“Fisicamente sto bene, ma sono giù di morale perchè da oltre un anno mi trovo qui, sapendo di essere innocente”. A parlare è Margareta Buffa. Dalle carceri di Agrigento dove è rinchiusa, in attesa di giudizio, la ragazza rumena, accusata dell'omicidio di Nicoletta Indelicato, ha risposto alle domande di Tp24.
“Il carcere è duro – dice -, però ho la coscienza pulita e questa circostanza mi dà la forza per andare avanti e affrontare le difficoltà”.
Come trascorre le giornate lì dentro?
“Svolgo attività intermurale, ossia interagisco positivamente con le altre detenute della sezione in cui mi trovo, portando loro, con cadenza quotidiana, il vitto”.
A proposito come sono i suoi i rapporti con le altre recluse?
“I rapporti con loro si basano sul dialogo. Nessun litigio si è mai verificato da quando sono in carcere. Le altre detenute mi appoggiano e mi sostengono perchè credono nella mia innocenza”.
La persona che le manca di più in questo momento.
La risposta è lapidaria: “La mia famiglia”.
In aula lei ha raccontato la sua verità su quella maledetta notte. Cosa si aspetta dai giudici della Corte d'Assise di Trapani?
“Che venga creduta perchè sono sempre stata coerente con me stessa nelle parole e nelle azioni”.
Lei sostiene di non aver ucciso Nicoletta. Ha rimpianti, allora, per non essere riuscita a proteggerla?
“Ho protetto Nicoletta quanto più possibile sia in passato sia quella sera durante la quale per tentare di salvarle la vita ho subito dei tagli da Carmelo che mi ha spinta a terra facendomi perdere conoscenza quando ho capito quello che stava succedendo, ho provato a strapparla alla sua mano poi rivelatasi assassina”.
Ritornando sempre a quella notte, se potessi ritornare indietro, cosa non farebbe?
“Se quella maledetta sera avessi capito le intenzioni di Carmelo non avrei mai permesso loro di incontrarsi quantomeno confidando nella mia collaborazione anche perchè, preciso, che molte volte Carmelo e Nicoletta si incontravano da soli e a mia insaputa. Nicoletta aveva spesso le chiavi della mia macchina. Carmelo mi aveva confidato di avere una relazione con Nicoletta”.
In molti sui social l'hanno già giudicata e condannata. Cosa si sente di dire a costoro?
“L'apparenza inganna. Il bene non è mai riconosciuto. I continui traumi vissuti, la mia adozione, gli aborti, la morte di mia madre, che mi hanno portata ad essere più dura nei confronti della vita non fanno di me un'assassina. La gente è brava a giudicare anche perchè è facile parlare col senno di poi. Ma da determinate situazioni ci si deve passare per capire cosa si prova e come ci si sente. Da subito mi sono ritrovata sola, i miei amici mi hanno abbandonata, dando per scontata la mia responsabilità ancor prima di sentire le mie spiegazioni. Del resto non ho mai avuto problemi con la giustizia, ho sempre lavorato onestamente per realizzare i miei progetti. Alla gente che da oltre un anno mi punta il dito contro, rispondo che confido nel fatto che la giustizia farà il suo corso e che la vera verità verrà fuori prima o poi. Spero che le mie dichiarazioni siano realmente prese in considerazione dal giudice e che capisca che sono sempre state parole sincere. L'unica persona colpevole è Carmelo Bonetta. E' lui che ha ucciso Nicoletta. E' lui che si è sporcato le mani del suo sangue innocente”.
Alla famiglia Indelicato cosa vorrebbe dire?
“Avrebbero dovuto ascoltare le mie richieste di aiuto e di protezione nei confronti di Nicoletta, piuttosto che uscirsene con un “provvederemo”. Avevo bisogno del loro sostegno per cercare di trovare una soluzione per evitare ciò che poi è accaduto, perchè se finisci in certi giri poi non puoi più ribellarti e se lo fai non ne esci viva. Io ho voluto aiutare e proteggere Nicoletta, andando incontro anche a minacce da parte di chi gestiva questo schifoso giro”.
E a sostegno della sua tesi, Margareta Buffa ricorda una frase che scrisse nel suo profilo Facebook il 10 gennaio 2019: "non mi fate paura, io vado avanti per la mia strada a testa alta, abbasso lo sguardo solo per guardare le mie scarpe". Infine, un “grazie al mio avvocato Ornella Cialona perchè ha creduto sempre in me. Sta facendo benissimo e la ringrazio anche perchè so che non è facile lavorare, passando per l'avvocato del diavolo”.
Questa mattina la ragazza rumena comparirà davanti alla Corte d'Assise di Trapani per una nuova udienza del processo. Margareta Buffa renderà dichiarazioni spontanee.