17,55 - Diciotto vittime, come lo scorso 18 marzo: è il nuovo triste record registrato nelle ultime 24 ore in Sicilia dove il numero di positivi è stato di 952. Questo emerge dal bollettino di oggi, 31 Ottobre 2020.
Salgono a 14.442 gli attuali positivi di cui 962 ricoverati in ospedale, 122 in terapia intensiva (+5) e 13.358 in isolamento domiciliare. I guariti salgono a 6.814 mentre i morti, purtroppo, subiscono un'impennata: + 18 arrivando a 502 dall'inizio della pandemia.
Ancora in aumento, ma più lieve rispetto agli ultimi giorni, i casi di Covid nel resto d'Italia. Sono 31.758 i positivi registrati nelle ultime 24 ore (ieri 31.084), con il nuovo record dei tamponi, 215.886 (800 piu' di ieri). In forte crescita invece i decessi, 297 (ieri 199), per un totale di 38.618 vittime. Sono 97 le terapie intensive in più (1.843 in tutto), e 972 i ricoveri ordinari (in totale 17.966).
13,40 - A Giugno la provincia di Trapani era "covid - free", prima provincia in Italia, se pur per poche ore. Poi c'è stata un'escalation di casi, che da fine Agosto in poi non ha avuto tregua, e oggi, ultimo giorno di ottobre, è stata superata la soglia psicologica di 1000 casi.
Per l'esattezza sono 1095 casi. L'aumento rispetto ai dati di ieri è di ben 120 persone positive in più. Non sappiamo quanti siano i ricoverati, perchè l'Asp non fornisce, il fine settimana, questi dati. Ma è certo, come abbiamo scritto in un altro articolo, che gli ospedali di Marsala e Mazara sono in difficoltà.
Nel dettaglio, questa la situazione, con Alcamo città prima in ordine alfabetico e anche per numero di contagi. Situazione preoccupante a Trapani, con 213 contagi, e a Marsala, con 142. Ecco il dettaglio.
Alcamo 247, Trapani 213, Marsala 142, Castelvetrano 104, Erice 64, Mazara del Vallo 81, Castellammare del Golfo 50, Valderice 35, Pantelleria 22, Custonaci 21, Salemi 15, Paceco 17, San Vito Lo Capo 21, Campobello di Mazara 12, Buseto Palizzolo 21, Calatafimi Segesta 7, Favignana 7, Partanna 9, Petrosino 5, Gibellina 4, Vita 4, Santa Ninfa 3, Salaparuta 1.
I deceduti sono 35 dall'inizio della pandemia.
11,00 - Ospedali sempre più pieni a Marsala e Mazara, come nel resto della Sicilia, per l'emergenza Covid. E questo nonostante, tra i cittadini, ci sia chi continua a negare l'emergenza, senza rispettare le regole per interrompere la catena di contagio.
Ormai il tracciamento è sul punto di saltare: aumenta infatti la percentuale di tamponi che risultano positivi. Questo significa che diminuiscono gli asintomatici, coloro che vengono "cercati" per il tampone, e aumentano invece quelli sottoposti al test perché presentano i sintomi.
A Marsala, al "Paolo Borsellino", si sta lavorando per dedicare un'altra ala del terzo piano ai malati Covid, con 15 posti letto.
A Mazara, invece, la situazione è più critica. D'altronde, fino a Settembre, tutto si poteva pensare tranne che la Regione avrebbe scelto Mazara come Covid - hospital. Una scelta determinata dalla volontà di non "disturbare" la campagna elettorale del candidato sindaco del centrodestra, Massimo Grillo. Morale: dopo le elezioni Marsala si è ritrovata comunque ad avere un ospedale Covid, e a Mazara si pagano le scelte politiche di Razza e Musumeci, tanto che ci sono almeno due medici contagiati.
Qualche giorno fa su Tp24 abbiamo raccontato della processione di ambulanze che da Palermo portava pazienti Covid a Marsala. Adesso sta avvenendo il contrario, sono gli ospedali di Mazara e Marsala a chiedere posti a Palermo.
Entro il 15 Novembre l'Asp di Trapani attiverà altri 120 posti letto.
09,15 - Aumentano ancora i contagi a Mazara del Vallo. Sono addirittura sedici i nuovi positivi registrati ieri.
Lo ha comunicato il sindaco Salvatore Quinci: «Purtroppo registriamo nella nostra città numerosi casi di contagio. Altre 16 personSe infatti sono risultate positive al Coronavirus». In totale sono 58 le persone positive in città.
06,00 - Salgono a 975 i positivi al Coronavirus in provincia di Trapani. Si registra un nuovo decesso rispetto ieri, ora sono 35 i morti dall'inizio dell'epidemia. E' Alcamo la città con il maggior numero di positivi registrati nelle ultime 24 ore. Ieri erano 212, oggi in totale sono 227 i positivi.
