Coronavirus: 114 nuovi positivi nel trapanese, 1241 i contagi totali. I medici chiedono il lockdown generale
14,00 - Sono 114 i nuovi positivi nel trapanese da venerdì scorso ad oggi. In totale gli attuali contagiati sono 1241. Sono 43 le persone decedute dall'inizio della pandemia ad oggi.
Ecco i dati aggiornati delle singole città della provincia su come sono distribuiti i positivi: Alcamo 229; Buseto Palizzolo 7; Calatafimi-Segesta 8; Campobello di Mazara 15; Castellammare del Golfo 55; Castelvetrano 85; Custonaci 30; Erice 49; Favignana 4; Gibellina 21; Marsala 175; Mazara del Vallo 112; Paceco 37; Pantelleria 37; Partanna 24; Poggioreale 1; Salaparuta 6; Salemi 16, Santa Ninfa 1; Trapani 242; Valderice 35; Vita 2, San Vito Lo Capo 40; Petrosino 7.
I guariti dall'inizio dell'epidemia 887. I ricoverati in terapia intensiva 6, i ricoverati – del territorio – non in terapia intensiva 50. Il totale dei tamponi effettuati oggi (il dato è parziale) sono 862, mentre sono stati effettuati 778 tamponi per la ricerca dell'antigene.
10,40 - Il record di tamponi rapidi effettuati nel week end va alla provincia di Trapani con 10529 test nei drive in predisposti oltre che nel capoluogo anche ad Alcamo, Mazara del Vallo, Marsala e Castelvetrano. In totale nei due giorni sono stati riscontrati 179 positivi al Covid in provincia di Trapani. Questi dovranno fare il tampone molecolare per la conferma della positività. (Qui l'articolo)
10,00 - Sono dieci i positivi al Covid su 2193 tamponi rapidi effettuati quelli registrati nel corso del fine settimana a Marsala con lo screeening di massa organizzato in modalità drive-in.
Lo screening è avvenuto sabato e domenica operato dall'Asp di Trapani con il coordinamento operativo del Centro Operativo Comunale della Protezione Civile. Il bacino d'utenza interessato era la popolazione scolastica degli istituti superiori della città. Quindi non solo personale docente e personale scolastico, ma studenti e familiari.
Nella giornata di sabato sono stati effettuati 634 tamponi rapidi con due positivi, domenica invece sono stati effettuati 1559 tamponi rapidi con 8 positivi. In totale nei due giorni sono stati 2193 test rapidi di cui 10 sono risultati positivi al Covid. Questi dovranno effettuare il tampone molecolare per la conferma della positività al Coronavirus.
06,00 - Sono 34 i positivi al Covid registrati ieri su 1993 tamponi eseguiti a piazzale Ilio a Trapani per lo screening in "drive in" svolto grazie alla collaborazione tra Comune e Asp.
In piazza una task force sanitaria composta da 21 persone, tra medici e infermieri, guidata dal dottore Mario Minore dell'Asp. "Nessuno - dichiara il sindaco Giacomo Tranchida - è immune al Covid e a tutti si chiede di essere medici di se stessi per mantenere in salute la nostra comunità".
E ieri sempre a Trapani tre persone, una donna e due uomini di cui un anziano, contagiati, hanno al pronto soccorso di Trapani in attesa di un posto ed essere ricoverati negli ospedali Covid di Marsala e Mazara del Vallo. La donna e l'anziano hanno una polmonite da Coronavirus e la prima è già stata sottoposta a ventilazione. Meno gravi, invece, le condizioni dell'altro uomo.
I dati in Sicilia - Diminuiscono i tamponi in Sicilia nel fine settimana e diminuiscono di conseguenza anche i nuovi casi positivi. Sono 1.083 i nuovi positivi al Covid19 registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore. Sono stati effettuati 6.894 tamponi. Diminuiscono anche i decessi, sono 13. In totale in Sicilia si contano 676 morti. Con i nuovi casi sono 21.467 gli attuali positivi.
