Sta nascendo una nuova categoria: i siciliani "prigionieri" della Regione. Sono tutte quelle persone in quarantena, che stanno settimane, se non mesi, per aspettare l'esito del tampone e un via libera. A Trapani si è raggiunto il colmo, qualche giorno fa, quando una voce registrata avvisava le persone in quarantena di essere negativizzate, quando in realtà non era vero. Insomma, la solita confusione, che è uno dei motivi per cui poi la Sicilia diventa facilmente zona "rossa", dato che la tracciabilità è l'elemento cardine della lotta al coronavirus.
E' per questo che questa mattina Nello Musumeci farà un punto con i direttori delle Asp per capire cosa sta succedendo nelle Usca, le unità territoriali che sono ingolfate di lavoro. A Marsala, ad esempio, le scuole lamentano ritardi nella segnalazione di casi positivi nei plessi.
Le Usca lavorano con grande lentezza. Sono composte da medici, per lo più arruolati a gettone, e da infermieri. Dovrebbero controllare i malati a domicilio. Ma non lo fanno. Da qui le attese di settimane. E pensare che l'assistenza domiciliare sarebbe fondamentale per evitare il carico sugli ospedali. Ogni Usca lavora con autonomia. L'idea è quella di creare un coordinamento provinciale, per aumentare l'efficenza. Complicheranno solo le cose ...