I dati nel trapanese - Ecco come sono distribuiti i 975 positivi nei 24 Comuni trapanesi: Alcamo 227 (ieri erano 212), Buseto Palizzolo 9, Calatafimi Segesta 7, Campobello di Mazara 12, Castellammare del Golfo 45, Castelvetrano 98, Custonaci 16, Erice 62, Favignana 7, Gibellina 4, Marsala 122 (ieri erano 120), Mazara del Vallo 58, Paceco 15, Pantelleria 20, Partanna 7, Poggioreale 0, Salaparuta 1, Salemi 15, Santa Ninfa 3, Trapani 193 (ieri erano 189), Valderice 34, Vita 4, San Vito Lo Capo 12, Petrosino 5. I ricoverati in terapia intensiva sono 7, i ricoverati nei reparti Covid sono 34 (cittadini del territorio trapanese). I tamponi molecolari effettuati oggi, il dato è parziale, sono 347, quelli per la ricerca dell'antigene sono 614.
Medici contagiati al Covid - hospital di Mazara - Al reparto Covid di Mazara del Vallo ci sarebbero tre medici positivi al coronavirus. La notizia, rivelata a Tp24 da fonti interne all'ospedale, trova conferma da altre fonti, ma non viene confermata dall'Asp di Trapani. Già alcuni giorni fa una coppia di medici sarebbe risultata positiva al tampone molecolare, e ieri si è registrato un terzo caso. Tra l'altro il padre di uno dei medici è ricoverato in rianimazione a Marsala, sempre per Covid. Insomma, il reparto sembra non garantire tutti gli standard di sicurezza, e questo crea una certa apprensione tra gli operatori.
16 nuovi positivi a Mazara del Vallo - «Purtroppo registriamo nella nostra città numerosi casi di contagio. Altre 16 persone infatti sono risultate positive al Coronavirus». Lo dichiara il Sindaco Salvatore Quinci, in merito ai nuovi casi positivi al Coronavirus registrati a Mazara del Vallo.
E' ancora boom e record di contagi in Sicilia - Impennata di casi positivi al coronavirus in Sicilia nelle ultime 24 ore con il dato di 984 nuovii contagiati. I guariti sono 153 (6.758 dall’inizio dell’emergenza) e 12 sono le vittime (484 complessive). I dati sono contenuti nel quotidiano bollettino del Ministero della salute da cui emerge anche il numero dei tamponi processati nell’Isola: 7.226. Degli attuali 13.564 positivi i ricoverati con sintomi sono 839, i pazienti in terapia intensiva 115, mentre si trovano in isolamento domiciliare 11.791 persone. Questa la ripartizione su base provinciale dei nuovi casi: 276 a Palermo, 269 a Catania, 71 a Messina, 63 a Trapani, 90 a Ragusa, 48 a Siracusa, 53 ad Agrigento, 88 a Enna e 26 a Caltanissetta.
Va in ospedale a Lampedusa e poco dopo muore - Una sessantenne di Lampedusa, che stava male da qualche giorno, oggi, vedendo peggiorare le sue condizioni di salute, si è recata al poliambulatorio dell’isola dove, poco dopo, è morta. La donna aveva contratto il coronavirus. L’isola è sotto choc. "La concittadina era risultata positiva, così come il nipote e la figlia, ed era in quarantena domiciliare. Oggi il quadro si è aggravato e subito è stata portata al Poliambulatorio dove i medici hanno cercato di rianimarla per intubarla, ma non ce l’ha fatta", ha detto il sindaco di Lampedusa, Totò Martello.
La situazione in Italia - Aumentano ancora i contagi per Covid in Italia e per la prima volta superano la soglia dei 30mila casi in un giorno. Secondo il bollettino del ministero della Salute sono 31.084 i nuovi casi - comprese vittime e guariti - mentre l'incremento delle vittime è di 199 in 24 ore che portano il totale a 38.321. È fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile. E' obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-sanitarie relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine. Si ribadisce la necessità di rispettare le misure raccomandate dalle autorità sanitarie compresi i provvedimenti quarantenari dei contatti stretti dei casi accertati e di isolamento dei casi stessi. Lo evidenzia il monitoraggio Iss-ministero della Salute.
"La percentuale dei positivi sui tamponi effettuati supera il 10% e non è un buon indicatore. Indica che l'epidemia galoppa, che il virus circola in maniera abbastanza veloce". Così Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, al monitoraggio settimanale Iss-Ministero e rileva che "il numero di tamponi è ancora aumentato a 215.085 da 201.452 di ieri, continua questo trend, stiamo aumentando la capacità di fare tamponi in maniera veramente ottima, rilevante".
