alamari della Benemerita nel Dna e un curriculum interminabile, arricchito in prima linea». Michelangelo è stato, tra l’altro, nella squadra del capitano Ultimo. Lo racconta oggi il Corriere della Sera.