Fioccano le multe per le feste private ma Conte e il Viminale dicono altro.
Da Alcamo Marina a Brescia, da Treviso a Verona, qui si sono verificate negli ultimi giorni i casi più clamorosi di feste e assembramenti in casa con le forze dell'ordine che hanno elevato multe ad ognuno dei partecipanti. Ad Alcamo erano ben 13 i partencipanti (ne parliamo qui) e il totale delle multe è arrivato a 5mila euro.
A Brescia, invece, è costata 3.200 euro la festa che lo scorso 14 novembre hanno fatto otto ventenni per il compleanno di uno di loro. Ognuo dovrà sborsare 400 euro. E anche a Treviso il 30 novembre, erano in 42 tra ragazzi e ragazze e sono stati multati perché festeggiavano in una casa privata senza rispettare le regole anticovid. Anche in questo caso multe da 280 ai 400 euro a testa. A Verona una festa in centro è costata 5.280 euro ai partecipanti.
Multe a raffica dunque, anche se in conferenza stampa durante la presentazione del Dpcm natalizio il premier Giuseppe Conte aveva detto: “In un sistema liberal-democratico non possiamo entrare nelle case delle persone” per far rispettare le norme anti-Covid-19.
Una linea confermata anche dal Viminale: “Chi vìola le raccomandazioni del governo non rischia una sanzione”, ha scritto in una circolare ai prefetti il capo di Gabinetto del Ministero dell’Interno, Bruno Frattasi. Nonostante ciò, i controlli delle forze dell’ordine sono frequenti e diverse feste private sono costate molto care in epoca Covid-19.
Il rischio di multe salate riguarda anche il ritorno a casa, perché il coprifuoco impone di non farsi trovare fuori casa dopo le 22 senza un valido motivo, pena anche qui multe da 400 euro a testa.