Era ora. Ci voleva l'emergenza per svegliare la Regione, che, finalmente, anche se in maniera disordinata sta iniziando a fare tamponi a tutti, in cerca degli asintomatici.
Da qualche giorno la Protezione Civile regionale ha pianificato l’acquisto di milioni di test rapidi e sta potenziando la capacità di analisi con l’obiettivo di arrivare dagli attuali 5 mila ad almeno 60 mila al giorno. CI riusciranno?
La Protezione Civile regionale ha bandito la prima gara per acquistare un milione e mezzo di tamponi rapidi, sia nella versione rinofaringea che in quella salivare. È una gara dall’importo di spesa notevole, circa 7 milioni.
La gara appena bandita prevede la possibilità di acquistare a brevissimo termine un analogo lotto.
Dunque in pochi giorni il sistema sanitario si doterebbe di altri 3 milioni di tamponi rapidi che verranno affidati - questo è già deciso - soprattutto ai pool di medici e infermieri neoassunti che stanno avviando i test nei drive in. A Palermo l’operazione è già partita con dati che hanno scardinato le precedenti stime sui contagi (10% in più del previsto).
Fra qualche giorno ci sarà una seconda gara che vale circa 2 milioni e che serve a selezionare un’azienda che fornisca la cosiddetta stazione biologico-molecolare: si tratta della tecnologia per analizzare rapidamente tutti i test, anche quelli frutto di tampone tradizionale.
Sempre con l’obiettivo di intercettare i positivi asintomatici la Protezione Civile finanzierà anche l’acquisto di una stazione di test rapidi per l’aeroporto di Catania: si tratta di 25 box di prelievo in cui possono essere controllati i passeggeri in arrivo.