Di questi 1.427 sono i ricoverati con un incremento di 97, 1250 in regime ordinario e 177 in terapia intensiva con un aumento di otto ricoveri. In isolamento domiciliare sono 21.467. I guariti sono 340. I nuovi positivi sono così distribuiti per province: Palermo: 152, Catania 239, Ragusa 198, Messina 200, Trapani 5, Siracusa 175, Caltanissetta 92, Agrigento nessuno nuovo caso, Enna 22.
Razza: contento se Ministero vorrà inviare non uno, ma cento ispettori - “In tutto il mondo ed in ogni Regione d’Italia in queste ore si assiste alla crescita dei contagi, alla crescita dei ricoveri e al diffondersi dell’epidemia. In questi momenti dovrebbe esserci una responsabilità diffusa ed invece proliferano polemiche - le parole l’assessore regionale per la Salute, Ruggero Razza -. Se il ministero della Salute vorrà inviare non uno ma cento ispettori in Sicilia sarò io il più contento. Anzi lo auspico. Non temiamo il controllo del nostro lavoro, ma questo spirito diffuso del ‘tutti contro tutti’ non è neppure rispettoso nei confronti di tanti operatori che in queste ore affrontano con abnegazione la propria missione di medici, infermieri, operatori. Il mondo sta vivendo la più grande emergenza sanitaria degli ultimi 100 anni. Per qualcuno è ordinaria amministrazione. Vorrei potesse essere davvero così. Ma non lo è”.
Prosegue campagna di monitoraggio voluta dalla Regione - Si allarga a macchia d'olio in Sicilia la campagna di monitoraggio del Coronavirus sulla popolazione, promossa dalla Regione. Nel weekend, sono state complessivamente una trentina le città dell'Isola (con più di trentamila abitanti) dove sono stati allestiti i drive-in con i tamponi rapidi per la ricerca del virus. Dopo l'esperienza negli arcipelaghi minori e della Fiera del Mediterraneo a Palermo, è quindi andata avanti l'iniziativa in tutto il territorio, così come programmato dall’assessorato regionale alla Salute, su suggerimento del Comitato tecnico scientifico. Come noto, il target è quello della popolazione scolastica (docenti, non docenti, studenti e loro genitori). Da una ricognizione non ancora definitiva sono stati effettuati circa trentamila test su altrettanti cittadini, di cui circa 800 positivi al Covid-19 che adesso verranno sottoposti al tampone molecolare. L'esperienza, secondo la volontà del governo Musumeci, andrà avanti nelle prossime settimane. L'iniziativa è promossa dalla Regione con le Asp e in collaborazione con Anci Sicilia e le amministrazioni locali.
I dati nazionali - Sono 32.616 i nuovi casi di positività al coronavirus nelle ultime 24 ore (7.195 in meno rispetto a sabato). Le vittime sono 331 (94 in meno rispetto a sabato).
Sono stati 191.144 i nuovi tamponi effettuati, circa 40mila in meno. Lo riportano i dati diffusi dal ministero della Salute. Complessivamente sono 935.104 i contagiati, comprese vittime e guariti, mentre il totale dei morti è di 41.394.
E' costante il rapporto tamponi/positivi, che resta a quota 17% circa, così come resta stabile l'aumento dei pazienti in terapia intensiva, secondo quanto emerge dal nuovo bollettino del ministero della Salute. Il numero degli attualmente positivi in Italia ha raggiunto quota 558.636 (+26.100). Di questi 26.404 sono ricoverati con sintomi (+1.331), 2.749 sono in terapia intensiva (+115) e 529.447 in isolamento domiciliare (+24.654). Dall'inizio della pandemia sono invece 335.074 le persone dimesse o guarite, con un incremento nelle ultime 24 ore di +6.183.