I dati del ministero della Salute emerge inoltre che sono 16.994 i ricoverati nei reparti ordinari degli ospedali, con un incremento rispetto a ieri di 1.030 pazienti, mentre nelle terapie intensive ci sono oggi 1.746 persone, 95 più di ieri. L'aumento degli attualmente positivi in un giorno è di 26.595 che portano il totale dei malati a 325.786. Molto più ridotto, invece, l'incremento dei guariti: 4.285 nelle ultime 24 ore per un totale di 283.567
Nel periodo 8-21 ottobre 2020, l'indice di trasmissibilità Rt calcolato sui casi sintomatici è pari a 1,70. Si riscontrano valori di Rt superiori a 1,25 nella maggior parte delle Regioni/PA italiane, con valori superiori a 1,5. Piemonte e Lombardia hanno superato la soglia dell'Rt 2, sono rispettivamente a 2.16 e 2.09. La Provincia Autonoma di Bolzano e la Valle d'Aosta vicina al 2 (1.96). In altre 10 regioni italiane l'Rt ha superato la soglia dell'1.5. Mentre in Campania l'Rt è poco al di sotto dell'1.5, a 1.49. Sono i dati contenuti nel monitoraggio settimanale del Ministero della Salute-Iss, relativo alla settimana 19-25 ottobre 2020. Hanno superato la soglia dell'Rt 1.5 la Calabria (1.66) l'Emilia Romagna (1.63), il Friuli Venezia Giulia (1.5), il Lazio (1.51), la Liguria (1.54), il Molise (1.86), la Provincia Autonoma di Trento Rt (1.5) la Puglia (1.65), l'Umbria (1.67) e la Valle d'Aosta (1.89).
Sono 11 le regioni classificate a rischio elevato di una trasmissione non controllata di SARSCoV-2 e Calabria, Lombardia, Piemonte e la provincia di Bolzano sono nello scenario 4. Delle 11 regioni, 5 sono considerate a rischio alto a titolo precauzionale ma il dato non è attendibile perché la sorveglianza è insufficiente al momento della valutazione. Altre 8 Regioni e Province autonome sono classificate a rischio moderato con una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese. Quelle a rischio alto sono l'Abruzzo, la Basilicata, la Calabria, la Liguria, la Lombardia, il Piemonte, la Puglia, la Sicilia, la Toscana, la Valle d'Aosta e il Veneto.
"Cruciale il ruolo dei medici di medicina generale per garantire la gestione ottimale dei malati Covid. Sono al centro dei questo percorso assistenziale e a loro va il ringraziamento" Lo ha detto il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli, alla conferenza stampa del venerdì sull'analisi della situazione epidemiologica di Covid-19 in Italia.
"Il tracciamento rimane il nostro obiettivo. Per riportarlo completamente sotto il controllo dobbiamo riabbassare la curva. Una persona positiva anche se ha 5 contatti stretti nelle ultime 48 ore, e spesso ne ha più di 5, è un moltiplicatore enorme e le risorse umane per poter contattare tutte queste persone è difficile da mettere in campo. Quindi il tema è ridurre il numero di casi, piegare la curva e piegando la curva riacquisiamo la capacità di tracciare tutti". Così il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro.
"Ci troviamo di fronte ad un Paese - ha aggiunto Brusaferro - che ha adottato misure importanti che si stanno implementando, i cui effetti vedremo alla fine della prossima settimana, 15-20 giorni sono i tempi per comprendere come agiscono sulla diffusione dell'infezione, alle quali però si possono e si debbono inserire ulteriori misure che possono essere e a livello nazionale e a livello locale".
L'epidemia in Italia è in "rapido peggioramento" e ancora compatibile con uno scenario di tipo 3 ma in evoluzione verso uno scenario di tipo 4. Si segnala che in alcune Regioni italiane la velocità di trasmissione è già compatibile con uno scenario 4 con rischio di tenuta dei servizi sanitari nel breve periodo. Si conferma pertanto una situazione "complessivamente e diffusamente molto grave sul territorio nazionale con rischio di criticità importanti a breve termine in numerose Regioni/PA italiane".
Questa settimana, per la prima volta è stato segnalato il superamento in alcuni territori della soglia critica di occupazione in aree mediche (40%) ed esiste un'alta probabilità che 15 Regioni/PPAA superino le soglie critiche di terapia intensiva e/o aree mediche nel prossimo mese. Complessivamente, il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è salito da 750 (18/10) a 1.208 (25/10); mentre il numero di persone ricoverate in aree mediche è passato da 7.131 (18/10) a 12.006 (25/10).
"La curva che noi oggi abbiamo di crescita è analoga a quella della popolazione generale ma è altrettantio vero che stiamo collaborando strettamente con il ministero dell'Istruzione per analizzare i dati e per poter fonrire un'analisi un po' più dettagliata che uscirà nelle prossime giornate anche per manifestare la massima attenzione e per fare in modo di tutelare da una parte il funzionamento della scuola dall'altra la salute di tutta la popolazione". Così il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro. "Saranno fatti tutti gli sforzi per mantenerla aperta", ha detto dal canto suo Locatelli ricordando che l'ambito scolastico rappresenta il 3,8% di tutti i contagi.