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03/11/2020 06:00:00

Coronavirus, boom di guariti nel Trapanese. Sono 1000 i positivi. La Regione studia le contromisure

18,10 -  Sono 1048 i casi di coronavirus in Sicilia in 24 ore: per la terza volta di fila l'Isola supera dunque quota mille. Quattordici le vittime in un giorno, per un totale di 550. Otto pazienti più di ieri, in terapia intensiva (150 in totale) e 47 in regime ordinario, per un totale di 55 nuovi ricoveri (1222 in totale). Impennata invece di guariti, con 292 dimessi nelle ultime 24 ore (7569 in totale).

I nuovi positivi sono così distribuiti per province: Palermo 258, Catania 299, Messina 80, Ragusa 83, Trapani 133, Siracusa 71, Agrigento 21, Caltanissetta 96, Enna 7.


Tornano a salire i nuovi contagiati da coronavirus individuati in Italia: sono 28.244 (ieri 22.253), secondo il sito della Protezione civile. L’incremento delle vittime è invece più netto, sono 353 in 24 ore (ieri 233), mai così tanti da inizio maggio. I pazienti in terapia intensiva aumentano di 203 in un solo giorno, portando il totale a 2.225. In crescita anche i ricoveri ordinari, +1.274 (ieri +938), 21.114 in tutto.

Il totale dei contagiati è ora di 759.829, i morti sono 39.412. Gli attualmente positivi superano i 400 mila e sono ora 418.142 (+21.630 rispetto a ieri). I guariti e dimessi sono 302.275 (+6.258).

 15,40 - E' boom di guariti in provincia di Trapani sul fronte del Coronavirus. Sono 810 quelli totali e 252 nelle ultime 24 ore. Il dato di ieri era di 558. Il numero dei nuovi positivi, al netto dei guariti e dei deceduti (+1)è di 133.

In totale in provincia di Trapani ci sono 1000 positivi e sono così distribuiti nei 24 comuni: Alcamo 207, Buseto Palizzolo 8, Calatafimi Segesta 4, Campobello di Mazara 9, Castellammare del Golfo 52, Castelvetrano 49, Custonaci 25, Erice 53, Favignana 5, Gibellina 9, Marsala 129, Mazara del Vallo 100, Paceco 17, Pantelleria 30, Partanna 13, Poggioreale 1, Salaparuta 2, Salemi 16, Santa Ninfa 2, Trapani 210, Valderice 30, Vita 2, San Vito Lo Capo 21, Petrosino 6.

I deceduti totali dall'inizio della pandemia è di 37. Attualmente si trovano ricoverati in terapia intensiva 6 pazienti, e 39 nei reparti Covid. Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 937 tamponi molecolari e 824 tamponi per la ricerca dell'antigene.

06,00 - Sono 1120 i positivi in provincia di Trapani su una popolazione di 430mila abitanti,  e sono 36 le persone decedute dall'inizio dell'epidemia.

Abbiamo 1074 asintomatici in isolamento domiciliare su 1120 contagiati e 46 ricoverati di cui 7 in terapia intensiva. I guariti, nel trapanese, dall'inizio della pandemia, sono 558. Tamponi molecolari effettuati 739, tamponi per la ricerca dell'antigene 1474.

Così sono distribuiti i positivi nei 24 comuni della provincia: Alcamo 247, Buseto Palizzolo 11, Calatafimi Segesta 7, Campobello di Mazara 11, Castellammare del Golfo 50, Castelvetrano 106, Custonaci 22, Erice 64, Favignana 7, Gibellina 9, Marsala 146, Mazara del Vallo 88, Paceco 18, Pantelleria 22, Partanna 9, Poggioreale 0, Salaparuta 1, Salemi 16, Santa Ninfa 3, Trapani 216, Valderice 36, Vita 4, San Vito Lo Capo 21, Petrosino 6.

Trapani, dal 4 novembre Cup chiusi al pubblico, lo comunica l'Asp. L'Apertura è riservata solo a chi prenota le visite online sul sito www. asptrapani.it: "Lo Sportello". Al fine di contenere il diffondersi del Covid-19 e con il carattere particolarmente diffusivo dell'epidemia e dell'incremento dei casi, da mercoledì 4 novembre 2020 gli sportelli Cup sul territorio rimarranno chiusi al pubblico.

