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26/11/2020 08:45:00

Scoperto in Sicilia un altro laboratorio che truffava l'Asp sulle analisi 

Scoperto in Sicilia un altro laboratorio che truffava l'Asp sulle analisi.

Interdizione per un anno nei confronti degli amministratori di un laboratorio d'analisi accreditato, madre e figlio, accusati di avere truffato, tra il 2014 e 2018, il servizio sanitario e l'Asp di Palermo. Le indagini condotte dalla Guardia di Finanza e coordinate dalla procura sono sfociate nell'ordinanza cautelare emessa dal gip, con la quale è stato applicato ai due amministratori il divieto per un anno di esercitare uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese.

Il provvedimento è scattato nei confronti della donna di 75 anni e del figlio di 34. Secondo gli accertamenti svolti dal nucleo di polizia economicofinanziaria di Palermo, avrebbero truffato l'azienda sanitaria grazie a un sofisticato sistema di sovrarendicontazione e fatturazione di prestazioni di laboratorio attraverso analisi non congrue rispetto alla finalità di ricerca o alle capacità tecniche del laboratorio, mancanza di prescrizioni mediche specifiche, test non eseguiti.

Con lo stesso provvedimento il gip ha disposto il sequestro preventivo di circa 300 mila euro. Le indagini sono scattate dopo un controllo amministrativo dell'Asp di Palermo e sono state svolte con l'ausilio del personale del centro regionale qualità dell'assessorato regionale della Salute. Dai controlli è emerso che i dipendenti del laboratorio suggerivano ai medici di base codici erronei da inserire nelle ricette, per rendicontare esami inutili o non compatibili con le caratteristiche del laboratorio al solo fine di far lievitare i costi.

Qualche settimana fa i Carabinieri hanno invece scoperto un laboratorio ad Alcamo dove venivano analizzati i tamponi per il coronavirus, con un macchinario che però non aveva le dovute autorizzazioni, tanto che c'è il sospetto che molti tamponi negativi in realtà non lo fossero. Due giorni fa il laboratorio è stato dissequestrato.