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24/11/2020 02:00:00

La piazza della "discordia"

 La piazza della discordia. Chiunque frequenti i social o è curioso o per amore della città, lo ha fatto o lo farà.

Trattasi di recarsi a p.zza della Vittoria a Marsala meglio conosciuta come Porta Nuova, la vera porta che è una delle due esistenti, che delimitano il centro storico.

Luogo che per alcune generazioni fu di aggregazione, di "nuove" amicizie, amori, conoscenze e piazza di apertura alla vita. Era nel significato nobile greco, l'Agorà della polis. Purtroppo nel tempo divenne posteggio abusivo e i famigerati giardini di Giulia. Nel 2009 la giunta Carini indisse un concorso, progetto per le idee. La proposta che vinse arrivò alla determinazione di un piano esecutivo, un post social dell'ex primo cittadino ha rimosso qualsiasi dubbio.

Eccone la prima parte:
"Ho letto in questi giorni tanti commenti sui lavori che hanno interessato Porta Nuova: alcuni positivi altri no. Premetto che il progetto non è proprio quello che nel 2009 risultó vincitore di un concorso pubblico e che prevedeva anche la sistemazione del verde, uno specchio d’acqua, una passerella, un sistema di illuminazione costituito da mattonelle luminose ed altro. L’attuale intervento, comunque, riguarda una parte di Porta Nuova e cioè quella antistante la Porta stessa e non mi sembra che si allontani molto da quella che era l’identità e la storia della piazza".

Prosegue con la sua idea di piazza, e ringrazia Di Girolamo e si augura che Grillo realizzi ciò che desidera la città, ossia un luogo che integri anche lo spazio antistante teatro Impero e parco archeologico. Chi vivrà, vedrà. Per la parte realizzata necessita un concetto che condivido, "deve riacquisire identità ". In tal senso sovviene il pensiero di un filosofo italiano vivente Umberto Galimberti, "l'identità te la riconosce la società".

Nella fattispecie dobbiamo farlo noi marsalesi, vivendola, riempendola, con l'aiuto della nuova amministrazione. In che modo? Area teatrale, dove far esibire inizialmente artisti locali, di musica lirica sol perché a mio avviso non si presta a concerti di massa, d'incontri letterari. Si vuole fugare ogni sospetto di pensiero radical chic, per altro genere d'eventi ci sono altri luoghi, il lungomare, S.Pietro, zona stadio. La piazza è mininimalista, essenziale, mette in risalto la porta, anche se il prospetto della casa dove pernottò Garibaldi va restaurato. Potrebbe diventare piazza della "concordia".

Vittorio Alfieri



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