Da mezzanotte è entrato in vigore il Dpcm che divide l’Italia in tre aree: rossa (Calabria, Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta), arancione (Puglia e Sicilia), gialla (tutte le altre regioni). Dopo le proteste del presidente della Lombardia Fontana, ieri si sono uniti molti altri governatori. Il presidente facente funzioni della Calabria Nino Spirlì ha annunciato che impugnerà l’ordinanza del ministro della Salute: «Questa regione non merita un isolamento che rischia di esserle fatale». Il presidente del Piemonte Alberto Cirio lamenta il fatto che il governo abbia preso decisioni «su dati vecchi di almeno dieci giorni» e non sia stato considerato «che il nostro Rt è passato da 2,16 a 1,91 grazie alle misure di contenimento adottate». Molto critico anche Vincenzo De Luca, presidente della Campania, inserita nell’area gialla: «Rimango convinto della necessità di misure nazionali unitarie, anche più rigorose, per una azione più efficace di contrasto al Covid. Ho detto, e ripeto, che dobbiamo considerarci la realtà più esposta, e che dobbiamo adottare prima di altri, e con più rigore, le misure necessarie. Invito i sindaci a predisporre da subito la chiusura dei lungomare e di parte dei centri storici nei fine settimana». Alle proteste dei governatori il ministro della Salute Roberto Speranza ha risposto con toni duri: «Le Regioni alimentano i dati con cui la cabina di regia effettua il monitoraggio dal mese di maggio, nella cabina di regia ci sono tre rappresentanti indicati dalle Regioni. È surreale che anziché assumersi la loro parte di responsabilità ci sia chi faccia finta di ignorare la gravità dei dati che riguardano i propri territori».
Il coronavirus in Italia
Attualmente positivi: 472.348
Deceduti: 40.192 (+445)
Dimessi/Guariti: 312.339 (+4.961)
Ricoverati: 25.647 (+1.239)
di cui in Terapia Intensiva: 2.391 (+99)
Tamponi: 16.717.651 (+219.884)
Totale casi: 824.879 (+34.505, +4,37%)
•
È risultato positivo il 15,7% dei tamponi di cui è stato comunicato il referto. Un dato in leggera crescita rispetto al 15,5% di mercoledì.
•
«Rispetto a marzo, oggi i casi di coronavirus sono distribuiti su base nazionale. Tutto il Paese è colpito: se dico “rosso” vuol dire circolazione del virus elevata, se dico “arancione” è lo stesso elevata perché siamo a un Rt tra 1,25 e 1,5, ci sono poi incidenze elevate anche in zone gialle dove l’Rt è sopra 1» (il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, annunciando i numeri di ieri).
•
Il numero delle vittime non era così alto dal 2 maggio.
•
Il maggior numero di nuovi casi positivi è stato rilevato ancora in Lombardia (8.822). Seguono Campania (3.888), Veneto (3.264) e Piemonte (3.171).
•
•
All’ospedale di Rivoli, fuori Torino, sono finiti i posti letto e nel pronto soccorso i pazienti Covid sono sistemati in barelle da campo, per terra. L’Asl To3 ha spiegato che «le strutture sono in fortissima sofferenza e i pazienti continuano ad arrivare, ma tutti ricevono assistenza».
•
Personaggi noti che hanno scoperto di essere positivi nelle ultime ore: Paola Perego, Iva Zanicchi.
Focolaio al Trivulzio
Al Pio Albergo Trivulzio di Milano ci sono 64 dipendenti positivi su un totale di 551 e sette pazienti contagiati su 727. I contagiati sarebbero comunque tutti asintomatici. Tra i pazienti infettati uno ha più di 85 anni e si trovava nella Rsa (che conta 571 ospiti), gli altri sei sono over 75 ed erano nelle cure intermedie. Dal 9 ottobre il Trivulzio ha vietato le visite dei parenti e ogni settimana effettua un maxi screening con tamponi.
La procura di Milano lo scorso aprile aveva aperto un’inchiesta, tuttora in corso, su una serie di morti sospette al Trivulzio durante la prima ondata di contagi.