Resistere e reagire. Sono le parole d’ordine di attività come bar, ristoranti, pasticcerie. Resistere e reagire, a Marsala, come Trapani, e tutto il Paese. In un momento in cui la stretta per fronteggiare il Coronavirus comincia a farsi molto pesante.
Quando sono passate già alcune settimane dall’introduzione delle restrizioni che consentono alle attività soltanto di vendere i propri prodotti per l’asporto. Niente caffè al banco, niente primi al ristorante, niente pizzette e dolci appena sfornate dal panificio.
Resistere e reagire, come ha fatto il Panificio Ragona, nel centro storico di Marsala, che ha riaperto dopo 11 mesi di chiusura. Avevano chiuso per lavori poco prima dell’esplosione della pandemia. Poi il lockdown ha bloccato quei lavori che avrebbero consentito di accogliere nel nuovo locale i clienti che affollavano il panificio soprattutto per la specialità di casa: le arancine. “Riapriamo in un momento difficile, ma dobbiamo guardare avanti. Mi è dispiaciuto non aver potuto fare una bella inaugurazione con i nostri clienti. Ma appena abbiamo riaperto abbiamo sentito il loro affetto”, ci dice Giuseppina Lo Grasso, che insieme a tutta la famiglia gestisce lo storico panificio.
Resistere e reagire. E inventarsi cose nuove, magari. Come ha fatto Francesco Alagna, di Ciacco, che si è inventato “Busiate”. “Questi momenti mi hanno aiutato a riflettere, e ho pensato ad un nuovo format. Le nostre busiate, la nostra pasta, in un coppo, da portare via, da asporto. Dobbiamo fare in modo che ci siano nuove idee per andare avanti”.
Resistere e reagire, ci dice Vito Alagna, titolare dello storico bar Alagna di via Garibaldi a Marsala. “So che molti chiudono, che così non ce la fanno. Noi siamo in una zona centrale, dobbiamo offrire un servizio. Ma gli incassi sono molto bassi, servono a malapena a pagare le spese”.
Resistere e reagire, come stanno facendo molte altre attività nel nostro territorio. Nonostante la crisi economica, nonostante le restrizioni, nonostante le incertezze. Resistere e reagire, anche per quelli che hanno dovuto abbassare le saracinesche.