A Marsala si fa il parcheggio ma non si fa il porto. La realizzazione del porto di Marsala ad oggi è più che mai in alto mare, in compenso si fa il parcheggio multipiano da 480 posti auto che doveva servire l’infrastruttura portuale.
Il Marina di Marsala doveva essere pronto già l’estate scorsa, invece, i lavori non sono mai iniziati e per questo, passati tre anni, senza che sia stato avviato il cantiere, la Regione Siciliana ha revocato la concessione per la realizzazione del porto di Marsala alla Myr, la società di Massimo Ombra. (Qui potete leggere la storia del porto: prima parte, seconda e terza).
C’è il via libera al progetto del parcheggio multipiano – Il parcheggio multipiano da 480 posti auto, con doppio ingresso dalla via Verdi e dal Lungomare Mediterraneo, è una delle opere accessorie, inserite a corredo del Marina di Marsala e dell’intero bacino portuale, le altre sono: un albergo a cinque stelle in piazza Piemonte e Lombardo, dove si trova l’ex discoteca Octopus, e il raddoppio della carreggiata del lungomare. Tornando al parcheggio, che doveva nascere per essere da supporto all’attività del Marina, il 15 di ottobre 2020 ha avuto il via libera dalla conferenza di servizi che si è tenuta presso l’Ufficio dello Sportello Unico Attività Produttive e che doveva valutare, appunto, il progetto di demolizione e ricostruzione di un immobile esistente da destinare a parcheggio multipiano privato, in via Verdi n°26 ma con accesso anche dalla via Lungomare Mediterraneo e comportante una variante allo strumento urbanistico. Il progetto, lo ricordiamo, è stato presentato dalla Medipower Srl, il cui legale rappresentante è Massimo Ombra. Nel verbale della seduta di conferenza di servizi, il presidente della stessa, l’architetto Stefano Pipitone, - presenti anche Tommaso Rallo, addetto dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Marsala e il progettista, l’ingegnere Pietro Inferrera in rappresentanza della Medipower, - ha comunicato che il progetto ha avuto una nota di condivisione da parte dell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, che ci sono i pareri favorevoli dell’ASP di Trapani, della Soprintendenza ai Beni Culturali, stessa cosa da parte del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Trapani, che ha trasmesso il parere di conformità antincendio. C’è anche il Nulla Osta da parte del Demanio Marittimo e il parere favorevole del Genio Civile di Trapani. Acquisti tutti i pareri, la conferenza ha approvato il progetto con la variante urbanistica al Piano Comprensoriale alle condizioni dei vari Enti e che la stessa variante venga approvata dal consiglio comunale di Marsala.
Intanto sul fronte del porto è tutto fermo – Mentre da un lato si dà il via libera alla realizzazione del parcheggio, dall’altro la situazione del porto è ferma. Le ultime notizie relative al porto risalgono alla fine di maggio scorso, quando c’è stata una videoconferenza della IV Commissione Regionale Ambiente, Territorio e Mobilità presieduta da Giusy Savarino, alla quale parteciparono, l'assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone, il dirigente del dipartimento infrastrutture Fulvio Bellomo, l’allora sindaco di Marsala, Alberto Di Girolamo, i deputati marsalesi Eleonora Lo Curto e Stefano Pellegrino, il presidente del consiglio comunale Enzo Sturiano e il titolare della Myr, progettista del Marina di Marsala, Massimo Ombra, che avevano concordato di trovare il modo per tirarsi fuori dall’impasse causata dalla revoca alla Myr, e capire come andare avanti nel percorso di realizzazione del Marina di Marsala.
Gli annunci e le polemiche delle politica - Sul porto c’è l’intervento di Stefano Pellegrino che annuncia un nuovo incontro con i vertici della Regione. A Pellegrino risponde polemicamente la deputata marsalese dell’UDC, Eleonora Lo Curto, che a sua volta dice di essere stata lei ad avere chiesto una riunione all’assessore alle Infrastrutture Marco Falcone e ha consegnato un memorandum al presidente Musumeci.