I nuovi casi di contagio in Sicilia nelle ultime 24 ore sono stati 1.024 a fronte di altri 8.034 tamponi eseguiti. Il quadro come sempre viene aggiornato dal bollettino del Ministero della Salute. Le ulteriori vittime sono 18 per un totale di 536 dall'inizio della pandemia. Con i nuovi casi salgono così a 16.064 gli attuali positivi. Di questi 1.167 sono i ricoverati: 1025 in regime ordinario e 142 in terapia intensiva con un incremento di dieci ricoveri. I guariti sono 266. I nuovi positivi sono così distribuiti per province: Palermo 209, Catania 258, Messina 92, Ragusa 249, Trapani 15. Siracusa 174, Agrigento 8, Caltanissetta 19.

Pressione sugli ospedali siciliani, la Regione studia le contromisure - Per l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza il nostro sistema sanitario reggerà, anche che se con l’andamento attuale dei contagi, di circa mille al giorno, potrebbe portare alla saturazione dei posti letto nei reparti Covid e anche nelle terapie intensive. La proiezione che si trova sul tavolo di Razza parla di 250mila contagi. Ci si arriva facendo uno studio sui tamponi a tappetto effettuati la settimana scorsa. Su 2995 test in due giorni e mezzo i positivi asintomatici sono risultati 255, il 9%. Fatto, dicono gli esperti, che dimostra che gli asintomatici sono molti di più delle previsioni e che loro portano il virus in giro e lo trasmettono. A evidenziare ciò, anche il coefficiente Rt e cioè quante persone può infettare un positivo. In Sicilia si è ancora entro la soglia limite di sicurezza di 1,5, le Regioni del nord come Lombardia e Piemonte sono invece oltre 2. Razza da tempo sta dunque immaginando uno scenario con reparti, pronto soccorso e terapie intensive intasate e per far fronte a questa situazione dice che può mettere in campo tutti i 13mila posti letto, e se fosse necessario di bloccare anche per due mesi l’attività ospedaliera e che è pronto ad usare anche le sale operatorie come terapie intensive se ci fosse la necessità, sospendendo gli interventi chirurgici non urgenti. Per cercare di prevenire e di non arrivare a quello scenario limite, per Razza bisogna continuare con l’intercettazione dei positivi, ed evitando che persone con sintomi lievi affollino e intasino gli ospedali. I “paucisintomatici” sono quelli su cui si concentreranno di più Musumeci e Razza. Dicono che bisogna migliorare le cure a casa per coloro che hanno sintomi lievi e fargli avere eparina, cortisone e idrossiclorochina. Tutto questo permetterà ad evitare che gli ospedali vadano sotto pressione.

 Musumeci, virus si combatte uniti - "Ancora una volta il richiamo del presidente della Repubblica costituisce l'unica voce da seguire per superare steccati geografici e ideologici. Il confronto di oggi con il governo nazionale conferma la necessità di mantenere saldo il principio della leale collaborazione tra tutti i soggetti istituzionali coinvolti nella gestione della crisi". Lo dice il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. "In particolare - prosegue - abbiamo ribadito l'opportunità di poter valutare preventivamente il testo del nuovo Dpcm per comprendere meglio quali oneri verranno posti a carico delle Regioni. Siamo in linea con il criterio generale che vede l’adozione di misure omogenee per l'intero territorio nazionale, ma occorre comprendere da subito come aggiornare e rendere più evidenti i parametri per le chiusure localizzate e i margini di manovra che eventualmente verranno assegnati alle Regioni. Su questo la Sicilia ha fornito il proprio contributo di idee che mi auguro possa essere valutato positivamente". "Se infatti - aggiunge - come leggo da alcune indiscrezioni di stampa, spetterà alla Regione adottare misure contenitive, sarà fondamentale costruire un filtro di condivisione dei livelli di emergenza con i ministri della Salute, dell'Economia e dell’Interno per avere precise garanzie a sostegno dei territori in lockdown. Dobbiamo stare tutti dalla stessa parte per vincere la partita più difficile che la storia recente ha assegnato alla classe dirigente della Nazione".

La situazione in Italia - Diminuiscono ancora i contagi per Covid in Italia, sono 22.253 (ieri 29.907), secondo il bollettino del ministero della Salute, ma con soli 135.731 tamponi (ieri 183.457), oltre 47 mila test in meno; l'incremento delle vittime è di 233 in 24 ore, in aumento rispetto ai 208 di ieri. I pazienti in terapia intensiva in Italia superano i 2 mila e sono ora 2.022, in aumento di 83 rispetto a ieri. I nuovi ricoverati in reparti ordinari sono 238, per un numero complessivo di 19.840.

