Sul porto di Marsala da tempo è calato un lungo silenzio, nonostante la struttura necessiti di interventi urgenti di messa in sicurezza e di completa riqualificazione.
Ad oltre due mesi dalle elezioni, la nuova amministrazione prova, timidamente, a smuovere le acque. Lo fa con una delibera di giunta del 4 dicembre scorso, che ha come obiettivo l’istituzione di un gruppo di lavoro comunale per la “Rigenerazione delle aree del Porto di Marsala”.
A capo di questa "task force" per il porto il sindaco Grillo piazza un suo uomo di fiducia che ha già nominato dirigente del settore Lavori Pubblici, l’ingegnere Pier Benedetto Mezzapelle. Sarà il Rup, con funzione di coordinamento e supervisione. Gli altri componenti del gruppo di lavoro sono: il vicario dirigente sempre dei Lavori Pubblici l’ingegnere Giuseppe Giacalone, l’architetto Stefano Pipitone, dell’area tecnica Settore Pianificazione Territoriale, il geometra Girolamo Parrinello, ed ancora l’archietto Emanuela Sala e il Geometra Raffaele Fabrizio Giacomarro entrami del settore Lavori Pubblici. Nello specifico il gruppo di tecnici dovranno avviare un lavoro di concertazione con tutti gli Enti coinvolti e di consultazione con gli operatori portuali.
Si spera dunque che questo gruppo di lavoro possa finalmente essere da pungolo e sollecito per questi, attesi, lavori per il porto, più volte annunciati ma mai avviati. Così il mese scorso dichiarava il deputato marsalese Stefano Pellegrino: “assieme al sindaco Grillo che ritiene prioritario il programma per la realizzazione del porto, ho concordato l’ennesimo incontro con i vertici regionali per rendere operative le dichiarazioni di intenti. La spesa complessiva prevista sarà di 25-30 milioni di euro per i lavori strutturali, ai quali saranno da aggiungere altri 10 milioni per la sistemazione del porto commerciale che potrà essere realizzato avvalendosi di fondi previsti con il concorso degli operatori portuali. Il futuro di Marsala, quinta città della Sicilia dipende unicamente dalla possibilità di rinnovare il suo millenario rapporto economico e sociale con il mare. Dopo mezzo secolo, verrà data centralità al porto di Marsala nel contesto economico non solo della provincia, ma dell’intera regione siciliana”.
Parole e intenti però, che hanno sortito, fino a questo momento la polemica con la collega parlamentate Eleonora Lo Curto, che si è sentita scavalcata, visto che, precedentemente aveva chiesto una riunione all’assessore alle Infrastrutture Falcone e che riguardo al Porto e ad altre opere strategiche, aveva consegnato lei stessa un memorandum nelle mani del presidente Musumeci in presenza dello stesso Falcone.
Per quanto riguarda il porto turistico, invece, tutto è fermo da quando la Regione ha revocato la concessione per la realizzazione del porto alla Myr, di Massimo Ombra. A fine maggio c’era stata una videoconferenza della IV Commissione Regionale Ambiente, Territorio e Mobilità presieduta da Giusy Savarino, alla quale parteciparono, l'assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone, il dirigente del dipartimento infrastrutture Fulvio Bellomo, l’allora sindaco di Marsala, Alberto Di Girolamo, i deputati marsalesi Eleonora Lo Curto e Stefano Pellegrino, il presidente del consiglio comunale Enzo Sturiano e il titolare della Myr, progettista del Marina di Marsala, Massimo Ombra, che avevano concordato di trovare il modo per tirarsi fuori dall’impasse causata dalla revoca alla Myr, e capire come andare avanti nel percorso di realizzazione del Marina di Marsala, ma da allora non si sa più nulla. Almeno per il porto.
Se da un lato il Marina di Marsala non c’è e non si fa, dall’altro c’è il via libera per la realizzazione del parcheggio multipiano da 480 posti auto.
Il parcheggio con doppio ingresso dalla via Verdi e dal Lungomare Mediterraneo, è una delle opere accessorie, inserite a corredo del Marina di Marsala e dell’intero bacino portuale che a metà ottobre ha avuto l’ok da parte della conferenza di servizi che si è tenuta presso l’Ufficio dello Sportello Unico Attività Produttive e che ha valutato positivamente il progetto di demolizione e ricostruzione di un immobile esistente da destinare a parcheggio multipiano privato, in via Verdi n°26 ma con accesso anche dal Lungomare. Vedremo come evolverà nei prossimi mesi la situazione del porto e come, su questa, potrà incidere, speriamo positivamente, il gruppo di lavoro appena costituito dall'amministrazione comunale.