Un allarme viene lanciato all'ANSA da Giuseppe Galano, responsabile del 118 a Napoli e coordinatore della rete regionale del soccorso d'emergenza: "Ci sono file di ambulanze e auto private in tutti gli ospedali di Napoli, Cotugno, Cardarelli, Ospedale del Mare sono tutti in crisi totale nel ricevere i pazienti covid". "Stiamo portando - spiega - pazienti anche all'ospedale Pellegrini e al San Paolo, perché ormai non riusciamo più a smaltire con i grandi ospedali. Ma anche queste strutture vanno in difficoltà perché hanno pochi posti riservati ai sospetti covid e si ingolfano velocemente. La situazione è questa a Napoli ma so che è molto difficile anche nelle Asl della provincia".
Tutto l'Alto Adige, intanto, diventa zona rossa. "L'andamento epidemiologico con i numeri in costante crescita e il sempre maggior numero di comuni dichiarati zona rossa lo impongono. E' inutile ormai applicare due provvedimenti diversi", dice all'ANSA il governatore Arno Kompatscher, che nelle prossime ore firmerà l'ordinanza. Spostamenti tra i comuni saranno concessi solo per motivi di lavoro, salute, studio e urgenze inderogabili. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 781 nuovi casi su 2998 tamponi e 4 decessi.
Il ministro della Salute Roberto Speranza a Mezz'ora in piu' su Rai 3 condotta da Lucia Annunziata ha detto che 'non e' scritto nel cielo dove andremo a finire ma vedo una consapevolezza che non e' all'altezza del momento che stiamo vivendo. Si torni allo spirito di marzo quando il comportamento delle persone ha fatto la differenza'."Non penso che sia lavoro sporco firmare un'ordinanza che impone delle restrizioni io penso che sia un lavoro nobilissimo", ha spiegato Speranza. "Se verifico che su un territorio, sulla base di dati scientifici, c'è un rischio non ho paura di firmare. Ho firmato ordinanze pesanti e sono pronto a firmarne ancora se sarà utile per il nostro Paese", ha detto il ministro sottolineando di firmare "a nome del Governo". "E' un lavoro a tutela della salute come diritto costituzionale e lo faccio a nome di tutto il Governo e in modo condiviso da tutti". "Il Dpcm che abbiamo approvato da cui derivano le ordinanze che io firmo è stato condiviso da tutto il Governo. Non è una firma a titolo personale. Io firmo a nome del Governo sulla base di un decreto del presidente del Consiglio dei ministri e in una piena sintonia e condivisione con il presidente del consiglio Conte e con tutti i ministri".
"Lockdown totale, in tutto il Paese". A chiederlo, alla luce dei dati, soprattutto quelli sui ricoveri in ospedale e nelle terapie intensive, è il Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici (Fnomceo), Filippo Anelli, dalla pagina Fb della stessa Federazione. "Considerando i dati di questa settimana come andamento-tipo e se li proiettiamo senza prevedere ulteriori incrementi, la situazione fra un mese sarà drammatica e quindi bisogna ricorrere subito ad una chiusura totale. O blocchiamo il virus o sarà lui a bloccarci perchè i segnali ci dicono che il sistema non tiene ed anche le regioni ora gialle presto si troveranno nelle stesse condizioni delle aree più colpite". Lo afferma all'ANSA il presidente della Federazione degli Ordini dei medici Filippo Anelli: "Con la media attuale, in un mese arriveremmo ad ulteriori 10mila decessi".. "In certe aree metropolitane il lockdown va fatto subito. Io avrei fatto Napoli zona rossa due settimane fa". Lo ha affermato Walter Ricciardi, consulente scientifico del ministro della Salute, ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa. La situazione, ha rilevato, è "drammatica, a volte tragica, in continuo peggioramento. Questa si profila come una tragedia nazionale, sono necessari interventi rapidi". "Era tutto prevedibile. Con il ministro Speranza già il 6 aprile avevamo preparato un piano che però doveva essere recepito dalle Regioni. Alcune lo hanno fatto, altre no", ha affermato Ricciardi.
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