Il pericolo Covid-19 non è scampato, lo dicono i virologi: la terza ondata è alle porte, non si può sottovalutare nulla e per questo evitare gli assembramenti è l’unica via possibile.
Sarà un Natale diverso dagli altri, con tante restrizioni, molti agenti sulle strade del territorio nazionale, il Prefetto di Trapani, Tommaso Ricciardi, ha già comunicato che l’attività di controllo provinciale sarà capillare.
Insomma, vietati gli spostamenti tra Comuni, niente feste, al tavolo bisognerà sedersi in massimo sei persone.
Eppure c’è qualcosa che non va in questa stretta per le feste natalizie, a cominciare dai centri commerciali aperti e super affollati, le città italiane da Catania a Rimini passando per Roma hanno visto tantissima gente per le strade.
Accade ovunque, senza alcun tipo di controllo e senza che vi sia la stretta il giorno successivo.
C’è qualcosa che non viene detto: in questo momento l’economia ha preso una via preferenziale, nonostante si affannino a dire altro dalla politica.
Una stretta arriverà anche dal presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, che ha previsto dei test a tappeto per chi arriva negli aeroporti siciliani, ovvero presentarsi già con un tampone effettuato non oltre le 72 ore precedenti.
Lo stesso sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, visti i contagi crescenti deciderà di incidere sugli orari di apertura e chiusura dei negozi.
Anche a Marsala gli assembramenti non sono mancati, non ci sono i controlli. I ragazzi si sentono liberi di potere sostare indisturbati in centro o davanti ai bar, molti perfino senza mascherina.
Nessuna condizione può essere sottovalutata, il Covid non conosce barriere e difficoltà, viene trasmesso e si diffonde rapidamente.
Lo sa bene l’ex governatore della Sicilia, Totò Cuffaro, che ha dato personalmente la notizia della sua positività. Il giorno successivo Cuffaro è stato ricoverato in Terapia Intensiva al Civico di Palermo, le condizioni sono serie ma non gravi.
La DC siciliana ha diramato un comunicato stampa, l’impegno politico di Cuffaro lo aveva visto parte attiva nelle ultime settimane nella riorganizzazione di un centro moderato: “Ci teniamo a tranquillizzare ognuno di voi che tale situazione mira a soddisfare una linea meramente precauzionale e non emergenziale. Vi preghiamo, inoltre, di non intasare il telefono personale, per garantire il riposo necessario in queste ore".