Il nuovo Dpcm del governo è pronto, ed è scontro con le regioni. Ma è già deciso: a Natale non si potrà viaggiare.
Il timore di innescare subito una terza ondata è forte nel governo e nel Comitato tecnico scientifico, non vuole ripetere l’errore dei mesi scorsi.
Per questo palazzo Chigi pensa a misure molto prudenti anche per Natale, con un divieto di spostamento tra le regioni “gialle” a partire probabilmente dal 21 dicembre.
Il Dpcm in vigore scade il 3 dicembre e il nuovo deve entrare in vigore subito dopo per evitare “buchi” normativi. E le regioni, come sempre, contestano molte misure. Fa discutere soprattutto la conferma della chiusura dei ristoranti alle 18.
Il ministro della Salute Roberto Speranza però è netto: «Il momento è persino più insidioso dell’estate, perché in un luogo chiuso il virus può passare da una persona all’altra, mentre d’estate si sta all’aperto». Insomma, chiarisce, «sarà un Natale ispirato alla sobrietà, stiamo ancora dentro un’epidemia molto significativa, non bisogna dimenticare neppure per un istante l’alto numero di decessi. Va evitato di commettere errori e leggerezze, rischieremmo di avere di nuovo a gennaio i numeri di inizio novembre e non ce lo possiamo permettere».
"Il punto è che c'è ancora moltissimo virus che circola e appena ottenuto l'accenno di un risultato non si può pensare ad una situazione di ‘liberi tutti', l'abbiamo gia' vissuta questa esperienza", quindi "è evidente che se non si mantengono le precauzioni si vedranno le conseguenze che abbiamo già vissuto". Lo ha detto Massimo Galli, direttore di Malattie infettive all'ospedale Sacco di Milano, ad Agorà su Rai 3, aggiungendo: "Non è un merito né una gara tra le Regioni che cambiano colore, mentre sembra quasi, e lo si sente dal lessico corrente di qualche politico o Governatore. Mi rendo perfettamente conto dell'esigenze dell'economia e del commercio – ha concluso – però è altrettanto evidente che il problema della salute della gente è veramente importante".
Con l’approvazione del decreto Ristori quater, a cui il Consiglio dei ministri ha dato il via libera, arriva anche il bonus di Natale. Si tratta di un’indennità una tantum da 1.000 euro per i lavoratori precari del turismo, dello spettacolo e del settore termale. A questo si aggiunge un altro bonus da 800 euro per i lavoratori dello sport. Ne parliamo qui.