“L’intervento per la messa in sicurezza del porto – si legge nella nota di Pellegrino - si rende necessario ed imprescindibile per le esigenze degli operatori economici, della marineria e del comparto turistico. Sarà ancora incessante il mio impegno per concertare la progettazione esecutiva unitamente all’Assessore per le Infrastrutture, On. Marco Falcone, e i dirigenti degli Uffici Tecnici della Regione. Già questo mercoledì, unitamente al sindaco Grillo, che ha posto come punto prioritario del programma la realizzazione del porto, ho concordato l’ennesimo incontro con i vertici regionali per rendere operative le dichiarazioni di intenti. La spesa complessiva prevista sarà di 25-30 milioni di euro per i lavori strutturali, ai quali saranno da aggiungere altri 10 milioni per la sistemazione del porto commerciale che potrà essere realizzato avvalendosi di fondi previsti con il concorso degli operatori portuali".
“Il futuro di Marsala, quinta città della Sicilia - conclude il Parlamentare - dipende unicamente dalla possibilità di rinnovare il suo millenario rapporto economico e sociale con il mare. A tal fine si è convenuto di procedere con stralci funzionali. Finalmente, grazie all’interesse mostrato anche dal governo Musumeci, sarà possibile restituire, dopo mezzo secolo, centralità al porto di Marsala nel contesto economico non solo della provincia, ma dell’intera regione siciliana”.
La replica a Pellegrino di Eleonora Lo Curto: “A Marsala qualcuno, dalle parti di Forza Italia, si atteggia ad attore protagonista quando invece, sulla realizzazione del Porto, è sempre stato a stento comprimario. È politicamente grave lo sgarbo istituzionale che è stato consumato convocando presso l’assessorato regionale alle Infrastrutture una riunione che io stessa avevo già chiesto all’assessore Marco Falcone, chiedendo di coinvolgere, ovviamente, tutti gli attori istituzionali. Ne sono venuta a conoscenza tramite il sindaco di Marsala Massimo Grillo, in evidente imbarazzo per la mia assenza in quanto non coinvolta. Proprio sul Porto di Marsala e su altre opere strategiche, nei giorni scorsi, in rappresentanza del territorio e dell’Udc, ho consegnato nelle mani del Presidente della regione Nello Musumeci, alla presenza dell’assessore Marco Falcone, un memorandum sugli interventi da realizzare con le risorse del recovery fund. Appare pertanto a dir poco stucchevole, vergognoso e puerile questo tentativo di agire in modo solitario che di fatto penalizza l’efficacia dell’azione politica, prova ne è che da oltre dieci anni si parla a vuoto del porto di Marsala. Personalmente ho sempre creduto nel lavoro di squadra ed ho sempre cercato la collaborazione di chi come me riveste ruoli istituzionali nel territorio e per questo ritengo questo comportamento semplicemente volgare. Del resto gli stessi protagonisti di questa vicenda dovrebbero riflettere, ed a lungo, sugli scarsi risultati fatti ottenere al loro partito nelle ultime amministrative di Marsala, dove noi dell’Udc abbiamo doppiato le liste che in maniera divisa e frastagliata erano riconducibili al partito di Gianfranco Miccichè. Prendo atto che l’assessore regionale Marco Falcone, da sempre attento a coinvolgere tutti i rappresentanti politici ed istituzionali, sulla riunione odierna ha fatto marcia indietro per non commettere una imperdonabile gaffe, comprendendo come sia importante la condivisione di un progetto e la compartecipazione di tutte le realtà politico-istituzionali. Sulle grandi sfide del territorio di Marsala e dell’intera provincia Trapanese l’Udc non solo è particolarmente attenta, ma agisce con fermezza, eleganza ed educazione istituzionale ed è per questo che ottiene il consenso elettorale e il riconoscimento politico dai cittadini delle diverse comunità locali.”