Rimane stabile al livello massimo raggiunto ieri il rapporto positivi-tamponi: nelle ultime 24 ore la percentuale è risultata sempre del 16,3%. E' stato anticipato a domani il monitoraggio settimanale della cabina di regia del ministero della Salute sulla situazione epidemiologica in Italia. I nuovi dati saranno oggetto della riunione del Comitato tecnico scientifico che è stato convocato per domani pomeriggio alle 16.

Tra le Regioni con il maggior numeri di nuovi contagiati dal coronavirus individuati domina sempre la Lombardia con 5.278 (ieri 8.607), poi Campania 2.861 (ieri 3.860), Toscana 2.009 (ieri 2.379), Piemonte 2.003 (ieri 2.024), Lazio 1.859 (ieri 2.351), Emilia Romagna 1.652 (ieri 1.758), Veneto 1.544 (ieri 2.300), secondo i dati del ministero della Salute.

Sono 5.278 i nuovi positivi in Lombardia, con 24.087 tamponi effettuati, per una percentuale pari al 21,9%, in leggera crescita rispetto a ieri (21,7%). I decessi sono 46 per un totale di 17.635 morti in regione dall'inizio della pandemia. Crescono sia i ricoveri in terapia intensiva (+17, 435), che negli altri reparti (+160, 4.406). A Milano ci sono 2.242 novi contagiati, di cui 1.025 a Milano città, 879 a Monza e Brianza, 733 a Como e 486 a Varese.

L'appello dai medici per il lockdown - "Di una cosa siamo certi: la situazione sia nelle strutture sanitarie ospedaliere che anche nella medicina del territorio è diventata insostenibile. È necessario intervenire con un lockdown immediato ed efficace". Lo chiede per Milano il Presidente dell'Ordine dei Medici della città (Omceo), Roberto Carlo Rossi. "Non esistono - scrive Rossi - piccoli rimedi a grandi problemi, così come non si può giocare a scaricare su altri ruoli e responsabilità: la situazione è molto seria e senza interventi drastici non può che peggiorare. Soprattutto se inoltre non ci si attrezza seriamente per tutelare quei medici che, ancora adesso, sono impegnati in prima linea, ma senza le necessarie attrezzature e materiali di protezione per svolgere in sicurezza il proprio lavoro". Rossi sottolinea infine "la ferma ed unanime decisione di tutto il nuovo Consiglio milanese dell'Ordine nell'avanzare una richiesta di provvedimenti restrittivi immediati".

Il nuovo Dpcm in arrivo - Didattica a distanza al 100% alle scuole superiori, limiti alla mobilità fra Regioni a rischio, centri commerciali chiusi nei giorni festivi e prefestivi. E ancora: chiuderanno anche i musei, le sale bingo e quelle scommesse, i mezzi pubblici potranno essere pieni al 50% e ci saranno limiti alla circolazione delle persone di sera. Ecco le misure di carattere nazionale contenute nel nuovo Dpcm che il governo si appresta a varare domani e che il premier Giuseppe Conte ha illustrato alla Camera.

Il coprifuoco: tutti bloccati a casa dalle 21 (o dalle 22) - In tutta Italia scatterà il coprifuoco alle 21. Da quel momento tutte le attività commerciali dovranno essere chiuse e non si potrà uscire dalla propria abitazione se non per «comprovate esigenze», dunque motivi di lavoro, di salute o di urgenza. Per farlo bisognerà avere il modulo di autocertificazione, come durante il lockdown della scorsa primavera. Sul coprifuoco nazionale si è discusso a lungo nelle riunioni di maggioranza e in quelle tra governo e Regioni. Il compromesso raggiunto prevede che i cittadini non escano di casa dopo le nove di sera. Ma non è escluso che, l’orario possa cambiare. L’alternativa più probabile è che non si possa uscire senza un valido motivo dopo le 22.

Conte studia il Piano Vaccini - "ll Ministero della Salute, su mia richiesta, sta già lavorando a un piano operativo per la distribuzione dei vaccini, così che quando inizieranno ad arrivare le prime dosi potremo procedere in modo organizzato, secondo un piano prestabilito, ordinato.
Ragionevolmente prevedo che favoriremo le fasce della popolazione più fragili e vulnerabili e gli operatori più esposti al pericolo. Tra le fasce più vulnerabili il Governo considera anche le persone più anziane: sono i nostri cari, che hanno realizzato la ricostruzione del Paese dalle rovine del secondo conflitto mondiale; sono i nostri genitori, i nostri nonni, che con laboriosità e spirito di iniziativa hanno consentito al nostro Paese di vivere il miracolo economico che ci ha proiettato fra le potenze più avanzate del Pianeta, membri del G7
".

 



Native | 2024-07-16 09:00:00
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